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Il punto sulle Juniores: Una Valcar che fa ben sperar - La formazione bergamasca protagonista con Elisa Balsamo e Chiara Consonni

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Elisa Balsamo sul podio della Gent-Wevelgem juniores © CiclismoPavese.it

Giunti ormai alle porte del mese di maggio si può finalmente spendere qualche parola sull'avvio di stagione della categoria Donne Juniores, già entrata nel vivo grazie alla disputa di alcuni importanti appuntamenti di rilevanza internazionale. Un primo dato che balza sicuramente all'occhio è quello relativo al numero di gare: ad oggi comprendendo sia quelle Open che quelle riservate esclusivamente alle Junior se ne annoverano ben ventisei (escludendo da questo computo i campionati nazionali, europei e mondiali), che conferma come vi sia una reale volontà di limitare al minimo quei buchi che nelle scorse annate portavano anche a più settimane di stop forzato. A fare la parte del leone il Veneto che per questa stagione, se tutti gli appuntamenti saranno confermati, potrà vantare alla conclusione ben dieci gare. Come sempre però occorre soffermarsi qualche minuto per osservazioni più approfondite sulle gare nostrane e non solo.

 

Le gare Open crescono ancora ma c'è bisogno di maggior equilibrio
Come abbiamo osservato già dalla scorsa stagione a costituire probabilmente la principale risorsa per mantenere sempre vivo il calendario di appuntamenti italiani è intervenuto il format delle gare Open, vale a dire quel tipo di gare in cui accanto alle atlete Élite è permessa la partecipazione anche delle atlete juniores, sia del primo che del secondo anno. Un escamotage realizzato principalmente per cercare di ovviare all'annoso problema dell'assenza della categoria cuscinetto tra quella juniores e quella Élite, che però non deve finire col rivelarsi una formula sostitutiva per la categoria oggetto delle nostre discussioni, dal momento che il processo di adattamento ai nuovi ritmi di gara e al diverso chilometraggio non può essere uguale per tutte le atlete, che hanno necessariamente bisogno di rodaggi diversi. In questo quindi non possiamo che osservare come il numero di competizioni Open che, calendario alla mano, ha raggiunto la cifra record di quindici produca ancora troppo squilibrio rispetto alle gare limitate alle sole juniores. Non va neppure dimenticato come già in questo primo mese di corse fossero presenti già diverse gare con questa tipologia e ciò probabilmente non è l'ideale per le ragazze al primo anno nella nuova categoria, che si trovano così subito a dover affrontare un radicale cambiamento senza aver disputato un numero sufficiente di gare riservate esclusivamente alle loro coetanee o pari categoria. Ragion per cui oltre ad una riduzione di numero, le Open andrebbero concentrate principalmente nella seconda parte di stagione, quando le ragazze hanno già nelle gambe un buon numero di chilometri ed hanno così la possibilità di presentarsi agli appuntamenti ancor più preparate, vista anche la conclusione degli impegni scolastici.

Una visione totalmente disfattista? Niente affatto, poiché come si è detto non si vuole la sparizione delle gare ma un maggiore equilibrio che possa cercare realmente di accontentare tutti. Ovviamente si è ben consci del fatto che per motivi logistici ed anche numerici (le Open consentono di avere al via oltre cento ragazze quasi in ogni occasione), senza contare i grandi sforzi delle società organizzatrici, arrivare ad una soluzione realmente equilibrata è molto difficile, tuttavia qualcosa si può e si deve ancora migliorare. In questo va segnalata con piacere la nuova formula del Giro di Campania Open, che dopo essersi disputato come gara in linea nel 2015, in questa stagione è vissuto su tre giornate di gara. Non solo: la formula della classifica a punti e non a tempi ha permesso anche alle ragazze ritirate dopo la prima giornata di potersi nuovamente schierare al via della seconda o della terza, esattamente come avviene ad esempio nel professionismo maschile nel Challenge di Maiorca o nel Trittico Lombardo. Ciò ha fatto si che oltre ad alcuni aspetti indubbiamente da migliorare (specie nella prima frazione, caratterizzata da maltempo che ha trasformato l'insidioso circuito di Avellino in una gara ad eliminazione), la gara non perdesse subito quasi tutte le ragazze più giovani, visto che solamente in sette atlete juniores erano riuscite a portare a termine la tappa inaugurale. Sotto quest'aspetto ha prevalso indubbiamente il buon senso.

