4a tappa: Landgraaf - Verviers [Belgio]
← Tappa precedenteTappa successiva →Scandalosa farsa al Giro del Benelux: una situazione senza precedenti denota l'inadeguatezza degli organizzatori olandesi e belgi a far parte, con la loro corsa, del circuito Pro Tour, che dovrebbe rappresentare l'eccellenza del ciclismo mondiale.
I fatti: intorno al km 50 vanno in fuga Veikkanen, Dockx, Vandevelde e McCartney. I 4 ottengono un vantaggio massimo di circa 9', poi ai piedi della Côte de la Haute-Levée il margine scende a circa 4'. In quel momento Veikkanen si stacca e viene ripreso dal gruppo. Ma subito dopo, il plotone viene indirizzato fuori strada.
Il margine tra il terzetto di testa e il gruppo sale per incanto a 14', con 50 km ancora da percorrere. Alcuni direttori sportivi protestano, e i giudici di gara prendono una decisione che crea un pandemonio: a 42 km dal traguardo i fuggitivi vengono fermati. Ovviamente non ci stanno, Dockx si siede sull'asfalto in segno di protesta, ma la polizia aiuta l'organizzazione a tenere tutto sotto controllo.
Nello stesso punto vengono fermati anche Muravyev e Bruseghin, che nel frattempo si sono avvantaggiati sul gruppo. Quando anche il plotone arriva al km 190, la corsa può ripartire: si muovono per primi Dockx, Vandevelde e McCartney, poi dopo nemmeno 3' parte il gruppo (che quindi ci guadagna!). I fuggitivi non hanno più lo sprint di prima, ovviamente, e vengono ripresi al km 217.
Provano ad avvantaggiarsi nel finale Rebellin, Serguei Ivanov, Julich e Gutiérrez Palacios, ma a giocarsi il successo di tappa sarà un gruppo composto da una trentina di unità, che si ricompone a 5 km dal traguardo. A vincere è Alessandro Ballan, già in luce ad aprile tra La Panne e il Fiandre. Verbrugghe, secondo, guadagna in classifica su Davis