2a tappa: Zarautz - La Lejana (Trapagaran)
← Tappa precedenteTappa successiva →Finale in salita che chiama all'azione tutti i migliori del Giro dei Paesi Baschi, e lo spettacolo non manca. Di Luca cede la maglia di leader, ma resta vicino al primato, così come Rebellin e Cunego.
La cronaca. Dopo una serie di attacchi a breve gittata, la fuga parte al km 47, con Fernández Bustinza, Aranaga e Bru. I 3 si avvantaggiano sul gruppo, poi al km 118 Bru stacca i due colleghi sulla salita di Arboleda. Ma il plotone non è distante, e la media è altissima, vicina ai 50 km/h. Bru viene ripreso al km 140, prima da Muñoz Baron e poi dal resto del gruppo.
Piccoli drappelli si alternano qualche metro avanti al plotone, a 20 dal traguardo ci provano Arvesen, Jalabert e Szmyd, ma vengono ripresi. Scatta allora Lefèvre, e ancora Arvesen si porta su di lui. Ma la Rabobank annulla ogni tentativo.
Inizia la salita finale, che porta al traguardo: sin da subito, a 8 km dalla fine, Garzelli va in difficoltà. Scatta Weening e se ne va, il gruppo inizia a selezionarsi, e Basso e Savoldelli non fanno una grande impressione, mentre Cunego e Rebellin sono in testa al plotone.
Weening guadagna 15", alle sue spalle per qualche centinaia di metri si forma un terzetto con Moncoutie, Carlos García Quesada e Blanco. Ma anche loro vengono riassorbiti, e nelle prime posizioni fa capolino Heras, che cerca di forzare. Quindi, ai 5 km, scatta Serrano Gonzalez, che riesce a riprendere Weening.
La strada un po' spiana, Aitor Osa è davanti al gruppo con Heras e Pereiro, e ai 3 km se ne va da solo e riprende la coppia di testa. Ai 2 km Moncoutie emerge dal gruppo, senza fortuna, e identica sorte tocca a Contador. Nell'ultimo chilometro la strada torna a impennarsi in maniera impressionante, alla maniera di un muro belga. Da dietro torna prepotentemente Moncoutie, ma è Weening a scattare. L'olandese però si pianta in fretta, e allora ancora Moncoutie parte, insieme a Osa, mentre Serrano non riesce a tenere le ruote.
Il testa a testa è molto bello, e il gruppo si avvicina: Cunego dà l'impressione di poter rientrare ai 200 metri, poi è Rebellin a ridurre le distanze, ma Osa e Moncoutie sono irraggiungibili. Ed è quest'ultimo a trovare lo spunto vincente, mentre lo spagnolo si consola con la maglia di leader. Ma in classifica i giochi sono più che mai aperti