6a tappa: Cuenca - Estación de Esquí Aramón Valdelinares
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Il primo arrivo in salita della Vuelta 2005 premia Roberto Heras, vero mattatore della corsa di casa. Lo scalatore di Bejar è anche il nuovo leader della classifica generale.
Una tappa schizofrenica: il vento sul percorso permette una serie di ventagli che movimentano parecchio la corsa. Strada facendo si ritirano Cadamuro, Solari, Ludovic Auger, Eisel, Landis, Schmidt, Bonomi e Boven, mentre Renier arriverà fuori tempo massimo.
Dopo i tanti ventagli, solo al km 157 parte una fuga seria: allunga Moerenhout. Lo inseguono Piil, Miorin, Leblacher, Burgos e Joachim, e lo riprendono al km 169. Il gruppo ora lascia fare, e il vantaggio arriva a 5'45" al km 193. Al km 197, sull'Alto de San Rafael, salita di seconda categoria che scollina al km 203, allungano Joachim e Piil. Poco dopo li raggiunge Leblacher, e i tre fanno il vuoto, mentre il gruppo è tirato dalla Comunidad Valenciana.
Al km 205, in discesa, cade Leblacher, rallentando Joachim. Piil resta solo in testa, ma dietro il gruppo, passato sotto l'egida della Liberty Seguros, recupera vistosamente. Le trenate dei compagni di Heras fanno male. Via via sulla salita finale (che inizia al km 206) si staccano molti uomini di classifica: subito McGee (già in difficoltà in precedenza) e Pereiro, ma anche Bertagnolli e Simoni tra i primi, poi a 7 dalla vetta Casero e Aitor González, quindi Piepoli, Sevilla, e ai meno 5 Joaquín Rodríguez e Pérez Rodríguez.
Molto bene Scarponi, al servizio di Heras, ma buono anche l'apporto di Beloki, Baranowski e Serrano Rodríguez. Il capitano della Liberty parte ai 3 km, quando davanti c'è ancora Piil con mezzo minuto di margine. A Heras si accoda Menchov, e, con più fatica, Carlos García Quesada. Piil viene ripreso e subito staccato, ai 2 km si arrende anche García Quesada.
Heras continua a forzare, e Menchov perde le sue ruote solo ai 1200 metri. Lo spagnolo conclude così vittoriosamente la tappa e conquista la maglia oro di leader della classifica. Migliore degli italiani, Scarponi, decimo al traguardo e in classifica. Un po' più indietro Simoni