 

La neonata Coppa delle Nazioni un'occasione da sfruttare meglio
Una nuova e interessante opportunità che però in futuro andrà sfruttata a dovere viene poi da una delle grandi novità di questa stagione: a partire dal Trofeo Da Moreno-Piccolo Binda, che ha ormai raggiunto un'invidiabile dimensione internazionale e mostra una sensibile crescita anno dopo anno, è stata infatti creata la Coppa delle Nazioni Donne Juniores, che per questa prima edizione è stata articolata su quattro prove. Oltre alla gara varesina ne fanno parte la Gand-Wevelgem, l'Energiewacht Tour (entrambe già disputate) e l'Albstadt-Frauen-Etappenrennen, breve corsa a tappe tedesca che si disputerà nel mese di giugno. Perché parliamo di opportunità da sfruttare meglio? Semplicemente perché una cospicua partecipazione nostrana la si è avuta solamente a Cittiglio, dove era scontata la presenza di tutte le nostre principali formazioni. Già alla Gand-Wevelgem però sono state della partita solamente la Valcar e alcune ragazze del Racconigi Cycling Team mentre nessuna atleta italiana era presente all'Energiewacht (ma qui pesa la concomitanza col Giro di Campania).

Questo perché nessuna selezione nazionale che racchiudesse le migliori atlete italiane del momento è stata approntata per l'occasione e ci si chiede se almeno per l'ultima prova questa sarà presente. Ci preme fare questa considerazione non solo per un fatto di risultanze, quanto perché simili gare riservate solo alla categoria juniores permettono il confronto con tutte le maggiori nazionali europee e quindi consentirebbero di arrivare ai più importanti appuntamenti continentali e mondiali con una conoscenza maggiore del parterre delle avversarie, limitate altrimenti a poche sporadiche comparsate sul nostro territorio. Senza dimenticare anche che percorsi diversi possono comportare anche esperienze di gara diverse, come possono essere l'affrontare impegnativi muri o tratti in pavé o gare esposte a forti raffiche di vento, come può accadere in Olanda ad esempio. Ecco che quindi, come recita il famoso detto, "ogni lasciata è persa" e quindi occorrerebbe approfittare al meglio di determinate possibilità, senza dimenticare che il tutto può essere possibile solamente con risorse economiche adeguati, dal momento che ogni trasferta ha i suoi costi (ma qui dovrebbe essere la Federazione ad accollarsi i vari oneri e ad investire adeguatamente le proprie risorse).

Prima di soffermarci sulle ragazze maggiormente in evidenza in quest'avvio di stagione, un breve commento sulle squadre: oltre alla rinnovata presenza di sodalizi importanti quali Valcar, Eurotarget, Vecchia Fontana, Gauss si è aggiunto quest'anno l'importante ritorno del GS Mendelspeck, società che ha letteralmente dominato l'ultima stagione nella categoria allieve, portando tra le juniores prospetti molto interessanti che vedremo spesso tra le protagoniste nelle varie settimane. A ciò si aggiunge la crescita del Vallerbike in Toscana e la nascita di una nuova realtà marchigiana, che va ad affiancarsi ad Osimo Stazione e Corridonia, vale a dire la Dorica Amazzoni Cycling. Detto questo, possiamo dedicarsi ai commenti sulle singole ragazze:

 

 

Elisa Balsamo

Elisa Balsamo (Valcar PBM) - La piemontese aveva già confermato nella sua stagione d'esordio quanto di buono avesse già mostrato nelle altre categorie giovanili, conquistando addirittura il titolo europeo nell'inseguimento a squadre e il titolo mondiale nello scratch su pista. Lecito attendersi risposte importanti in questo 2016, partito subito col piede giusto: dopo un sesto posto a Cittiglio sono arrivati il prestigioso secondo posto alla Gand-Wevelgem (battuta solo dalla belga Nathalie Bex) e due belle affermazioni di categoria a Schiavonia d'Este (ottava assoluta) e nella seconda tappa del Giro di Campania, senza dimenticare le piazze d'onore a San Bassano, Caivano e San Giorgio di Perlena. Indubbiamente l'atleta più in forma nel primo mese di gara e si può star certi che altre gioie dovranno ancora arrivare.

