Passaporto biologico: ISD-Neri contro Di Rocco
Versione stampabileEra uscito nel pomeriggio come terzo nome della lista che l'UCI ha deciso di diramare a pochi giorni dal via del 93esimo Giro d'Italia: difatti il presidente della FCI Renato di Rocco aveva nominato Carlo Scognamiglio all'agenzia Italpress come secondo italiano coinvolto nell'affaire dei valori anomali del passaporto biologico. Appresa la notizia, ed accertata con l'UCI l'infondatezza della stessa, la replica di Angelo Citracca, team manager della ISD-Neri, la società per la quale Scognamiglio è tesserato, non s'è fatta attendere:
«In merito alle recenti notizie riguardanti il presunto coinvolgimento dell'atleta Scognamiglio fra quelli con valori sospetti del passaporto biologico indicati dall'UCI, trovo di estrema gravità quanto letto sul conto dell'atleta in questione. Scognamiglio, da quest'anno in forza alla ISD, non ha mai ricevuto comunicazione alcuna circa presunte irregolarità riguardanti il passaporto biologico, né, tantomeno, la società in questione. Quanto dichiarato dal presidente della FCI, nonchè, vicepresidente UCI, Renato Di Rocco all'agenzia Italpress è privo di qualsivolglia fondamento, ed ha recato nocumento non solo all'atleta ingiustamente chiamato in causa, ma, altresì, all'intero team. Tale condotta appare ancor più grave, non solo perchè la notizia è assolutamente falsa e destituita da qualsivoglia fondamento, come già accertato presso i competenti uffici dell'UCI, ma poiché per vicende giudiziarie penali in atto in diverse Procure d'Italia, alcune delle quali coinvolgenti intere squadre professionistiche, ivi compresi i dirigenti, il Presidente della FCI ha preferito non rilasciare dichiarazione alcuna, tenendo un contegno diametralmente opposto. Pertanto, anche per la salvaguardia del buon nome non solo dell'atleta Scognamiglio, ma, altresì, del team ISD-Neri-Giambenini, nonché di tutti gli sponsor, ho già dato incarico all'Avv. Giuseppe Napoleone di tutelare nelle sedi che riterrà più idonee i diritti e gli interessi lesi dagli articoli in questione».