Le voci dalla partenza dell'undicesima tappa del Giro d'Italia, la Tortoreto Lido-Castelfidardo, sono abbastanza unanimi per quel che riguarda gli uomini di classifica, che da più parti vengono esortati a inventarsi qualcosa sui saliscendi appenninici tra Abruzzo e Marche; e che però rispondono bene o male allo stesso modo: «Andrà via una fuga», sostengono Dario Cataldo e Denis Menchov, mentre Michele Scarponi si tira giocosamente fuori dalla lotta: «Starò tranquillo, non farò niente, noi non tireremo oggi».
Davide Appollonio è l'unico corridore molisano presente al Giro, e quindi per lui oggi è stata una giornata speciale, con la partenza della decima tappa da Termoli. Il giovanissimo velocista della Sky descrive le sue emozioni e una volata in cui, dice Davide, «abbiamo rischiato tantissimo perché ci son poche occasioni per i velocisti».
Due protagonisti della volata di Teramo intervistati subito dopo la fine della tappa. Francisco Ventoso era addirittura convinto di essere arrivato terzo, e ha appreso in diretta del suo reale piazzamento. Chicchi invece racconta di una volata dominata da un'HTC impressionante.
Il vincitore uscente del Giro, Ivan Basso, era giunto sull'Etna all'indomani della vittoria di Alberto Contador. Lo stage in altura del varesino non è iniziato nel migliore dei modi in quanto la punta della Liquigas al Tour è caduto, per colpa di un tombino, ed ha battuto la testa. Fortunatamente indossava il casco e se l'è cavata con quindici punti di sutura tra lo zigomo e l'arcata sopraccigliare destra, a causa di un taglio provocato dall'impatto con gli occhiali.
In casa Lampre la piccola débacle di oggi di Scarponi rischia di dover far cambiare strategie. Finora infatti i blu-fucsia sono stati i più attivi nel tirare il gruppo, specie con Niemiec.
Lo stesso corridore polacco alla partenza della nona tappa ha confessato che «attulamente bisogna solo tirare e stare accanto a Scarponi, vedremo in seguito, in base a come si mette il Giro, se cambiare strategie e mandare qualche uomo in fuga per fare da punto d'appoggio al nostro capitano».