È iniziato con un circuito a La Baie (166 km totali) il GP de Saguenay, corsa canadese di classe 2.2, e si è conclusa come da pronostico in volata una frazione che ha visto imporsi Eric Young, 25enne americano della Optum che ha preceduto l'olandese Martijn Verschoor e il canadese Pierrick Naud. Al quarto posto una vecchia conoscenza del ciclismo europeo, lo sloveno Jure Kocjan, quindi al quinto posto il primo dei due italiani dell'Amore&Vita a piazzarsi in top ten, Leonardo Pinizzotto. L'altro, Luca Benedetti, ha chiuso la tappa al settimo posto.
La terza tappa dell'Usa Pro Challenge (Tour of Colorado), 170.8 km da Breckenridge a Steamboat Springs, vede la vittoria in volata di Peter Sagan, con tutta la tranquillità con cui aveva dominato la prima tappa della corsa.
I 124.5 km della settima tappa, da Kusadasi ad Izmir, premiano il tedesco dell'Argos-Shimano Marcel Kittel. Frazione caratterizzata da una fuga di sei uomini: Hepburn, Juul Jensen, Jarrier, Mihaylov, Verschoor e Finetto. Arrivano ad avere un vantaggio massimo di 3'01" al km 61, ma il gruppo vuole lo sprint e non lascia loro troppo spazio. Ai -6 km il destino dei fuggitivi pare segnato ma parte Hepburn, che per un paio di chilometri resta 200 metri davanti al gruppo. Ripreso ai -3 km, la tappa si decide allo sprint.
Attraverso il proprio sito internet il corridore olandese Martijn Verschoor ha mostrato in anteprima la nuovissima maglia del Team Type 1 - Sanofi: non più bianco e azzurrino come nelle stagioni passate ma un originale misto di blu, bianco, giallo, nero e marroncino che, molto probabilmente, renderà questa maglia abbastanza riconoscobile in gruppo durante le gare. Ricordiamo che nella formazione americana ci sono anche quattro italiani, Alessandro Bazzana e Daniele Callegarin confermati dal 2011 mentre tra i nuovi arrivi ci sono Daniele Colli e Filippo Fortin.
Jakob Fuglsang non vincerà probabilmente il Giro di Danimarca (dopo averlo portato a casa negli ultimi tre anni), ma almeno si toglie la soddisfazione di una vittoria di tappa: a Vejle il corridore della Leopard ha vinto in solitaria, staccando di 2" Gerrans, di 6" Bennati e di 13" la prima parte del gruppo, regolata da Ostergaard in volata.
Secondo successo per Riccio al Tour of South-Africa e terzo successo italiano della D'Angelo&Antenucci in terra africana: «Si correva in circuito così eravamo fermi con le auto e ho potuto vedere lo sprint di Riccio - ha detto il direttore sportivo Alberto Elli - vista la sua condizione fisica e il successo di due giorni fa mi aspettavo la replica oggi che non è tardata ad arrivare.