 

 

 

Chiara Consonni

Chiara Consonni (Valcar PBM) - A casa Consonni il ciclismo è pane quotidiano e così dopo gli importanti successi di Simone tra i dilettanti i riflettori si orientano anche verso la sorellina Chiara, comunque uno dei talenti più interessanti osservati nelle scorse stagioni a livello giovanile. Valida in salita e veloce allo sprint, dopo i primi ottimi risultati a Schiavonia (terza) e San Bassano (quarta) è protagonista di un eccellente Giro di Campania Open, in cui conclude al settimo posto assoluto ma soprattutto strappa in extremis il successo a Lisa Morzenti. Bella anche la stoccata con cui va a vincere a Breganze, arrivando solitaria sul traguardo. Con la Balsamo forma una coppia interessantissima e in Valcar possono contare anche sulle ottime prestazioni di Marta Cavalli, sesta alla Gand-Wevelgem e brillante vincitrice a Buttrio.

 

 

 

Letizia Paternoster

Letizia Paternoster (Vecchia Fontana) - Nelle scorse stagioni si è guadagnata il soprannome di "Mini Vos", grazie ad una serie di successi importanti colti su strada, pista ed anche nel ciclocross, senza dimenticare gare quali la Coppa Rosa o le Olimpiadi giovanili in Georgia. Logico quindi attenderla con curiosità al debutto nella nuova categoria. L'esordio è stato subito di quelli più che incoraggianti: terzo posto e podio nel Trofeo Da Moreno, preceduta solo dalla francese Copponi e dalla norvegese Andersen in una tra le più importanti gare internazionali. A San Bassano è quarta assoluta ma prima juniores mentre a Breganze è di nuovo terza. Una brutta caduta compromette subito il suo Giro di Campania ma per fortuna le conseguenze non sono serie. Con lei la Vecchia Fontana può tornare ai fasti di un tempo, ne sentiremo ancora parlare molto.

 

 

 

Lisa Morzenti

Lisa Morzenti (Eurotarget Nalini Still Bike) - Che la bergamasca di Pedrengo fosse un portento sul passo lo si sapeva, in attesa di rivederla all'opera nelle prove a lei più congeniali. In quest'avvio di stagione però è andata vicinissima a successi veramente importanti anche in linea: a Cittiglio la sua stoccata sembra vincente ma viene raggiunta a soli trenta metri dal traguardo ed il settimo posto finale non le rende affatto giustizia. Al Giro di Campania parte alla grande, essendo la prima junior nella difficile serata di Avellino, si difende egregiamente ma viene superata nella generale proprio nell'ultima tappa dalla Consonni. Al Giro dei Cinque Comuni chiude poi al quinto posto. La fortuna al momento non sembra assisterla a dovere ma le sue qualità non sono in discussione. Arriverà il suo momento, visto che nelle corde ha anche soluzioni da finisseur. Migliorata molto anche nello sprint, con tanti ringraziamenti all'attività su pista.

 

 

 

Nicole D'Agostin

Nicole D'Agostin (Team Wilier Breganze) - Dover affrontare la nuova annata senza aver più due pilastri come Bertizzolo e Beggin fa sicuramente in modo che nel team vicentino le carte debbano essere rimescolate. Non si è dovuto attendere molto però per conquistare le prime soddisfazioni, grazie anche a questa ragazza veneta che se la cava bene anche nel ciclocross (nell'ultima stagione ha conquistato il titolo regionale). In Campania si comporta molto bene nella seconda e più impegnativa tappa ma la vera giornata di gloria la vive nel Giro dei Cinque Comuni: la Riabchenko si rivela imprendibile ma tiene egregiamente Ane Santesteban e giunge così terza assoluta, ottenendo la vittoria tra le juniores su una corsa dal profilo altimetrico non banale. Le sue doti di scalatrice quindi andranno tenute in considerazione, così come quelle velocistiche di Laura Tomasi, già campionessa italiana su strada e su pista gli scorsi anni: per lei due terzi posti in Campania ed il quinto a Cittiglio.

 

 

 

Sofia Nilda Frometa Leonard

Sofia Nilda Frometa Leonard (GS Mendelspeck) - La formazione altoatesina è una delle più attese vista la presenza di alcune tra le giovani più interessanti del panorama nazionale. In attesa che ragazze quali Elena Pirrone e Alessia Vigilia, campionesse d'Italia da allieve, lascino il segno dopo buoni piazzamenti, segnaliamo questa ragazza dalle origini ispano-americane, capace di difendersi un po' su tutti i terreni, essendo discretamente veloce allo sprint, valida sul passo e tenace in salita. A Buttrio è quarta dopo essere entrata nell'azione decisiva mentre molto bene si comporta nella due giorni vicentina, ottenendo un terzo posto a San Giorgio di Perlena e un quinto a Breganze. Può essere una valida carta da giocare in più di un'occasione, oltre che una pedina importantissima per le proprie compagne.

Vivian Ghianni

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