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Durango-Durango WE 2016: La festa basca prosegue, ora tocca alle donne - Vittoria di Megan Guarnier su Elisa Longo Borghini, domani inizia l'Emakumeen Bira

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Il podio della Durango-Durango Emakumeen Saria @ Wiggle High5

Asfalto, pavé, sterrato, cronometro o salita non fa differenza, quest'anno su ogni terreno sono sempre le maglie delle ragazze della Boels-Dolmans a sfrecciare davanti a tutte con una continuità davvero impressionante: lo squadrone olandese diretto dall'ex seigiornista Danny Stam è già a quota 13 successi nel 2016 (in tutto il 2015 furono 25) e oggi alla Durango-Durango Emakumeen Saria si è sbloccata anche la forte americana Megan Guarnier che nelle prime grandi classiche di stagioni si era messa al servizio delle scatenate compagne Lizzie Armitstead (defezione dell'ultimo minuto oggi per un'indisposizione) e Chantal Blaak sapendo che il suo turno sarebbe arrivato non appena i muri fossero diventati salite.

Ma oggi nei Paesi Baschi si è vista anche una brillantissima Elisa Longo Borghini che dopo il buonissimo quinto posto al Giro delle Fiandre conferma di essere in uno stato di forma in netta crescita: il piccolo malanno che l'ha costretta a saltare il Trofeo Binda sembra un lontano ricordo e l'avvicinamento alla Freccia Vallone, corsa in cui è già salita sul podio nel 2013 (seconda) e nel 2014 (terza), sembra proprio quello ottimale. Purtroppo ancora una volta a privare la 24enne ossolana di una vittoria è la volata: Elisa Longo Borghini infatti ha fatto la differenza sulle salite finali proprio assieme all'americana Guarnier ma si è dovuta inchinare nello sprint a due come era facilmente pronosticabile.

Longo Borghini in forma, lo sprint premia Guarnier
Come detto, i chilometri decisivi di questa edizione della Durango-Durango Emakumeen Saria sono stati gli ultimi 20 con la doppia ascesa di Goiuria: in precedenza i cinque giri con lo strappo di Miota hanno fatto un po' di selezione da dietro ed i pochi tentativi di fuga hanno avuto tutti vita molto breve. Sulla ben più impegnativa salita di Goiuria invece è entrata in scena la Wiggle High5 che sul primo passaggio si è messa a forzare decisamente l'andatura con Elisa Longo Borghini ed Emma Johansson che hanno allungato e scremato il gruppo principale: al gran premio della montagna, però, la squadra di Rochelle Gilmore ha continuare a tenere altissimo ritmo anche in discesa sfruttando la strada bagnata per la pioggia.

La tattica è riuscita in pieno perché proprio sullo slancio del gran premio della montagna, in discesa si sono avvantaggiate Audrey Cordon, Elisa Longo Borghini e Megan Guarnier: i 10" di vantaggio sono presto diventati 20" grazie al lavoro della Cordon per favorire la compagna di squadra e amica Elisa Longo Borghini che poi, appena tornati sulla salita di Goiuria, ha nuovamente accelerato restando sola in testa con Megan Guarnier e spegnendo definitivamente i sogni di rimonta da parte del gruppo inseguitore. In resto già l'abbiamo raccontato: Longo Borghini e Guarnier si sono presentate assieme allo sprint finale e l'americana della Boels-Dolmans ha fatto valere il suo spunto migliore cogliendo la seconda vittoria in carriera in terra basca dopo una tappa all'Emakumeen Bira 2015.

A 42" dalla coppia di testa Emma Johansson si è aggiudicata la volata per il terzo posto davanti alla polacca della Alé-Cipollini Malgorzata Jasinska; dopo il Fiandre arrivano altri buoni segnali di ripresa da parte di Rossella Ratto (settima) che deve dimenticare e far dimenticare un 2015 deludente e sfortunato sotto tutti i punti di vista se vorrà provare a conquistarsi uno dei due posti disponibili per la nostra nazionale ai prossimi Giochi Olimpici di Rio visto che Elisa Longo Borghini ed Elena Cecchini (buon 4° posto finale per lei all'Energiewacht Tour in Olanda) sembrano già praticamente sicure.

