Freccia Vallone WE 2016: La possiamo chiamare Anna Valv der Breggen - Seconda vittoria consecutiva per l'olandese, battute Stevens e Guarnier. Quinto posto per Longo Borghini
Versione stampabileAnna Van der Breggen si conferma e vince per il secondo anno consecutivo la Freccia Vallone femminile. Per l'olandese è decisivo un attacco poco prima dell'arco del km finale che le ha permesso di avere la meglio sulla statunitense Evelyn Stevens nel testa a testa sul sempre arcigno Muro di Huy.
Si interrompe il dominio Boels e si rivede davanti la Vos
Quello di oggi è il primo successo per la RaboLiv nel neonato World Tour femminile, fino ad oggi dominato in tutte e cinque le prove dalla Boels Dolmans; lo squadrone diretto da Marten De Lange anche nella prova odierna è riuscito a piazzare due atlete sul podio nonostante il mancato successo, a conferma una volta di più della qualità diffusa per i suoi elementi.
Le due formazioni, che nella prima parte di stagione hanno dimostrato di avere qualcosa in più rispetto alla concorrenza, hanno gestito nel migliore dei modi la corsa permettendo poi ai capitani (con Lizzie Armitstead in testa al gruppo già ad oltre 30 km dalla conclusione) di giocarsi il primo posto. Tra le dieci anche Marianne Vos (RaboLiv) che dopo il lungo stop della scorsa stagione sta provando a ritrovare il giusto colpo di pedale; per la pluricampionessa del mondo una prestazione incoraggiante in vista del pieno recupero che si fa sempre più imminente. Fuori dalla lotta per il successo, invece, l'altra iridata delle olandesi, ossia Pauline Ferrand-Prévot: la francesina, che oggi ha concluso trentesima a 1'27" dalla compagna di squadra Van der Breggen, è alle prese con una malattia di stagione che l'ha fortemente indebolita.
Katia Ragusa centra la fuga, ma il gruppo non lascia spazio
La corsa, undici côte da affrontare nei 137 chilometri con partenza e arrivo ad Huy, si è aperta con un tentativo di fuga composto da sette elementi: presenti la canadese Lex Albrecht (BePink), l'australiana Jessica Allen (Nazionale australiana), la belga Ann-Sofie Duyck (Topsport Vlaanderen - Etixx),la svedese Emilia Fahlin (Alé Cipollini), la spagnola Sheyla Gutiérrez Cylance Pro Cycling), la norvegese Cecilie Johnsen Gotaas (Hitec Products) e la nostra Katia Ragusa (Servetto Footon). Il gruppo non ha mai lasciato loro spazio, controllando l’azione e concedendo un vantaggio massimo di poco inferiore ai quattro minuti.
Il plotone, con la RaboLiv molto attiva al comando, ha chiuso il gap e si è riportato sulle attaccanti a 32 km dalla conclusione sulla Côte de Bohissau. L’attacco decisivo è avvenuto sulla Côte de Cherave, 1.3 km all’8% di pendenza media: in cima il gruppo delle big si è ridotto a sole cinque unità, composto da Anna Van der Breggen (RaboLiv), Katarzyna Niewiadoma (RaboLiv), Megan Guarnier (Boels Dolmans), Evelyn Stevens (Boels Dolmans) ed Elisa Longo Borghini (Wiggle High5).
Sul muro Van der Breggen è insuperabile; buon quinto per Elisa Longo Borghini, sorpresa Vieceli
Van der Breggen, forte del successo dello scorso anno, ha anticipato l’attacco del Muro di Huy assieme ad Evelyn Stevens. Qui l’olandese è riuscita a fare la differenza, involandosi verso la vittoria e tagliando il traguardo con 8" di vantaggio sull’avversaria. Terza piazza a 22" per Megan Guarnier, connazionale e compagna di squadra della Stevens, che ha anticipato la polacca Katarzyna Niewiadoma. Sesta a 38" ha concluso la bielorussa Alena Amialiusik (Canyon SRAM), settima a 43" la svedese Emma Johansson (Wiggle High5), ottava a 45" l'australiana Katrin Garfoot (Orica-AIS) e, detto del nono posto di Marianne Vos, la top 10 viene chiusa dalla sempre solida svizzera Jolanda Neff (Servetto Footon), a 48" come la rivale olandese.
Quinta posizione per Elisa Longo Borghini, staccata di 25’’ dalla vincitrice: per la ornavassese un buon piazzamento che conferma le già note qualità dell'azzurra. Il risultato arriva sulla scia di un buon Emakumeen Bira, chiuso in quarta piazza, e dando seguito alla prestazione positiva del Giro delle Fiandre. In chiave italiana da segnalare il diciannovesimo posto della campionessa nazionale Elena Cecchini (Canyon SRAM), giunta a 1'03". Molto buono il risultato portato a casa da Lara Vieceli: la bellunese della Inpa-Bianchi ha terminato ventiquattresima davanti a rivali ben più blasonate, nel medesimo gruppetto dell'eterna svizzera Nicole Brändli (Servetto Footon).
Il massimo circuito femminile si prende ora un paio di settimane di pausa prima di volare in Cina per il Tour of Chongming Island: nonostante la prova opaca rimane sempre in vetta alla graduatoria Lizzie Armitstead con 368 punti, seguita a 343 dalla compagna di squadra Chantal Blaak, oggi non presente nella prova vallone. Si avvicinano Megan Guarnier e Emma Johansson, ora appaiate a 325. Resta in ottava posizione Elisa Longo Borghini, giunta a quota 202; davanti a lei anche Anna Van der Breggen a 300, Katarzyna Niewiadoma a 235 e Annemiek Van Vleuten (Orica-AIS, oggi quattordicesima) a 209.