Joe Dombrowski sarà un corridore della Garmin-Cannondale. Manca solo l'annuncio ufficiale da parte del team di Vaughters, ma già il team Sky (ex-squadra dell'atleta) e lo stesso Dombrowski hanno confermato il cambio di casacca. Dombrowski, vincitore del Giro Bio 2012 battendo Fabio Aru, ha corso le sue prime due stagioni da professionista nel Team Sky, senza ottenere risultati eclatanti per colpa anche di parecchi problemi fisici: alla corte di Vaughters cercherà un rilancio.
Si corre domani a Peccioli, sulla distanza di 197.9 km, la Coppa Sabatini. Al via 12 squadre, tre delle quali World Tour (Lampre-Merida, Cannondale e AG2R La Mondiale). Assente Diego Ulissi, vincitore dell'edizione 2013, il dorsale numero 1 non sarà assegnato. In Lampre occhio a Durasek, mentre la Cannondale avrà in Davide Formolo un uomo in forma, nonostante la giovane età. Da controllare Androni, Bardiani e Neri Sottoli, con la CCC Polsat di Davide Rebellin in grande spolvero. Il via alle ore 11, arrivo previsto tra le 15.40 e le 16.15.
Non ci saranno formazioni Professional al via del GP di Québec, domani in Canada: delle 19 squadre al via, 18 sono quelle del World Tour (la gara fa parte del calendario WT insieme alla consorella GP di Montréal, in programma domenica), la 19esima è la selezione nazionale del paese ospitante. 152 atleti al via e tanta qualità in gara, a partire dal dorsale numero 1 dell'iridato Rui Costa, proseguendo con un ricco parterre di uomini da classiche.
Il Tour of Alberta, la breve gara a tappe canadese scattata in nottata con un cronoprologo a Calgary, è partito nel segno di Tom Dumoulin: l'atleta olandese della Giant-Shimano infatti è stato il più rapido di tutti lungo i 4 chilometri del tracciato che vedeva gli ultimi due chilometri in costante ascesa, fermando il cronometro sul tempo di 5'59" all'ottima media di 40,111 km/h. Per Dumoulin, che ha così indossato anche la prima maglia di leader, si tratta del quarto successo stagionale, tutti ottenuti in prove contro il tempo.
Finale più che gradevole per l'Arctic Race of Norway, per una tappa di 165 km con partenza e arrivo a Tromsø, compreso un circuito finale con strappo di 1.3 km al 7% da ripetere 4 volte. Alexander Kristoff non ha aspettato la volata ma ha rintuzzato personalmente gli attacchi e poi ha provato addirittura l'azione personale sull'ultima passaggio in salita, favorito da Oscar Gatto (Cannondale), sfilacciando notevolmente il gruppo.
La prima tappa dell'Arctic Race of Norway ha portato il gruppo fino al suggestivo traguardo di Capo Nord ed a vincere non poteva che essere un corridore di casa e che per più la parola nord la porta anche nel cognome: siamo parlando di Lars-Petter Nordhaug che ha conquistato il suo primo successo stagionale.