Da domani l'Emakumeen Bira, un arrivo in salita
Tradizionali appuntamenti del mese di giugno, quest'anno la Durango-Durango e l'Emakumeen Bira si sono entrambe spostate ad aprile anche per evitare una sempre più scomoda concomitanza con altri eventi: in questo modo per gli appassionati di ciclismo baschi si è venuto a creare un periodo fantastico con un tutto il meglio del ciclismo mondiale concentrato in due settimane, prima con la Vuelta al País Vasco e la Klasika Primavera degli uomini, poi con le due femminili con solo un lunedì di riposo. Archiviata la Durango-Durango da domani a domenica si corre la prestigiosa Emakumeen Bira, gara a tappe sempre affascinante e dal profilo altimetrico tosto: per quest'anno, oltre che per il cambio di data, gli organizzatori della corsa hanno lottato fino all'ultimo, e oltre, con l'UCI per ottenere anche l'ingresso nel nuovo Women's World Tour arrivando anche a minacciare di non far disputare la corsa, minaccia che fortunatamente non è stata concretizzata e probabilmente per il massimo circuito mondiale se ne riparlerà in vista del 2017.

Rispetto alla Durango-Durango di oggi, l'elenco partenti dell'Emakumeen Bira sarà molto più ricco di grandi nomi ed il percorso sembra aperto davvero a moltissime soluzioni. Si partirà con un prologo pianeggiante di 3300 metri e già la prima tappa, con due gran premi della montagna compreso un seconda categoria a poca distanza dal traguardo, dovrebbe dare segnali importanti: venerdì si farà sul serio con l'arrivo in salita al Santuario de Urkiola, traguardo noto per la corsa maschile disputata fino al 2009 anche se l'ascesa verrà affrontata dal versante sud, leggermente meno impegnativo. Sabato è prevista una frazione ondulata ma non difficile a Berrialtua mentre il gran finale sarà a Portugalete con una tappa di appena 75.4 chilometri ma con la salita di Muñecas a metà seguita da un paio di strappi che potranno tenere tutto aperto fino alla fine, specie che il meteo sarà inclemente come spesso capita da queste parti.

Belgio, Italia e Olanda: buoni segnali dalle azzurre
Intanto per un'italiana che brilla in Spagna ce ne sono altre che per mettersi in evidenza hanno scelto altri traguardi e probabilmente anche con un altro obiettivo per il 2016: ottobre è lontano ma per il Campionato del Mondo di Doha stanno arrivando ottime indicazioni per il ct Dino Salvoldi da parte di almeno tre atlete. La due volte iridata Giorgia Bronzini la scorsa settimana ha vinto per la terza volta in carriera il Gran Prix de Dottignies in Belgio: la 32enne piacentina, che si ritirerà proprio dopo il Mondiale, è sempre un osso durissimo per tutte le avversarie quando si arriva in volata, ancora di più quando lo sprint non è troppo facile da gestire.

A Dottignies alle spalle di Bronzini si è piazzata Marta Bastianelli che a quasi 29 anni sta tornando ad occupare le posizioni di vertice sempre più spesso: la romana della Alé-Cipollini lo scorso fine settimana ha dominato il Giro di Campania in Rosa vincendo tre tappe su tre più la classifica, la concorrenza non era certo quella di un Mondiale ma quando c'è l'occasione le gare vanno vinte e Marta ha dimostrato di saperlo fare. In Olanda invece è stato molto incoraggiante il ritorno alle gare di Barbara Guarischi che era stata operata alla spalla destra dopo una caduta all'Omloop van het Hageland dello scorso 28 febbraio: la portacolori della Canyon-SRAM si era già lanciata nella mischia al Fiandre senza riuscire a terminare la corsa, all'Energiewacht Tour invece è stata molto attiva tra fughe e ventagli trovando anche un terzo posto in volata nella prima semitappa del quarto giorno di gara.

Sebastiano Cipriani

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