Davide Rebellin sbaraglia tutti e vince il Giro dell'Emilia. Madrazo e Pellizotti a podio
- Giro dell'Emilia 2014
- Bardiani Valvole - CSF Inox 2014
- CCC Polsat Polkowice 2014
- Neri Sottoli - Yellow Fluo 2014
- Danilo Napolitano
- Davide Formolo
- Davide Rebellin
- Davide Villella
- Diego Rosa
- Edoardo Zardini
- Emanuele Sella
- Francesco Manuel Bongiorno
- Franco Pellizotti
- Gianfranco Zilioli
- Jacques Janse Van Rensburg
- Manuele Mori
- Marcos García Fernández
- Michel Kreder
- Sergey Firsanov
- Ángel Madrazo Ruiz
- Uomini
A 43 anni Davide Rebellin aggiunge una clamorosa perla a una carriera infinita, e vince il 98esimo Giro dell'Emilia, in cima alla salita di San Luca, a Bologna. Il veneto della CCC si è imposto con un irresistibile spunto finale su Ángel Madrazo, Franco Pellizotti, Edoardo Zardini, Manuel Bongiorno e Davide Formolo.
Dopo un inizio caratterizzato da una maxifuga di oltre 20 uomini (tra i quali Emanuele Sella, Manuele Mori, Danilo Napolitano), la Neri Sottoli ha lavorato per ricucire e al km 50 il gruppo è tornato compatto. La seconda fuga del giorno ha preso le mosse intorno al km 80 e ha assunto rapidamente proporzioni molto interessanti (8' di vantaggio massimo al km 110): ad animarla, Gianfranco Zilioli, Jacques Janse van Rensburg e Sergey Firsanov. Quest'ultimo si è staccato già al primo passaggio sul San Luca, gli altri due hanno proceduto insieme per un solo giro del circuito finale, e al secondo passaggio dalla salita bolognese il corridore della Androni se n'è andato tutto solo, impegnandosi per difendere un margine di un paio di minuti.
Alle sue spalle, Rebellin faceva il diavolo a quattro sulle successive scalate al San Luca, selezionando un drappello di 7 uomini (con il vicentino della CCC, Formolo e Davide Villella, Bongiorno e Zardini, Pellizotti, Madrazo); Villella, molto sfortunato, ha forato all'inizio del penultimo giro del circuito, a circa 15 km dalla fine, mentre gli altri recuperavano secondi su secondi a Zilioli. Il forcing dei Bardiani (soprattutto di Zardini a beneficio di Bongiorno) è risultato infine decisivo, e proprio sulle prime rampe della quinta e ultima ascesa (a 2 km dalla fine) si è consumato il ricongiungimento: Madrazo è partito in contropiede, per primo ha ripreso Zilioli e ha tentato l'assolo. Per un attimo è parso riuscire nel proprio intento, ma poi Bongiorno è riemerso di prepotenza, riportando sotto pure Rebellin. Il 43enne di Madonna di Lonigo ha piazzato allora il suo affondo a poco più di mezzo chilometro dalla vetta, piantando tutti in asso e andando a vincere su Madrazo, mentre Pellizotti, rinvenendo da dietro, si è preso il terzo posto a davanti a Zardini, Bongiorno e Formolo. Zilioli, bravissimo, ha salvato comunque il posto nella top ten, chiudendo settimo, e a seguire si sono piazzati Diego Rosa, Marcos García e Michel Kreder.
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