In Austria fuga vincente per il russo Petrov, 7° Damiano Caruso. Kennaugh sempre leader

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Ritorna alla vittoria dopo un digiuno lungo quattro anni Evgeny Petrov: il russo della Tinkoff, conquistatore dell'indimenticabile tappa de L'Aquila al Giro 2010, ha portato a casa la sesta tappa del Giro d'Austria partita a St. Johann Alpendorf e conclusa dopo 182 km ai 1741 metri slm di Villach-Dobratsch.
Come avvenuto nella tappa abruzzese del 2010 il trentaseienne ha vinto al termine di una lunga fuga, con altri dieci protagonisti: gli austriaci Stephan Rabitsch (Amplatz), Clemens Fankhauser e Gregor Mühlberger (entrambi del team Tirol), gli italiani Donato De Ieso (Bardiani) e Francesco Gavazzi (Astana), il francese Nicolas Baldo (Vorarlberg), il russo Maxim Belkov (Katusha), il belga Francis De Greef (Wanty), il lussemburghese Bob Jungels (Trek) e lo statunitense Larry Warbasse (BMC).
Il vantaggio massimo degli undici ha raggiunto gli 8' dopo 102 km dalla partenza, in prossimità della cima della seconda salita di giornata; in queste fasi si sono staccati irrimediabilmente Mühlberger e Rabitsch, rapidamente ripresi dal gruppo. All'inizio dell'ascesa finale, ai meno 16 km dalla fine, il margine sul gruppo era di 3'35" e, dopo aver passato le prime rampe, Petrov ha deciso di attaccare, riuscendo a staccare tutti per involarsi tutto solo al traguardo.
Nel gruppo degli uomini di classifica la lotta ha ridotto il gruppo a poche unità, con un quartetto a giocarsi il secondo posto. A prevalere, staccato di 24" da Petrov, è stato il colombiano e fratello d'arte Dayer Quintana (Movistar), vincitore della tappa di martedì. In terza posizione a 26" arriva il leader della generale, il britannico Peter Kennaugh (Sky) che precede in vincitore dell'edizione 2013 della corsa, l'austriaco Riccardo Zoidl (Trek). A 32" lo svizzero Oliver Zaugg (Tinkoff), a 44" lo spagnolo Javier Moreno e a 1'20" Damiano Caruso (Cannondale)
Nella generale resta in testa Kennaugh che ha ora 1'02" di vantaggio su Moreno, vantaggio che può incrementare in maniera decisiva ai fini della vittoria finale nella cronometro di domani, tutta attorno a Podersdorf at Neusiedler See e lunga 24 km.