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Giro di Romandia 2016: Ion Iza ionizza tutti con una prova atomica - Izagirre vince nella neve davanti a Dumoulin. Bella prestazione di Moser, Froome lascia qualche dubbio | Cicloweb

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Giro di Romandia 2016: Ion Iza ionizza tutti con una prova atomica - Izagirre vince nella neve davanti a Dumoulin. Bella prestazione di Moser, Froome lascia qualche dubbio

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Ion Izagirre in azione nel prologo @ Bettiniphoto

Il mese di aprile continua a sorridere ai colori della Movistar che oggi nel prologo del Tour de Romandie ha potuto festeggiare un altro successo con il 27enne basco Ion Izagirre, protagonista di una prestazione sontuosa sulle strade di La Chaux-De-Fonds: il più giovane dei due fratelli nativi di Ormaiztegi ha brillato già nel tratto iniziale di salita facendo segnare il secondo miglior intertempo dopo 1630 metri ad 1" dal belga Louis Vervaeke, ma la grande differenza l'ha fatta in discesa disegnando traiettorie in curva molto aggressive e correndo dei rischi che però hanno dato i loro frutti. Per Ion Izagirre si tratta della seconda vittoria stagionale dopo che a inizio mese aveva fatto suo il GP Miguel Indurain ma, nonostante i distacchi importanti per una prova lunga appena 3.95 chilometri, È difficile pensare che questo risultato possa far cambiare in qualche modo le gerarchie in casa Movistar con la presenza di Nairo Quintana e ben due arrivi in salita nelle prossime cinque tappe.

 

Un percorso dalle multiple interpretazioni meccaniche
Nella classifica finale Ion Izagirre ha preceduto di ben 6" l'olandese Tom Dumoulin che, dopo non aver brillato sia alla Volta a Catalunya (ritirato) che all'Amstel Gold Race, è riuscito a dare un segnale importante in vista del Giro d'Italia che lo vedrà andare a caccia della prima maglia rosa nella sua terra e poi magari anche di un risultato importante in classifica generale: il 25enne della Giant-Alpecin potrà crescere ancora da qui al 6 maggio e sarà dura non considerarlo il favorito nel giorno della cronometro inaugurale ad Apeldoorn.
Il prologo che ha aperto questa 70esima edizione del Tour de Romandie aveva un percorso estremamente tecnico con un tratto in salita, un discesa molto tortuosa e pochi tratti in cui fare grande velocità come testimonia la media finale di Izagirre inferiore ai 43 km/h: per questo motivo molte squadre hanno riflettuto a lungo prima di fare le scelte sulla bicicletta da utilizzare e preziose sono state le indicazioni fornite dai primi corridori a partire. La Movistar per i suoi big ha scelto la bicicletta da cronometro e lo stesso ha fatto la Giant-Alpecin di Tom Dumoulin. Team Sky e Cannondale invece hanno optato per una bicicletta tradizionale senza neanche le appendici aerodinamiche sul manubrio ma osando un po' solo con la scelta delle ruote: il risultato è tato che Michal Kwiatkowski e Geraint Thomas hanno chiuso in terza e quarta posizione a 7" di ritardo da Ion Izagirre, il nostro Moreno Moser invece ha fatto segnare il sesto tempo (preceduto anche dall'altro Izagirre, Gorka) con un distacco di 8"; con un mezzo più aerodinamico forse sarebbe andata un po' diversamente, ma difficilmente questi corridori sarebbero stati in grado di annullare tutto il gap con il vincitore.

 

Prologo bagnato a tratti ma risparmiato dalla neve
Nei giorni scorsi le previsioni meteo per la Svizzera in questa settimana avevano messo molta preoccupazione negli addetti ai lavori per l'elevato rischio di nevicate e anche per questo prologo c'erano un po' di timori. Alla fine oggi Ë filato tutto abbastanza liscio anche se le condizioni non sono state omogenee per tutti: la temperatura è rimasta sempre di poco sopra allo zero, ma i primi corridori a scendere dalla rampa si sono ritrovati a gareggiare su strade bagnate che con il passare del tempo si sono progressivamente asciugate grazie anche a qualche timidissimo raggio di sole. Nel finale però la situazione meteo è cambiata nuovamente con la pioggia che ha ripreso a cadere assieme a qualche fiocco di neve e ha reso estremamente viscido il percorso svantaggiando gli ultimi corridori al via, ossia quasi tutti i big per la classifica generale.

