Cicloweb Party 2008 - Fotocronaca surreale della serata al Magriffe
Versione stampabileLa fine della stagione comporta tante lacrime e sorrisi, tanti voti e resoconti finali, ma anche tante, tantissime, pure troppe!, feste. E chi siamo noi per non avere una festa degna di questo nome? Quintalate di cibo, fiumi di alcol, musica a tutto volume e tante, tante risate. Il tutto si è svolto nel Disco Club Restaurant Magriffe, in quel di San Vittore Olona, la sera del 18 ottobre, appena dopo il Giro di Lombardia.
La serata iniziata subito alla grande per Daniele Zammicheli, che all'ingresso presenta il buon Daniele Callegarin scambiandolo per il compagno di squadra Luca Zanasca, che invece era chissà dove a brindare alla faccia nostra.
A niente servono i disperati tentativi del ds parmigiano di riparare alla propria gaffe; solo più tardi, durante la serata, si capirà da cosa era già distratto il direttore dell'Endurancenter, marcato comunque stretto...
Si inizia a mangiare ed a bere, ed ogni scusa è buona per un brindisi in più. Qualcuno regge molto bene, altri meno. E c'è anche chi non lo regge per niente, l'acol.
Qualcuno, anzi qualcuna, eccede col cibo, e quell'invidiabile silohuette di inizio serata è ormai soltanto un lontano ricordo. Questo, dopo 7 piatti di ravioli, 4 di vitello tonnato, 12 involtini, 6 etti e mezzo di patate al forno, 24 mozzarelline e 3 fette di tiramisù, è il risultato...
Mangiando, mangiando, capitano anche alcuni spiacevoli inconvenienti, soprattutto per chi ha qualche ponte di troppo...
Ma può anche capitare che alcuni invitati non si siano particolarmente simpatici, e finiscano col punzecchiarsi per tutta la serata, lanciandosi degli sguardi in cagnesco e sfidandosi in improbabili sfide di tip tap a ritmo di house music...
C'è anche un grande campione alla festa, quel Franco Pellizotti già 4° al Giro d'Italia dopo aver vinto la cronoscalata di Plan de Corones, e già azzurro a Pechino nella prova su strada. Accetta di buon grado il brindisi, quando tutt'a un tratto si sente urlare tra gli astanti: «Cin cin al Delfino di Bibione». Il biondo Franco, timoroso di veder spuntare Bulbarelli da sotto il tavolo con un chilo di amatriciana sulle guance, viene percorso da un brivido di terrore.
Giuseppe, dopo aver vinto la sfida di "tip ciap" contro Enea, sfoggiando un movimento d'anca-e-bacino che neanche Elvis the Pelvis in the Memphis avrebbe azzardato, torna a sedersi mostrando continui segni di miglioramento nel grado di personalità.
E nella festa di Cicloweb non poteva mancare un grande amico del sito tutto, già autore di vari diari durante le varie corse; quel Daniele Colli che in questo 2008 è riuscito a vincere la sua prima corsa da professionista nella lontana Romania e a cui auguriamo con tutto il cuore di continuare a coltivare il suo sogno da ciclista. Daniele, da sempre attratto dalla scrittura, prova ad insidiare il narrante con sguardo bellicoso...
...il tutto avviene sotto lo sguardo attento ed attonito di Pepp, che mai si sarebbe aspettato un simile attacco alla Redazione! Sconvolto, non riesce neanche a telefonare ai componenti rimasti a casa, che sapranno del brutto quarto d'ora passato dal proprio collega grazie ai racconti dei pochi testimoni ancora in vita.
Segnale del buon esito della "caccia al redattore" è senz'altro il volto soddisfatto di Colli; il sottoscritto è stato invece avvistato girovagare per tutto il Magriffe, lanciando petali di loto, agghindato da alcune ghirlande caraibiche, con un tutù rosa e tracce di smalto sulle unghie...
La serata continua in maniera filosofica e culturale per tutto il tempo. C'è chi, come Eugenio e bartoli, si è sfidato in una sonora gara di rutti; chi, come il trio ciclisti composto da Raisoni, Callegarin e Bellin, ha deciso di impiegare tutto il tempo per scrivere un saggio breve sulla quantità di zucchero di canna nel mojito (con una piccola appendice della fidanzata dell'ex corridore della LPR, dal titolo: "Ma kekkatso di frutto è il lime?"); e chi, come nino58 e Vladimir Miholjevic, è invece arrivato a serata inoltrata ed ha sfruttando il tasso alcolemico degli altri invitati, rimorchiando ogni tipo di presenza femminile che passava nel raggio di 6000 miglia quadrate dal tavolo.
A tal visione, il licantropico Pepp decideva di averne abbastanza ed optava per nascondersi in maniera tale da non farsi più trovare da nessuno...
...ovviamente non riuscendoci.
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