Si ritira Nicole Cooke e attacca Armstrong, Hamilton, alcune sue squadre e l'Uci
Versione stampabileEra nell'aria sin dal tramonto di questa stagione, ad ottobre si era presa una pausa, oggi l'ufficialità: la campionessa gallese Nicole Cooke si ritira dal ciclismo. La 29enne di Swansea lo ha annunciato oggi pomeriggio in una conferenza stampa tenutasi a Londra nella quale ha attaccato Armstrong, Hamilton, l'Uci, alcune sue squadre del passato e senza rimproverarsi nulla. «Sono molto felice di com'è andata la mia carriera. Ho tanti ricordi, ricordi felici di quello che dall'età di 12 anni è stato il mio lavoro. Ho vinto ogni gara, più di quanto avessi mai sognato di vincere. Sono stata molto fortunata a vincere in modo pulito. Non ho usufruito dei trucchi del doping ma ora sono davanti a voi con in saccoccia molto più di quanto potessi sperare di vincere all'età di 12 anni. Ma per tanta gente moralmente retta che è fortunata, là fuori ci sono altrettante persone che devono lasciare lo sport senza nulla in mano, dopo una vita di sacrifici».
Dall'attacco al doping alla vicenda Armstrong (e di lì a Hamilton), il passo è breve: «Quando Armstrong andrà a piangere da Oprah e lei gli passerà un fazzoletto, pensate a tutte le persone vere che hanno abbandonato senza nessuna ricompensa. Hamilton? Tyler Hamilton farà più soldi con un libro in cui descrive come ha fatto ad imbrogliare, ne farà più di me dopo anni di sacrifici e duro, onesto lavoro».
Ce n'è anche per l'Uci, colpevole di aver abbandonato il ciclismo femminile e di non averlo supportato negli anni: «Mentre all'Uci erano così impegnati a trovare i riscontri per i macchinari acquistati dopo le donazioni di Armstrong, mentre erano indaffarati a denunciare Landis dopo che aveva vuotato il sacco, a tenere conferenze stampa in cui dicevano che Landis era un bugiardo. Ecco, mentre avevano tutte queste priorità il ciclismo femminile, che nel 2002 sembrava promettere così bene, è crollato. Sono scomparse corse in tutto il mondo e ad oggi, a fine gennaio, la maggiore gara a tappe del ciclismo femminile, il Giro Donne, non ha un organizzatore!».
Non sono mancate le critiche alle sue squadre passate e le lotte che ha dovuto sostenere per ottenere gli stipendi: «Ho portato quattro delle mie squadre in tribunale perché mi fossero pagati gli stipendi. Ho sempre vinto ma è una lotta estenuante!». Infine, l'addio: «In questo sport ho fatto il mio tempo. Spero di guardare il panorama del ciclismo femminile tra dieci anni e vederlo in salute. La chiave di tutto è che le atlete vengano trattate con rispetto».
Nicole Cooke è stata una delle più forti atlete del nuovo millennio. In carriera ha vinto ha vinto 10 titoli nazionali su strada, le Olimpiadi di Pechino 2008 abbinate al Mondiale di Varese, tre volte la Freccia Vallone (2003, 2005 e 2006), il Giro Donne 2004, La Grande Boucle Féminine nel 2006 e 2007, il Giro delle Fiandre 2007, la Coppa del Mondo 2003 e 2006, l'Amstel Gold Race 2003, anno in cui s'è aggiudicata anche il GP de Plouay. A queste che sono solo alcune delle numerose vittorie della gallese vanno aggiunti i Mondiali Juniores 200 e 2001 (in quest'ultimo anno si aggiudicò anche la prova iridata contro il tempo ed i Mondiali di MTB).