Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Giro delle Fiandre 2016: Rialzati Belgio, è il Fiandre numero 100 - Dopo tanti lutti si spera in una grande festa. Cancellara e Boonen, ultimo appuntamento con la storia

Versione stampabile

L'attesa dell'arrivo al Giro delle Fiandre © Tim de Waele

Il Fiandre numero cento arriva in un anno non felice, anzi forse il più nefasto per il Belgio ciclistico e non. Belgio che è reduce dai terribili attentati di Bruxelles, avvenuti neanche due settimane fa, ma anche dalla tragedia della morte in gara di Antonie Demotie alla Gand-Wevelgem, oltre che quella di Daan Myngheer in terra francese. Insomma, un preludio per niente fausto a quella che dovrebbe essere, e speriamo sarà, una festa, ed un occasione di rilancio per un paese ed un movimento ferito, ma non morto. Basterebbe poco alla fine, una gara serena e combattuta senza incidenti o altri spiacevoli imprevisti. 

 

I 18 muri che vi toglieranno il fiato
Poche modifiche rispetto all'anno scorso, neanche troppo sostanziali: i km di gara scendono da 264 a 255 con qualche modifica nella prima parte (ma la partenza sarà sempre a Brugge e l'arrivo a Oudenaarde).  Ci sarà un muro in meno ma un tratto di pavè in più: di fatto il Tiegenberg è stato sostiuito da un tratto di pavè di 1600 metri, l'Huisepontweg, dopo 82 km. Altri 10 km serviranno per passare la prima volta da Oudenaarde, dopodichè al km 103 si affronterà per la prima volta l'Oude Kwaremont: si ritornerà non prima di aver percorso un circuito lungo 97 km ricco di muri (ben 9, tra i quali Eikenberg, Molenberg) e altre insidie. Il secondo passaggio da Oude Kwaremont prevede l'accoppiata col Paterberg: allora saremo al km 200 e di fronte i corridori avranno questa salita di 2200 metri, 1500 dei quali in pavé, una pendenza media del 4%, picchi all'11.6%. Segue il Paterberg, 360 metri in pavé, con punte del 20.3 %. A questo punto non si respira più e ci si arriccia in un ultimo, tremendo circuito, annunciato dal temibilissimo Koppenberg. Su quei 600 metri stretti tra la collina, con pendenze che arrivano al 22%, l'importante sarà non fermarsi. Chi uscirà per primo dal budello del Koppenberg dovrà superare di slancio i 2 km di pavé di Mariaborrestraat, quindi il non troppo difficile Steenbeekdries, il più impegnativo Taaienberg e dopo 229 km il muro di Kruisberg/Oudestraat. Quest'ultimo misura 2500 metri, ma solo 450 sono in pavé; la pendenza massima è del 9%, non troppa, ma dopo si dovrà affrontare ancora una volta il combinato disposto formato da Oude Kwaremont e Paterberg. L'ultimo muro di giornata, appunto il Paterberg, sarà separato dal traguardo da 13.2 km. Se andrà come l'anno scorso, la gara dovrebbe decidersi già prima di questo attraversamento, ma l'ultima accoppiata ci permetterà di capire chi ne ha di più per il finale

 

Dura ripetersi per Kristoff
Come dicevamo, l'anno scorso l'azione decisiva partì prima degli ultimi muri, per la precisione dal Kruisberg, a 30 km dall'arrivo, vedendo protagonisti Niki Terpstra e un incredibile Alexander Kristoff, autore della gara della vita. Già, la gara della vita: dura per una ruota veloce come lui ripetere l'impresa dell'anno scorso. Da una parte, arriva con una condizione crescente (dimostrata vincendo nella prima tappa dela 3 giorni de La Panne) ma non eccezionale come nel 2015; dall'altra, quest'anno non mancheranno Fabian Cancellara e Tom Boonen, e Peter Sagan è tornato a brillare come il fuoriclasse che è. 

 

Cancellara e Boonen, un poker per la storia
Una vittoria di Fabian Cancellara o di Tom Boonen sarebbe un evento storico di portata assoluta: se uno dei due fuoriclasse tagliasse per primo il traguardo di Oudenaarde, sarebbe anche il primo atleta nella storia a vincere 4 edizioni della Ronde; notizia che dà anche l'idea di quanto sia stata combattuta la Ronde negli anni, visto che è l'unica monumento nella quale nessun atleta ha tagliato questo traguardo, con l'unico alibi di essere la più giovane dell'allegra famigliola. E non è un ipotesi tanto peregrina: i favori del pronostico pendono principalmente sull'elvetico, considerato da tutti l'uomo più pericoloso, e motivato ancor di più dal fatto di essere all'ultima partecipazione. Più sorprendente sarebbe un successo del beniamino di casa, che ha pagato più di Cancellara gli acciacchi dell'età ed ha finora disputato una stagione delle pietre così così. Se colpo di coda di Tommeke sarà, sarà in gran parte dettato dall'orgoglio del fiammingo.

 

La prima monumento aspetta Sagan
Non che un tale appuntamento storico sia disprezzabile, ma anche la prima monumento di Peter Sagan è un evento auspicabile e i tempi si direbbero maturi. Sperando che il successo alla Gent-Wevelgem, il primo in maglia iridata dopo mesi di tentativi falliti nei modi più fantasiosi, non abbia saziato il talento slovacco ma l'abbia sbloccato anche mentalmente. Se dovesse correre con la stessa astuzia delle recenti prove e la gamba del mondiale, non ce ne sarebbe per nessuno. Su di lui potrebbe pesare l'aleatorietà della squadra, dove finora il solo Oscar Gatto, con Bennati fuori gioco, ha dimostrato di poter dare una mano concreta.

