Christopher Horner: «Ho ritrovato la condizione, con Kreuziger una bella lotta»
Versione stampabileLa maglia azzurra di leader della Tirreno-Adriatico conquistata al termine della tappa di Chieti ha riportato decisamente l'ottimismo in Christopher Horner, che a 40 anni suonati è in piena corsa per cercare la prima affermazione stagionale. «Oggi è stata una tappa difficile e non molto adatta a me - spiega l'americano -, con l'ascesa di Passo Lanciano sarebbe andata molto meglio per le mie caratteristiche, sicuramente la frazione di domani mi si addice di più».
Horner sembra poi indicare nel ceco Kreuziger l'avversario più temibile per il successo finale della breve gara a tappe: «Sarà una bella lotta con lui, non è molto distante in classifica ed anche a cronometro può dire la sua». Certamente poi per l'attempato statunitense, che ha ricevuto anche i complimenti di Lance Armstrong per la prestazione odierna, l'essere lì davanti con i big rappresenta anche l'uscita da un tunnel, imboccato con la rovinosa caduta nell'ottava tappa del Tour de France 2011, a seguito della quale gli venne diagnosticata un'embolia ad un polmone: «Dopo quella caduta ho dovuto osservare un periodo di riposo e per sei mesi ho dovuto sottopormi a delle cure e solamente nel mese di gennaio ho ritrovato una forma accettabile. Sono stati in molti, tra l'altro, a dubitare del fatto che potessi ritrovare una buona condizione ma per me non è mai cambiato nulla».
Sui prossimi appuntamenti stagionali l'atleta della Radioshack non si sbilancia, ritenendo che sia ancora «presto per parlare del Tour de France» mentre riguardo la possibile partecipazione ai campionati del mondo di Valkenburg Horner conferma che «sarannno un obiettivo. Se sarò competitivo? Staremo a vedere».