 

Quintana segna il primo punto contro Froome
Tom Dumoulin è stato praticamente l'ultimo dei partenti a salvarsi, poi le condizioni si sono deteriorate rapidamente: Michael Albasini che all'intermedio in cima alla salita era quinto è finito a terra in un tornante verso sinistra e la stessa sorte è capitata anche a Wilco Kelderman che era ottavo. Al colombiano Nairo Quintana Ë bastata questa breve salitella di neanche un chilometro per far capire a tutti che la gamba c'è: all'intermedio è transitato con il quarto tempo a 3" da Vervaeke, poi vista la pioggia e la scelta di una bicicletta da cronometro nella seconda parte della cronometro è stato più prudente e ha finito con il piazzarsi in 18esima posizione a 16" dal compagno di squadra Izagirre. Non buona invece la prestazione di Chris Froome che già dopo 1.63 chilometri accusava 6" di distacco da Nairo Quintana ed in discesa ha sofferto tanto nonostante la bicicletta tradizionale e ha finito con il perdere ancora: il britannico del Team Sky ha perso in totale 10" dal colombiano della Movistar, 26" invece dal vincitore di giornata; difficile pensare che questo gap possa essere decisivo alla fine di questo Tour de Romandie, ma intanto il primo punto lo ha segnato Quintana.

 

Bravo Rosa, tra i primi 15
Oltre a Thomas, che ormai va considerato come uomo di classifica, gli altri possibili favoriti a realizzare buone prestazioni sono stati Tejay Van Garderen (9° a 11") e Thibaut Pinot (11° a 12"), fortunati entrambi a gareggiare con la strada ancora asciutta, e tra gli uomini Movistar non va sottovalutata la prestazione di Andrey Amador che ha perso 13" mostrando però un buono stato di forma in vista del Giro d'Italia dove sarà la spalla di Alejandro Valverde nelle tappe più impegnative. Molto bravo anche Diego Rosa: il piemontese dell'Astana ha chiuso la top15 di tappa e nella sua prova si evidenzia un bel recupero nel secondo tratto del percorso in cui ha recuperato 18 posizioni e rifilato 11" a Froome che aveva il suo stesso tempo in cima alla salita. Il campione uscente Ilnur Zakarin ha lasciato che l'ultimo a partire oggi fosse il compagno di squadra Simon Spilak, sempre secondo nelle ultime tre edizioni del Tour de Romandie: nonostante la grande differenza del meteo, il migliore al traguardo tra i due Katusha è stato lo sloveno che ha perso 22" contro i 30" del russo. Un altro pluripiazzato della corsa elvetica, il portoghese Rui Costa, ha fatto un pochino meglio arrivando a 20" da Izagirre mentre altri uomini di classifica sono finiti tutti dietro: Rigoberto Urán ha perso 26" come Froome, Rafal Majka invece è arrivato subito dietro a 27", male Richie Porte che oggi non mai stato della partita e ha finito con l'accusare ben 37" da Izagirre mentre lo statunitense Andrew Talansky è già ora fuori di classifica avendo lasciato sulla strada addirittura 1'04".

 

Domani possibile volata, ancora rischio neve
Domani è in programma una tappa di 167 chilometri che da La Chaux-de-Fonds porterà i corridori a Moudon: il percorso è abbastanza vallonato, ma comunque adatto a ruote veloci e resistenti, l'incognita maggiore sarà ancora una volta rappresentata dalle condizioni metereologiche con un nuovo rischio neve che diventerà ancora maggiore con il passaggio sul Col des Etroits a 1152 metri d'altitudine previsto nei primi 50 chilometri di gara.

Sebastiano Cipriani

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