 

Le altre carte in mano alla Etixx
Patrick Lefèvere è il direttore sportivo in attività con più Ronde vinte all'attivo, ben 8 tra Boonen, Devolder, Tafi e Museeuw. E oltre al campione di Mol ha almeno 3 frecce da scoccare nel suo arco: una è senz'altro Niki Terpstra, che l'anno scorso andò vicino al colpaccio trovando però sulla strada quel Kristoff imbattibile che tutti ricordiamo. Un'altra è Zdenek Stybar, e per l'ex-campione del mondo di ciclocross i tempi sarebbero anche maturi per vincere una grande classica: ci andò vicino l'anno scorso, secondo alla Roubaix. La "novità" quest'anno è Tony Martin, entrato nel giro del pavè dopo un po' di apprendistato, anche se la sua corsa potrebbe essere più facilmente la Roubaix, mentre qui sarà impiegato come gregario. Ruolo che speriamo non spetterà interamente a Matteo Trentin, meritevole di qualche chance personale: insomma una Etixx come al solito meglio arredata di tutte le altre squadre, spetterà al suo direttore sportivo evitare i disastri delle ultime prove, dove ha peccato di catenaccio e pavidità perdendo regolarmente l'azione vincente. 

 

Benoot e Vanmarcke, le due Lotto sull'attenti
C'è un Belgio più o meno giovane, a fianco a quello istituzionale della Etixx, che vuole emergere. È la prima occasione per Tiesj Benoot per mostrare quanto vale sotto pressione: l'anno scorso fu quinto tra lo stupore generale, ma tutto sommato nessuno lo marcava. Con uno Jurgen Roelandts in grande spolvero alla Sanremo e un Andrè Greipel che l'anno scorso fu il migliore gregario all'opera potrebbe dare lustro alla prestazione della Lotto Soudal. La Lotto NL punta su un Sep Vanmarcke capitano unico e in ottima forma.

 

BMC e SKY per la prima monumento
Sembra strano, ma BMC e SKY non hanno ancora vinto una classica monumento: le grandi corse di un giorno sono ancora indigeste per il ciclismo anglosassone. Così come per Greg Van Avermaet, che però quest'anno si è dimostrato più vincente del solito portandosi a casa anche l'Het Nieuwsblad, e godrà del supporto di una squadra niente male, con Oss, Quinziato, Phinney e Küng. La Sky risulterebbe addirittura temibile, col trio Michal Kwiatkowski - Geraint Thomas - Ian Stannard: stiamo parlando degli ultimi due vincitori ad Harelbeke e del dominatore dell'Het Nieuwsblad 2015. A dire la verità, solo il primo sembra realmente temibile, mentre il secondo è stato un po' lontano dalle pietre ed il terzo ha avuto qualche malanno nelle ultime due settimane. Il vero vicecapitano potrebbe essere Luke Rowe, in grande condizione ed in evidenza in molte delle gare disputate finora. 

 

Altri? Occhio a Boasson Hagen, sorpresa Fuglsang
Fuori dal giro delle grandi corazzate del nord, in pochi potranno dire la loro su un percorso arcigno come quello del Fiandre. Uno di questi è Edvald Boasson Hagen (Dimension Data), che ha riacquistato confidenza nei propri mezzi dimostrandolo anche alla Sanremo, ma alla Ronde non ha mai brillato. Ci sarà il vincitore della Sanremo Arnaud Démare (FDJ), brillante alla Gent-Wevelgem, assolutamente da non sottovalutare. La presenza più curiosa è quella di Jakub Fuglsang: il pallino del pavè gli è venuto al Tour 2014, e se non altro trova una corsa nella quale potrebbe correre liberamente coi gradi del capitano. Lars Boom permettendo...

 

23 azzurri: la pattuglia straniera più numerosa
Salvo defezioni dell'ultim'ora, i corridori italiani rappresenteranno la pattuglia più numerosa oltre a quella belga: ben 23 gli azzurri presenti, contro i 22 olandesi. Una statistica favorita dall'invito ricevuto dalla Southeast, per la presenza di Pippo Pozzato: il vicentino è l'unico atleta nostrano, assieme a Matteo Trentin e Daniel Oss, che ha attualmente i numeri per una Ronde da vero protagonista, ma come ben sappiamo gli anni passano anche per lui e l'impegno a intermittenza degli ultimi anni non gli ha lasciato una gran gamba. Alcuni di loro hanno compiti di primaria importanza a livello di gregariato, a cominciare da Daniel Oss e Manuel Quinziato nella BMC (il primo potrebbe trovarsi in azioni buone), passando per il già citato Gatto. C'è una moderata speranza di vedere nelle prime posizioni i due italiani della Sky, Salvatore Puccio e Gianni Moscon: il primo sta pian piano trovando confidenza con questi terreni, il secondo è alla prima monumento e finora in questa stagione è sempre riuscito a superare a pieni voti le nuove sfide. Infine, non dimentichiamoci di Marco Marcato, liberissimo di fare la sua gara in maglia Wanty. 

 

A questo link la STARTLIST UFFICIALE

Nicola Stufano

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano