9a tappa: Xátiva - Alto de Aitana (Alicante)
← Tappa precedenteTappa successiva →Liberty Seguros all'attacco, Us Postal in difesa, italiani fuori dalla classifica: questo dice il primo vero arrivo in salita della Vuelta 2004. Al km 18 scattano Scotto d'Abusco, Miholjevic e Vasseur, ma dura poco: ripresi i 3 al km 41, partono in 14 al km 50. Si tratta di Andrle, Cabello, Lastras, Arrieta, Pradera (questi 3 della Illes Balears, il che lascia prevedere progetti di attacco per Mancebo), Fernandez Domingo, Valjavec, Grabsch, Artetxe, Quinziato, Cardenas, Den Bakker, Zaballa e Zabriskie, che raggiungono 4'00" di vantaggio massimo al km 63.
Sul Puerto de Tudons (km 92) restano davanti Cardenas, Valjavec, Lastras e Fernandez, che però cade in discesa. I nuovi battistrada guadagnano sul gruppo, in cui la Us Postal tiene un ritmo blando e viene per questo sostituita in testa dalla Kelme. Al km 117 i fuggitivi hanno 5'28" sul plotone. Beloki va in crisi e si stacca, idem Hamilton e anche Cioni soffre sulle salite che precedono l'Alto de Aitana.
Il lavoro della Liberty Seguros lima il distacco da Cardenas e Lastras (Valjavec viene fermato dal suo ds per aiutare i compagni della Phonak in gruppo), e prefigura un attacco di Heras sull'ultima salita. Nozal tiene un'andatura infernale a metà Alto de Aitana, e quasi tutti pagano dazio. Tra gli altri, in difficoltà Cunego e Garzelli.
A Nozal resistono solo il suo capitano Heras, Piepoli e Ferrio, mentre Mancebo, Sastre, Menchov e Valverde si industriano per limitare il distacco, e Landis, maglia oro, è a metà tra questo gruppetto e gli italiani. Cardenas e Lastras vengono ripresi, e a 3 km dalla vetta scatta Heras, che si porta appresso Piepoli. Mancebo risale posizioni e recupera qualche secondo, Nozal stacca Ferrio, e a 500 metri dal traguardo Piepoli scatta e lascia sul posto Heras.
Il pugliese va a conquistarsi il suo primo successo di tappa in un grande giro, Heras e Mancebo avvicinano la testa della classifica, da cui si allontana ormai quasi irrimediabilmente Cunego.
Da segnalare numerosi ritiri: non partiti Furlan e Sinkewitz, hanno abbandonato strada facendo Flickinger, Laidoun, Berges, Bonomi, Zampieri, Van Heeswijk, Hvastija, Cuesta, Konecny, Inaudi, Torrent e Hunter