Malese-mbra possibile ciò? - Langkawi, fotocronaca semi-seria
Chi avrebbe mai pensato di andare al Giro della Malesia? Chi avrebbe mai pensato di avere delle immagini video dal Giro della Malesia? Chi avrebbe mai pensato di avere delle foto dal Giro della Malesia? Ed allora, giacché c'eravamo, ci siamo anche adoperati per scavare nel losco, nel mistero, in quello che nessuna tv né sito internet al mondo vi fa vedere. Perché? Semplice, perché non tutti sono disposti a pubblicare immagini scomode, non tutti hanno il coraggio di dire la verità sulle cose. E allora seguiteci in questa fotocronaca dal 13esimo Tour de Langkawi...
Roberto Reverberi è un ds molto scrupoloso. Nei gironi precedenti la gara, i dettami verso il suo team sono rigorosi. Eccolo, in versione asceta, pensare alla tattica per cercare di evitare la fuga bidone della 1a tappa...
..., mentre il bagnino Simon Clarke, fingendo di leggere, ha ben pensato di nascondere al condottiero della CSF Group-Navigare il minatorio messaggio alle proprie spalle.
La presentazione delle squadre è un momento topico del Giro di Malesia. Non tanto per i team presentati, ma quanto per il contorno. Ecco dei rapper locali esibirsi durante la cerimonia...
...mentre Ruben Bongiorno, poco distante, consuma il suo dramma interiore.
La Malesia - per gli avventori stranieri - è celebre soprattutto per via dei problemi intestinali che può causare agli ignari fruitori di acqua dal rubinetto, di insalata non lavata, o di cubetti di ghiaccio vari.
Arrivano le massime autorità malesi, e i corridori si prestano a genuflessioni varie.
La ricchezza non è distribuita in maniera del tutto omogenea nel Paese: ed allora quattro bambini sono costretti a baciare la mano del cerimoniere del Tour de Langkawi in cambio di una bicicletta...
...mentre un bambino benestante si permette di guardare tutti dall'alto verso il basso.
In Malesia sono previsti alla partenza dei corridori non troppo conosciuti, ed ecco allora - nell'ingorgo malese - che scorgiamo l'automobile appartenente ad una nota agenzia di procuratori italiani.
Inizia la corsa: tutti, sia i corridori sia gli addetti ai lavori, sono tesissimi e non si distaggono assolutamente prima dello start ufficiale.
Uno dei corridori più acclamati è il sardo Alberto Loddo che, incurante dei 36°C, si prodiga in un saluto a doppia ascella alzata...
...che costringe alla fuga il folto pubblico presente...
...e poi, per mitigare la delusione, il velocista della Tinkoff si dà al biliardo (a buche larghe), peraltro con pessimi risultati.
La 6a tappa viene vinta da José Serpa, l'ennesimo talento scoperto da Gianni Savio...
...qui alle prese col suo ds Marco Bellini ed i vari documenti della famigerata "Operacíon Pueblo".
Discreto anche il seguito femminile della corsa, con delle pin-up malesi che importunavano ad ogni piè sospinto i poveri Anuar Manam, Tonton Susanto e Ryan Arihan.
Prima dell'arrivo in salita, gli australiani capiscono che quello sarà il loro ultimo giorno tra i piani alti della classifica generale, e Zakkari Dempster tiene a segnalarcelo con un gesto più che equivocabile.
Ma non sono tutti così pessimisti: dal Giappone, ecco il cabarettista in sella ad una Giant. Il suo nome è Koji Fukushima, e non sappiamo come la nostra vita potesse essere così radiosa prima di averlo conosciuto.
Certamente non è dello stesso avviso Bongiorno che, evidentemente, non apprezza la musica.
Il racconto del Tour de Langkawi è stato affidato alla verve di questo panciuto uomo di nome Stanley...
...che, nonostante qualche serio problema con delle pronunce (e con delle capsule dentali), si è dimostrato grandemente in grado di poter sostenere il gravoso impegno.
La CSF Group-Navigare ha dovuto aspettare il penultimo giorno per alzare le braccia al cielo, ma oltre a Savini e toccato anche al neopro' Mauro Richeze festeggiare...
...mentre Bongiorno - la sera - provava in tutti i modi a sedurre il leader della classifica Gpm...
...e il passista toscano all'attacco nella 4a e 5a tappa decideva di investire le proprie risorse economiche aprendo un'attività imprenditoriale a Kuala Lumpur.
Per concludere, prova di abilità: riuscite a vedere il tatuaggio sulla schiena?...
e i volti di Claudio Cozzi, ds Tinkoff, e del sottoscritto?
Se ci sieti riusciti, avete tutto il nostro disprezzo.
Ps: passare col mouse sulle foto per leggere la didascalia!
(con la collaborazione di Marco Grassi)