Alessandro De Marchi, il più combattivo: «Il numero rosso? Solo un numero, ma rappresenta lo spirito con cui ho affrontato il Tour»
Versione stampabileSi è inserito in cinque fughe, Alessandro De Marchi, ha indossato per due giorni consecutivi il numero rosso del combattivo di giornata e ieri, a coronamento di un Tour de France in cui ci ha messo davvero tutto se stesso, mentre era in corsa, è arrivata la notizia che la giuria aveva eletto lui come Supercombattivo della 101a edizione della Grande Boucle. La concorrenza non era certo delle più facili. Ha battuto nomi del calibro di Jens Voigt e Tony Martin. Oggi è salito sul podio degli Champs-Elysées per ritirare il meritato premio, il numero rosso di colui che ha lottato con le unghie e con i denti per lasciare un segno. «Sono contentissimo. So che è solo un numero, ma quel numero per me vuol dire tanto. Rappresenta lo spirito con cui ho affrontato questo Tour, ma rappresenta anche lo spirito di tutta la mia squadra (Cannondale n.d.r.). Abbiamo lavorato tanto per Peter (Sagan) e con Peter. Insomma abbiamo dimostrato di avere lo spirito dei veri combattivi».