Contador non fa sconti - País Vasco ad Alberto, Cunego 4°
Altro che correre sulla difensiva! L'inserimento dell'Alto de Aia dal versante inverso rispetto a quello affrontato nella tappa di ieri poteva sicuramente essere più congeniale ad un corridore come Alberto Contador; contro atleti del calibro di Cadel Evans e Thomas Dekker, che nelle prove contro il tempo spesso danno il meglio di loro stessi, le certezze di vittoria finale erano quantomeno in bilico, a maggior ragione se dopo cinque giornate di gara i distacchi erano così risicati. In simili circostanze per Contador l'unica soluzione era una sola: dare tutto. Probabilmente però il buon Alberto, spinto dalla rabbia e dalla determinazione già descritte in occasione del successo di Legazpi, quest'oggi ha dato anche di più ed ha posto il suo perentorio sigillo su questa Vuelta Pais Basco, suonandole letteralmente a tutti lungo i 20 km del percorso tracciato attorno ad Orio.
Dopo una settimana trascorsa a tenere agevolmente a bada i rivali diretti, nessun timore reverenziale per il 25enne madridista ed anzi: cose subito in chiaro fin dal quarto chilometro, quando allo scollinamento sull'Alto de Aia dove era posto il primo rilevamento, Contador ha rifilato già 21 secondi a Evans e 23 su Dekker. Al secondo intermedio il vantaggio sull'australiano scendeva a 18 secondi ma nella sua convinta marcia verso il traguardo Contador ha riguadagnato 4 secondi sul diretto avversario, anche perché il leader della Silence Lotto ha concluso la sua cronometro un po' in calando, cosa che si può verificare confrontando il vantaggio nei confronti di Dekker: 16 secondi al secondo rilevamento, appena 5 sul traguardo finale.
Per Contador è arrivato quindi il momento del trionfo con 22 secondi di vantaggio su Evans e 26 su Dekker e con questa condizione, stimolata (è sempre bene ricordarlo) a livello di motivazioni anche dall'esclusione da quel Tour de France in cui avrebbe tanto voluto cercare il bis, siamo certi che ci farà divertire ancora.
Passando ai principali sconfitti Cadel Evans, se è vero che in questa Vuelta Pais Vasco, non ha lasciato il segno, ha comunque confermato la buona condizione di inizio stagione che già gli aveva permesso di primeggiare alla Coppi e Bartali ed in virtù delle ormai note doti da gran regolarista si è andato a prendere il posto d'onore, con un pensierino magari alla Liegi e con la convinzione che, in assenza proprio di Contador, i principali fari della prossima Grand Boucle saranno puntati su di lui. Non è invece riuscita a Thomas Dekker l'impresa di aggiungere un'altra breve corsa a tappe dopo la Tirreno – Adriatico e il Giro di Romancia che ancora adesso danno il principale lustro al suo curriculum. La prova dell'olandese è stata comunque positiva e lo si era potuto notare anche nella scalata del versante più duro dell'Alto de Aia nella frazione di ieri. In casa Rabobank poi è arrivata una nuova buona conferma dall'altro giovane terribile, vale a dire Robert Gesink, 5° classificato nella cronometro con un distacco di 1'17".
Proprio come un anno fa si chiude al quarto posto la Vuelta al Pais Vasco di Damiano Cunego ed esattamente come dodici mesi orsono si conclude in quarta posizione la sua prestazione contro il tempo: tutto sommato buona la prova di Cunego, che al secondo rilevamento ha ottenuto il terzo tempo assoluto a 31 secondi da Contador e che poi ha concluso la sua prova a 49 secondi di distacco dallo spagnolo che significano 57 nella generale finale. Pensando alle Ardenne non si può comunque non essere ottimisti sulle possibilità di Damiano, rinfrancato nel morale dal bel successo di ieri e da una condizione che in queste prime gare disputate dal veronese è apparsa incoraggiante. Innanzitutto comunque la speranza è quella di vederlo lottare concretamente per il successo nella Freccia o alla Liegi, successivamente ci sarà tutto il tempo per pensare al Tour, dove l'obiettivo di una buona classifica nonostante a cronometro paghi ancora un certo dazio non è affatto una chimera. La giornata italiana nella cronometro registra le buone prestazioni di Pinotti (10° a 1'23") e di Cataldo (13° a 1'36") mentre la giornata non proprio esaltante di Rebellin, anche lui con la mente ormai proiettata sulle Ardenne, fa scivolare l'atleta della Gerolsteiner fuori dalla top ten in virtù dei 2'07" accusati da Contador. Giornata positiva anche per Monfort (5° assoluto in classifica finale a 1'25"), Schumacher e Horner, tutti classificati a 1'17", e per il redivivo Casar (9° all'arrivo a 1'23" e nella generale a 2'03") mentre meno appariscenti le prove dei vari Kirchen (1'35" e settimo posto finale a 1'43"), Franck Schleck (che con 1'57" accusati sul traguardo scivola in decima posizione a 2'05") e Igor Anton (2'13" sul traguardo). Sufficiente la prestazione di Rujano, che dopo essere arrivato nelle ultime posizioni ieri, ha fatto registrare a lungo il miglior tempo nel primo rilevamento ed ha terminato la cronometro in sedicesima posizione a 1'54", meglio anche del compagno di squadra Karpets.
Con la gara nei Paesi Baschi che va in archivio con l'ultima tappa che, fortunatamente, dopo cinque giornate piovose si chiude col sole non resta che attendere una settimana per iniziare a godersi lo spettacolo sulle Ardenne.