Sei Giorni di spettacolo - Vittoria finale a Bettini e Llaneras
Si dice che il congedarsi da vincitori sia privilegio riservato solo ai più grandi. Ebbene, l'edizione 2008 della Sei Giorni di Milano, su cui è calato il sipario nel tardo pomeriggio di domenica 9 novembre non è sfuggita a questa regola: lotta entusiasmante, battaglie a colpi di sprint e giri conquistati ma alla fine Paolo Bettini e Juan Llaneras sono riusciti a coronare vittoriosamente la loro kermesse.
Di quanto potesse essere bello questo successo dopo la grande rimonta, resasi necessaria e, specie per quanto accaduto nella prima giornata, apparsa quasi impossibile ce ne siamo resi conto giorno dopo giorno e non abbiamo mancato di darne conto. Ora però è d'obbligo soffermarsi su quell'immagine conclusiva, di quelle da pelle d'oca ed in grado probabilmente di far emozionare anche i meno sensibili: Paolo Bettini che saluta, ringrazia tutti tra le due ali dei protagonisti dell'intera Sei Giorni con le bici sollevate e con il pubblico che non può esimersi dal tributare l'ovazione che il "Grillo" livornese merita. Da domani sarà un altro giorno, ma c'è da giurare che un po' di bici nella vita di Paolino ci sarà sempre, ma intanto è giusto che si goda gli ultimi attimi con un numero dietro la schiena, al termine della sua esperienza ultradecennale. Il destino poi ha decretato che fosse proprio la Lombardia la regione in cui scrivere il più degno finale di una splendida storia sportiva: eh si, perché Bettini lascia da vincitore oggi, ma in fondo aveva già lasciato da vincitore anche il 28 settembre, nel trionfo azzurro in quel di Varese, prezioso regista di una giornata da ricordare.
Lascia da vincitore Bettini, ma lascia da vincitore anche Juan Llaneras, dopo una carriera da vero signore dei velodromi che gli ha portato in dote ben sette titoli mondiali e due ori olimpici (senza contare gli altri piazzamenti) nelle sue specialità più amate: la Corsa a punti e l'Americana. Impossibile non offrire il giusto tributo anche a lui, che ha saputo far fronte con la determinazione ed un'esperienza da vendere anche ai momenti più difficili, come il doloroso addio al compagno di mille battaglie, quell'Isaac Gálvez di cui tra poche settimane ricorreranno i due anni dalla scomparsa. In questa giornata di commiati trova modo per congedarsi anche Marco Villa, che prende anch'egli la sua buona razione di applausi, dopo che già da alcuni mesi era stato costretto da problemi fisici ad interrompere improvvisamente l'attività, dopo che lo scorso anno era toccato a lui salire sul gradino più alto del podio in coppia con Bettini nel Bike4show, la splendida kermesse che era distribuita in quattro giornate. Onore ai vincitori, ma anche ai vinti, e quindi non si può non applaudire anche Filippo Pozzato e Luke Roberts, che con Bettini e Llaneras hanno duellato fino in fondo ed hanno anche assaporato per un po' la possibilità del successo, imponendosi nella prima americana di giornata nella quale erano riusciti a conquistare un giro di vantaggio su tutte le altre coppie.
Non è stato così in quela conclusiva ma alla fine entrambi possono ritenersi più che soddisfatti dalla loro prestazione: l'australiano Roberts perché anch'egli ha rischiato di vedere interrotta la propria kermesse dopo la caduta del primo giorno; Pippo Pozzato perché dopo una stagione un po' così su strada ed in attesa di gettarsi nella nuova avventura in maglia Katusha ha trovato il modo di divertirsi e far divertire il pubblico nelle varie giornate (oltre che nella prima americana nell'ultima giornata si è imposto anche nella prova dietro derny riservata ai "rossi dispari"). Senza dubbio ottima anche la Sei Giorni di Walter Pérez e Sebastian Donadio, che hanno conservato la leadership per tre giornate e che si sono visti superati quasi in extremis, ma non rinunciando a lottare e a dare spettacolo (Pérez si è anche imposto in una delle prove dietro derny). Conclusione ottima anche per Elia Viviani, ancora una volta impostosi nella gara Sprint ed in quella del giro cronometrato ed alla fine quinto assoluto nella classifica generale finale in coppia con lo svizzero Alexander Aeschbach.
Nell'ultima giornata poi da segnalare anche le prestazioni di Angelo Ciccone, protagonista anch'egli di una buona gara con Fabio Masotti, vincitore dell'Eliminazione all'americana, e di Samuele Marzoli, che si è invece imposto in una delle gare ad eliminazione.
Questa, in conclusione, la classifica finale della Sei Giorni di Milano per quel che concerne l'edizione 2008:
1° Bettini Paolo – Llaneras Juan (Regione Lombardia) 361 punti
2° Pozzato Filippo – Roberts Luke (Fiera Milano Expo 2015) 348 punti
3° Pérez Walter - Donadio Sebastian (Milano Sport) 340 punti
a 1 giro
4° Ciccone Angelo - Masotti Fabio (Immobiliare Briantea) 340 punti
5° Viviani Elia – Aeschbach Alexander (EMO) 313 punti
a 4 giri
6° Jorgensen Casper – Madsen Jens-Erik (Santini) 293 punti
a 8 giri
7° Ermeti Giairo – Montaguti Matteo (De Rosa) 223 punti
a 14 giri
8° Buttazzoni Alex – Marzoli Samuele (Daihatsu) 172 punti
a 15 giri
9° Cucinotta Claudio – Furlan Angelo (Milano Cicli) 123 punti
10° Ongarato Alberto – Sacchi Fabio (Colnago) 84 punti
a 20 giri
11° Quinziato Manuel – Van Bon Léon (A.I.C.C.) 164 punti
a 21 giri
12° Popovych Yaroslav – Zagorodny Volodymyr (Banca Intesa) 99 punti