7a tappa: Manosque - Fayence
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Nella settima tappa della Parigi-Nizza accade quello che non ti aspetti: crollo verticale del leader Contador (Astana) sull'ultima salita e tappa e maglia all'ottimo Luis León Sánchez (Caisse d'Epargne), scattato a 15 km dall'arrivo.
Tappa parecchio impegnativa, con ben 10 Gpm da affrontare. I primi due vengono oltrepassati con il gruppo che si mantiene compatto e il tedesco Martin (High Road) che va a caccia di punti per la maglia a pois (km 6,5, Côte du Bois-de-Rousset, 3a cat.: 1° Martin, 2° Moncoutie, 3° Ladagnous. Km 32, Côte de Riez, 3a cat.: 1° Martin, 2° M. Velits, 3° Chris Sorensen), mentre allo sprint di Riez (km 29) transitano nell'ordine Haussler, Sylvain Chavanel e Perget. Da registrare anche il ritiro di Samuel Sánchez, per problemi al ginocchio originati da una caduta nella seconda tappa e riacutizzatisi in seguito alle fatiche della sesta frazione.
Bisogna attendere il km 61 per vedere una vera e propria fuga prendere il largo. La animano ben dieci corridori: Riblon (Ag2R), Flecha (Rabobank), Joly (FDJ), Kroon (Saxo-Bank), Kreuziger (Liquigas), Augé (Cofidis), Pichot (Bbox), Horrach (Katuska), Bouet (Agritubel) e Martin Velits (Milram). Il massimo vantaggio dei fuggitivi al km 77: 3'20", anche se l'azione continuerà a lungo, pur controllata dal gruppo a moderata distanza.
I passaggi sui Gpm: km 96, Côte de Taradeau, 2a cat.: 1° Horrach, 2° Flecha, 3° Joly, 4° Kreuziger, 5° Velits. Km 110, Côte des Tuillières, cat.2: 1° Kreuziger, 2° Riblon, 3° Joly, 4° Bouet, 5° Pichot. Km 118,5, Col de Saint-Andrieux, 2a cat.: 1° Pichot, 2° Riblon, 3° Horrach, 4° Joly, 5° Flecha. Km 126, Col du Défens, 2a cat.: 1° Horrach, 2° Kreuziger, 3° Pichot, 4° Joly, 5° Bouet. Km 139,5, Col de Saint-Arnoux, 3a cat.: 1° Horrach, 2° Riblon, 3° Pichot.
Poco dopo il secondo sprint di giornata (Fayence, km 150: 1° Augé, 2° Kreuziger, 3° Riblon), quando il gap tra i fuggitivi e il plotone è inferiore ai 2', il giovane Velits prova l'avventura in solitaria e per un po' sfugge all'avanguardia del gruppo, spinto dalla Caisse d'Epargne su ritmi frenetici. La grande selezione dietro lo slovacco porta il gruppo-Contador a ridursi a sole nove unità: Flecha (Rabobank), Chavanel (Quick-Step), Contador (Astana), López García, LL Sánchez (Caisse), Casar (FDJ), Frank Schleck, Voigt (Saxo-Bank), Colom (Katusha). Situazione molto fluida: prima di superare il Col de Bourigaille (km 160,5, 1a cat.: 1° Velits, 2° Colom, 3° Contador, 4° LL Sánchez, 5° Schleck, 6° Chavanel, 7° Voigt), scatta dapprima Casar, seguito da Contador, quindi si crea un quartetto in caccia di Velits, gruppo composto da Contador stesso, Sánchez, Colom e Schleck.
Nel corso della discesa viene ripreso e staccato Velits, che perde le ruote della testa così come Schleck. Dopo la Côte de Mons (km 165, 3a cat.: 1° Sánchez, 2° Contador, 3° Colom), il lussemburghese viene comunque riportato sotto dal compagno di squadra Voigt, in collaborazione con Chavanel.
Quest'ultimo attacca poi a 18 km dall'arrivo, seguito da Sánchez, che sferra un deciso attacco tre km circa più tardi, riuscendo a prendere il largo in discesa. Quando la strada spiana, inizia la crisi della maglia gialla: Contador fa sempre più fatica a tenere il passo dei rivali e fin dai meno 4 km si ritrova staccato. Crisi di fame per lo spagnolo, che - mentre LL Sánchez continua la sua cavalcata solitaria - viene raggiunto e staccato anche dal gruppo Evans e termina stremato a 2'53" dal murciano della Caisse d'Epargne.
Lo sprint per la seconda piazza vede prevalere l'altro iberico Colom, in ripresa, davanti a Schleck e Chavanel, mentre Voigt perde qualche metro nel finale. Il gruppetto viene invece regolato dal francese Moncoutie, anche lui in ripresa, con i giovani Seeldrayers, Hivert e Trofimov ancora positivi e in lizza per la maglia bianca (al momento appannaggio del belga della Quick-Step).
S.R.