Non c’è due senza tre… Bryan Coquard si concede la terza affermazione in altrettante tappe nella 4 Jours de Dunkerque, da Béthune a Saint-Pol-sur-Ternoise. Nonostante il tentativo della Cofidis, nei 700 metri finali, di portare alla vittoria il proprio capitano Nacer Bouhanni, lo scatenato 24enne della Direct Énergie non si è lasciato intimorire, rimontando in testa con l’aiuto di un compagno di squadra, si è poi lanciato verso il traguardo e la vittoria, lasciando spazio tra sé e tutti gli altri.
Per i tifosi olandesi non poteva esserci un inizio di Giro d'Italia migliore: il miglior tempo nella cronometro inaugurale ad Apeldoorn è stato quello del favorito e idolo locale Tom Dumoulin che così ha conquistato la prima maglia rosa. Il 25enne della Giant-Alpecin, nonostante qualche piccolo problema di salute, ha coperto i 9.8 chilometri in 11'03" battendo di pochi centesimi di secondo il sorprendente sloveno Primoz Roglic della Lotto NL-Jumbo, anche lui capace di fermare il cronometro a 11'03".
Una bruttissima caduta ha provocato la cancellazione della terza tappa della Flèche du Sud: attorno al km 10, in un tratto di discesa, una quarantina di atleti sono caduti ad oltre 70 km/h. Quattordici corridori sono stati feriti mentre in sei sono in gravi condizioni, tutti trasportati in ambulanza o in elicottero presso gli ospedali della zona.
La formazione locale Synergy Baku vince la sua seconda tappa consecutiva al Tour d'Azerbaïdjan, stavolta grazie allo sloveno Matej Mugerli che quest'anno aveva già vinto il Porec Trophy ed una tappa dell'Istrian Spring Trophy nel mese di marzo. Nella volata finale l'austriaco Markus Eibegger si è dovuto nuovamente accontentare del secondo posto dopo quello conquistato ieri, mentre terzo si è piazzato l'italiano Luca Wackermann della Al Nasr-Dubai che ha replicato il piazzamento della prima tappa.
Arriva a tanto così dalla vittoria Marco Canola: il vicentino della UnitedHealthcare ha terminato al secondo posto la seconda frazione del Tour of the Gila, disputata per 122 km a Fort Bayard.
Nella seconda tappa della Flèche du Sud, corsa tra Roeser e Rumelange per complessivi 154 km, i componenti di una fuga a quattro sono arrivati a giocarsi il successo di tappa: a prevalere è stato il tedesco Raphael Freienstein (Team Kuota-Lotto) che ha superato gli olandesi Twan Van den Brand (Cyclingteam Jo Piels) e Dion Beukeboom (Parkhotel Valkenburg) e lo svizzero Gian Friesecke (EKZ Racing Team). Il gruppo, arrivato a 1'11", è stato regolato dal danese Casper Pedersen (Riwal Platform).
È una corsa giovane, visto che è solo alla sua terza edizione: eppure il percorso che caratterizza la Dwars door de Vlaamse Ardennen è secondo a pochi visto che presenta muri classiche delle prove World Tour come Paterberg, Bosberg, Molenberg e via andare. Nello sprint svoltosi al termine dei 179 km in programma il più rapido è stato Timothy Dupont (Verandas Willems).
Il commissario tecnico del settore femminile Edoardo Salvoldi ha convocato cinque atlete per effettuare un sopralluogo sui percorsi olimpici di Rio de Janeiro dal 9 al 13 maggio. Le cicliste selezionate sono: Giorgia Bronzini (Forestale Cicli Olympia Vittoria), Tatiana Guderzo (G.S. Fiamme Azzurre), Elisa Longo Borghini (G.S. Fiamme Oro), Rossella Ratto (G.S. Fiamme Azzurre) e Valentina Scandolara (Centro Sportivo Esercito).