5a tappa: Chambord - Montargis
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Dopo due vittorie di tappa di Boonen, stavolta tocca a McEwen, declassato per scorrettezze l'altro giorno ma bravo a riscattarsi oggi.
Armstrong, in segno di rispetto nei confronti di Zabriskie che ieri ha perso il primo posto in classifica a causa di una caduta, parte senza indossare la maglia gialla. Ma l'organizzatore Leblanc lo avvisa che se non la veste verrà squalificato, e l'americano, obtorto collo, mette il simbolo del primato sopra la maglia della sua squadra.
Frizzante avvio della tappa, con diversi tentativi (Dekker ci prova con Löwik, Righi, Commesso e Casar, ma il gruppo non lascia spazio), che precedono l'attacco deciso di Flecha, che parte al km 25 e se ne va. Ancora Dekker prova a riprenderlo, senza riuscirci. Al km 50 Carlström va in contrattacco, e poco dopo gli si affiancano Commesso e Bodrogi. In 3 riescono ad annullare il minuto di margine che Flecha ha su di loro, mentre guadagnano sul gruppo.
Al km 83 Carlström, Bodrogi e Commesso si riportano sullo spagnolo: il vantaggio sul plotone è a quel punto di 4'10".
Al km 95 Ivan Basso cade a centro gruppo, così come Guerini ed Eisel. Nessuno strascico, ma Basso ci mette un po' a rientrare, aiutato dai compagni.
Le squadre dei velocisti si organizzano e iniziano a riportare sotto gli inseguitori. Dal km 125, poi, il ritmo di Davitamon e Quick Step cresce a dismisura, e nel giro di 15 km il distacco viene portato da 3'15" a 1'30", e quindi lasciato stabile per un po'. I fuggitivi sono comunque tenuti a tiro.
Intorno al km 133 cade Gómez Marchante, e anche in questo caso i compagni lo aiutano a rientrare (faticando un po': il ricongiungimento avviene al km 160). Intanto i team dei velocisti accelera definitivamente e i 4 attaccanti di giornata vengono ripresi al km 173.
A poco meno di 4 km dalla fine, su una curva a destra, cadono alcuni corridori, tra cui Tombak. Il ritmo è altissimo la volata viene lanciata. Ai 200 metri Boonen parte dalla ruota di Trenti, ma McEwen rimane coperto alle sue spalle e ai 100 metri trova la forza di venir fuori e di superare, per pochi centimetri al traguardo, il belga in maglia verde. Terzo è Hushovd, quarto O'Grady, quinto un buon Angelo Furlan.
Da segnalare il primo ritiro del Tour: Zaballa lascia la corsa al km 42