6a tappa: Civitanova Marche - Camerino
← Tappa precedenteTappa successiva →ALTIMETRIA, SCHEDA TECNICA E STARTING LIST
Un tappone degno di un Giro dItalia quello che ha deciso la 44esima Tirreno-Adriatico. Il leader Klöden (Astana) sapeva di dover fare i conti con i più diretti avversari, a partire da Thomas Lövkvist (High Road) e così è stato. Deludente lo svedese, la parte del leone è toccata a Michele Scarponi (Diquigiovanni), che ha conquistato il più classico dei double: tappa e maglia, al termine di una bella azione portata avanti dal duo Liquigas Basso-Nibali e da Stefano Garzelli (Acqua&Sapone).
Da Civitanova Marche non prendono il via Andy Schleck del Team Saxo Bank, Lastras della Caisse dEpargne e Simeoni e Caruso (Flaminia). La fuga di giornata al km 16, animata da Egoi Martínez (Euskaltel) e Carrara (Vacansoleil), raggiunti al km 30 da Longo Borghini (Barloword), Madrazo (Caisse) e Maaskant (Garmin). Il gruppo lascia fare e il vantaggio dei fuggitivi arriva fin oltre gli 11', al km 70, quando però manca ancora moltissimo al traguardo.
Il passaggio al Gpm di Cingoli (km 74,1) vede Martínez davanti a
Maaskant, Carrara, Madrazo e Longo Borghini e il plotone a 1036. Il gap torna ad aumentare, fino a toccare quota 12'50", a 125 km dall'arrivo. Intanto si susseguono i ritiri, anche di nomi eccellenti come Hoste (Lotto), Ginanni e Gavazzi (Diquigiovanni), mentre una caduta coinvolge il tedesco Wegmann (Milram), che si ritirerà poco dopo.
In testa al gruppo-Klöden la Liquigas viene a sostituirsi all'Astana ed alza il ritmo al punto che al km 179 il gap dalla testa della corsa, ora costituita dai soli Carrara e Martínez, è di poco superiore ai 7', con Longo Borghini, Madrazo e Maaskant destinati ad essere ripresi in fretta dagli inseguitori.
L'attacco alla salita di Sasso Tetto è il punto cruciale. A dare il via alle danze è Danilo Di Luca (LPR), che attacca seguito da Scarponi, che poi se ne va da solo, mentre l'abruzzese viene ripreso, così come Arroyo, che aveva provato il contrattacco. Chi invece riesce nell'impresa di raggiungere il marchigiano della Diquigiovanni sono Basso, Nibali e Garzelli, che ai -3 dal Gpm transitano a 348 da Martínez, mentre il gruppo maglia azzurra si fraziona ulteriormente, con l'attacco di Gesink, seguito da un gruppetto con Rebellin (Diquigiovanni) e Di Luca, infine il gruppo con Klöden e Lövkvist.
Il passaggio al valico di Santa Maria Maddalena (km 192,4): 1° Martínez, 2° Carrara a 216, 3° Nibali a 2'53", 4° Basso st, 5° Scarponi st, 6° Garzelli st, a 4 il gruppo maglia azzurra - ricompattatosi - con Klöden, Lövkvist, Rebellin e Di Luca. Raggiunto Carrara, ai -30 resiste in testa Egoi Martínez con 235 sul gruppo-Scarponi e 3'50" su Klöden. Cede infine Carrara, preludio all'allungo di Nibali, che parte ai -22, ai -15 guadagna 15" su Garzelli-Basso-Scarponi e transita con 1'15" di ritardo da Martinez.
Cinque km più tardi, Nibali ha soli 30 di distacco dallo spagnolo, 20" di vantaggio su Scarponi&co. e 222 sul gruppo-Klöden, del quale ora fanno parte anche l'ottimo El Fares (Cofidis) e Hincapie (High Road). Proprio l'americano dà nuovo impulso alla rincorsa da parte del gruppo-maglia azzurra, che recupera un po' di terreno.
Nibali raggiunge finalmente Martínez, ma paga quindi lo sforzo, viene ripreso e staccato da Basso, Scarponi e Garzelli. I primi tre si guardano un po', permettendo al siciliano di restare un po' agganciato e al gruppo-Klöden di riavvicinarsi: ai -3 Nibali transita con 6 di distacco, Klöden e soci a 120.
Ma non appena la strada risale verso l'arrivo di Camerino la fatica torna a presentare il conto: si staccano definitivamente Martínez e Nibali, mentre Basso prova invano a staccare Scarponi e Garzelli in progressione. Lo sprint a tre vede il corridore della Acqua & Sapone come ovvio favorito, ma è Scarponi ad avere il miglior spunto verso il traguardo, vincendo di fatto per distacco e conquistando la leadership nella generale.
Quarta piazza appannaggio di Di Luca, che con uno scatto secco sull'ultima salita semina Joaquím Rodríguez (Caisse) 5°, l'ancora sorprendente El Fares 6° (il francese, migliore dei giovani all'arrivo, è 4° nella speciale classifica e 15esimo nella generale) e Rebellin 7°. Klöden taglia il traguardo 13esimo a 1'18", perdendo 3" da Lövkvist, ma conservando il podio nella classifica generale, che dietro a Scarponi vede ora Garzelli 2° a 25", Klöden 3° a 1'07", Lövkvist 4° a 1'10" e Basso che sale al 5° posto a 1'13". Nibali scivola in 10a posizione. Tra i ritirati anche Cancellara.
S.R.