Lampre, non solo Pozzato. Sacha Modolo: «La Sanremo mi piace, non temo i 300 km». E Ulissi è l'outsider
Versione stampabileNel 2010 era solo una maglia bianco-azzurra della Colnago, Sacha Modolo. Neopro', terminò al 4° posto la Classicissima, ad oggi suo miglior risultato. Quattro sono anche le vittorie ottenute dal veneto della Lampre-Merida quest'anno, partito alla grande in Argentina, poi due vittorie in Spagna, quindi in Algarve un centro.
«La Milano-Sanremo è una corsa che mi piace moltissimo - afferma Modolo - lo capii subito al mio esordio nel 2010. Per poter arrivare sul traguardo con speranze di essere competitivi, bisogna correre con attenzione in ogni momento. Ho la fortuna di essere un corridore che non teme le lunghe distanze: più è lunga la corsa, meglio è per me, quindi sfiorare i 300 km non mi spaventa. Vedremo come si svilupperà la corsa, mi auguro di poter arrivare lucido nel finale».
È l'uomo più adatto a fare bene in casa Lampre, anche se Diego Ulissi potrebbe sì agire, ma con azioni da lontano, e ben più difficili: «Il percorso, riproposto nella vecchia versione, è sulla carta poco favorevole ad attaccanti o a corridori che cercano di anticipare i velocisti. In realtà, la Sanremo vive di così tante variabili che ogni soluzione è potenzialmente valida. Per me, è forse ancora un po' prematuro pensare di puntare con decisione alla vittoria, dato che devo ancor lavorare per essere incisivo anche sulla distanza, ma questo non significa che mi precluderò la possibilità di aiutare fino in fondo i miei compagni o di provare a muovermi se mi trovassi nelle giuste condizioni».