Dilettanti 2016: Minali e il treno Colpack sbancano la Popolarissima - Ma Zalf e Hopplà non restano a guardare: successi per Bagioli al San Giuseppe e Corrà alla Coppa del Grano
Versione stampabileUn altro passo sulle orme di papà per Riccardo Minali. Nicola vinse la Popolarissima nel 1992, quando correva con gli Mg Boys, e quel successo gli permise anche di passare tra i professionisti; Riccardo vince nettamente 24 anni più tardi, nella consueta volata che è frutto di un ottimo lavoro di tutta la squadra a suo sostegno.
Crossisti in fuga alla Popolarissima
Poteva però avere un finale insolito lo storico circuito della città di Treviso, da 3 anni ormai totalmente pianeggiante. Difatti una fuga a metà gara, promossa dai Forestale Nicolas Pettinà e Mirko Tabacchi con l'ausilio del Bibanese Giacomo Garbin, è stata rimpolpata con elementi delle squadre di spicco, come Nicolò Rocchi (Zalf), Luca Muffolini (Colpack), Giovanni Pedretti (Unieuro), Mattia Moschetti (Viris) e un redivivo Manuel Cazzaro (Beltrami), tornato a correre su strada dopo un paio d'anni di quasi-abbandono, tra pista e mountain bike, nel nuovo progetto emiliano.Hanno completato l'organico della fuga poi Francesco Castegnaro (Soligo Amarù Palazzago), Daniel Favaro (Cycling Team Friuli) e Samuele Bianchi (Velo Club Cremonese), arrivando così a ben 11 atleti che rapidamente prendevano minuti al gruppo inerte. Talmente inerte da lasciar andare ben 3 gruppi inseguitori, il primo composto da Alessio Ferrari, Matteo Pozzoli (Named), Federico D'Agostin (Marchiol) e Carmelo Foti (Cipollini Iseo), il secondo da Luca Beltrami (Delio Gallina), Manuel Vecchiato (Coppi Gazzera), Simone Bonassi (Valle Seriana) e Nicola Genuin (Libanese), il terzo da Matteo Fontana (Valcavasia), Mattia Baldo (Soligo Amaru Palazzago) e Simone Moro (Northwave), tutti contemporaneamente a bagnomaria tra il primo drappello dei fuggitivi e il plotone principale.
Non c'è accordo: occasione sciupata
Dopo due terzi di gara, a 8 dei 12 giri previsti del circuito trevigiano, il vantaggio del primo gruppo sul plotone principale toccava i 4'10", rendendo gustosa e incerta la situazione di corsa: è raro che in una corsa dilettantistica, specie se pianeggiante, si tocchi tale vantaggio. Peccato però che non ci sia collaborazione tra tutti i fuggitivi: pesa la presenza di un uomo veloce come Nicola Rocchi, specie per chi dietro ha compagni potenziali vincitori come Muffolini e Cazzaro. Il duo della Forestale, presenza insolita in queste gare e autore di una prova di grande combattività, reagisce rabbiosamente con Tabacchi che tenta di andare via da solo; ma è tutto inutile. Sotto la spinta inizialmente della General Store, unica squadra competitiva per lo sprint tagliata fuori dalla fuga, e poi anche della Colpack, il gruppo si porta prepotentemente sotto e ritorna compatto alla fine del penultimo giro.
Colpack volata perfetta, la Zalf deraglia
Non sarà una volata facile, quella di Viale Burchiellati: specie per il treno Zalf, coinvolto in una delle due cadute che avverranno ai 500 metri dall'arrivo. A farne le spese peggiori è Gianmarco Begnoni, il secondo uomo per la volata, che finisce la sua gara su una barella: per lui però solo contusioni. Per il resto, è una volata perfetta per la Colpack, con Francesco Lamon che lancia perfettamente Riccardo Minali, capace di sopravanzare negli ultimi 200 metri un potente brevilineo più esperto come Rino Gasparrini (Beltrami), vincitore della passata edizione. Soddisfatta comunque la Unieuro Trevigiani, che piazza Matteo Malucelli sul podio davanti a Lamon, mentre il velocista della Zalf, Marco Maronese, è solo sesto dietro Leonardo Fedrigo (Cipollini Iseo).
Zalf e Hopplà non restano a guardare
È il secondo successo del weekend per la Colpack, che già ieri si era beata di un colpo da finisseur di uno dei suoi migliori passisti, Seid Lizde, al Gp Apertura di Fermo. Oggi però nel più atteso Gp San Giuseppe di Montecassiano ha trovato sulla sua strada uno Zalf più forte, ed è Nicola Bagioli, al secondo successo in due settimane dopo aver vinto alla grande il Circuito del Compitese domenica scorsa. Un feeling confermato, quello di Bagioli con la classica marchigiana, se è vero che l'anno scorso fu secondo, dietro all'inarrivabile compagno di squadra Gianni Moscon di cui si candida a prendere il posto. Nonstante una gara completamente differente, dove è servito un colpo di mano nel finale, esattamente come la settimana scorsaa; il Colpack battuto è Davide Orrico, un coetaneo di Locatelli, Zardini e Zilioli che si è un po' perso negli anni è non è ancora riuscito a trovare la strada verso il professionismo. Terzo invece Leonardo Basso (Selle Italia), che torna a ingranare dopo aver stupito tutti nello stage con la Trek la scorsa estate.
Come Bagioli, anche Marco Corrà (Hopplà) passa a due vittorie stagionali, vincendo la prestigiosa Coppa del Grano, tornata in calendario come prova per under 23 dopo un passato da gara per under 21, per allargare il numero di partenti. Arrivo in solitaria per Corrà, che ha anticipato lo Zalf Andrea Borso ed il Mastromarco Matteo Natali.