L'Uci è avariata, altro che il pesce!

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Due righe due: il proprietario dell'hotel di Saragozza in cui diversi corridori del T-Mobile Team si sarebbero intossicati con del pesce avariato è passato al contrattacco, e ha reso noti i dati delle analisi a cui ha sottoposto parti del cibo imputato. Ebbene, sorpresa delle sorprese, quel pesce era avariato come Petacchi è lento in volata. Cioé per niente.
Era chiaro che la storia non poteva finire lì, con l'accusa della squadra tedesca all'hotel: il quale si è avvalso del diritto di difendere il suo buon nome. La T-Mobile poteva chiedere i danni, se davvero era convinta di essere stata penalizzata dal cibo avariato; non l'ha fatto, e noi ci chiedevamo il motivo. Ora ce l'hanno dato le analisi sul pesce (che peraltro non aveva avvelenato i rappresentanti di un'altra squadra ospitata in quello stesso hotel). A questo punto sarebbe buffo se fosse il gestore dell'albergo, a sua volta, a chiedere i danni per diffamazione.
Tutto questo però riguarda i tribunali, e poco noi. A noi interessa invece un'altra cosa: visto che non è stato il pesce, che cosa è stato allora a mettere ko tre quarti della formazione tedesca? Saremmo felicissimi di saperlo, ma ci sa che questa storia finirà in un buco nero di oblio, visto che è probabile che non interessi a nessuno indagare. In primis non frega niente all'Uci, che invece avrebbe tutto da guadagnare se facesse chiarezza su certi strani accadimenti. Per l'Unione Ciclistica Internazionale è preferibile lasciare campo libero alle illazioni. Che non si possono non fare: quale diavolo di pratica ha fatto fondere i motori potenti dello squadrone tedesco alla Vuelta? Era una pratica lecita o illecita? Perché non c'è nessuna commissione che va a interrogare il medico del T-Mobile Team? Perché i vertici della squadra di Vinokourov non vengono torchiati, perché non vengono chieste le cartelle cliniche, perché non si sbirciano i dati dei corridori incappati nell'incidente di percorso?
Naturalmente scherziamo, lo sappiamo che l'Uci non ha bisogno di combattere il doping, perché gestisce lo sport più pulito del mondo. Facevamo solo per chiacchierare un po', in una giornata di fine estate, coi fulmini fuori dalla finestra e la pioggia che lava via ogni sozzeria.