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Coppa del Mondo su Pista Hong Kong 2016: Omnium azzurro a Rio, Cavendish ancora no - Boudat e Trott vincono le prove multiple. Keirin femminile a Guo

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Thomas Boudat si impone nell'Omnium al termine di un gara avvincente © Facebook

Una delle grandi attrazioni della vigilia di quest'ultima prova di Coppa del Mondo su Pista al velodromo di Hong Kong era la presenza di Mark Cavendish ai nastri di partenza dell'Omnium: Cannonball sogna l'oro olimpico a Rio e queste due giornate di gara erano un test per iniziare a valutare almeno le sue possibilità di vincere la concorrenza interna al team britannico. Alla fine il nuovo corridore del Team Dimension Data ha dimostrato di essere ancora abbastanza lontano dagli altri candidati ad un posto sul podio in Brasile: in particolar modo Cavendish dovrà lavorare molto sulle prove cronometrate più lunghe, l'Inseguimento e il Chilometro, perché a Hong Kong è in queste due prove che ha accumulato i 25 punti che lo hanno diviso dal podio.

 

Spettacolo nell'Omnium maschile, conferma Trott tra le donne
Alla fine per Cavendish è arrivato comunque un più che discreto quarto posto ma, come detto, assai lontano i primi tre. Nella Corsa a Punti finale si è presentato davanti a tutti il kazako Artyon Zakharov che però aveva speso tantissimo nelle prime cinque prove e si è messo in modalità difensiva: con alle spalle due volpi come Thomas Boudat e Lasse Norman Hansen questo ovviamente non è bastato, ma i tre corridori ci hanno regolato un finale fantastico e molto incerto. A tre sprint dalla conclusione, infatti, la classifica vedeva Boudat e Hansen in testa a quota 171 con Zakharov staccato di un solo punto: Boudat ha fatto la sua la 14a volata davanti proprio al danese ed al kazako, poi dopo aver contenuto l'ultimo assalto di Hansen il francese si è ripetuto finale e s'è imposto nell'Omnium con 181 punti, contro i 175 di Hansen ed i 172 di Zakharov.

In gara per l'Italia c'era Simone Consonni che dopo il rendimento altalenante di ieri (ottimo nell'Inseguimento, meno nello Scratch e nell'Eliminazione) oggi è stato più regolare nelle sue prestazioni assestandosi sulla decima posizione finale: un piazzamento che pareggia quello ottenuto da Liam Bertazzo in Nuova Zelanda e che regala all'Italia la matematica certezza di un posto a Rio, a prescindere da tutto ciò che potrà accadere ai prossimi Campionati del Mondo.

Quella sfortunata caduta nello Scratch di ieri rischia invece di aver definitivamente compromesso la qualificazione ai Giochi Olimpici nell'Omnium femminile: già prima la strada era tutta in salita, ora servirebbe un grande exploit al Mondiale di Londra per sperare la ribaltare la situazione. A Hong Kong Simona Frapporti ha provato a lottare fino alla fine ma non è riuscita a fare meglio della 20esima posizione, molto al sotto dei suoi standard abituali.

Una volta di più invece Laura Trott ha dimostrato tutta la sua classe scavando un vantaggio decisivo sull'americana Sarah Hammer tra i 500 metri ed il Giro Lanciato: la britannica s'è presentata al via della Corsa a Punti con un margine di vantaggio di 18 punti che è rimasto invariato all'arrivo con la Hammer che siè guardata anche alle spalle per difendere la seconda posizione dagli assalti della francese Laurie Berthon. Anche qui nel fare le valutazioni bisogna tenere conto della caduta verificatasi ieri nello Scratch perché oltre alla nostra Frapporti sono rimaste coinvolte grandi interpreti dell'Omnium come Kirsten Wild, Jolien D'Hoore e Allison Beveridge che in un colpo solo si sono ritrovate acciaccate ed ad almeno 30 punti dalle prime in classifica.

 

Baby Constable nella Velocità, il Keirin è della Guo
In quest'ultima giornata di Coppa del Mondo spazio anche al torneo maschile della Velocità ed al Keirin femminile, entrambe le prove senza italiani in gara. Tra gli uomini vittoria, un po' a sorpresa, del 20enne australiano Patrick Constable che in Coppa del Mondo s'era già fatto vedere un anno fa a Cali con un quinto posto ed il mese scorso a Cambridge dove finì settimo: Constable ha fatto segnare solo il 12° tempo in qualificazione, ha rischiato andando alla bella contro Shurshin nei quarti ma poi è stato perfetto contro Jason Kenny in semifinale e poi ancora in finale contro l'altra grande sorpresa di giornata, il cinese Chao Xu. Jason Kenny e François Pervis sono apparsi ancora in cerca della miglior condizione anche se sono comunque a piazzarsi rispettivamente terzo e quarto mentre Damian Zielinski e Njisane Phillip, unici a scendere sotto i 10" in qualifica, hanno chiuso solamente nono e ottavo rispettivamente con il polacco che per si è consolato almeno con il successo nella classifica finale di Coppa del Mondo di specialità.

Nei Keirin Donne invece Wai Sze Lee, la beniamina del pubblico di casa, è rimasta ancora una volta beffata e dopo l'argento di ieri nella Velocità oggi si è conquistata una medaglia di bronzo: due quinti posto ed un terzo non le sono neanche bastati ad aggiudicarsi la classifica finale di Coppa del Mondo che è andata alla cinese Shuang Guo, oggi solo ottava ma già seconda e prima a Cali e Cambridge. Sul gradino più alto del podio si rivede l'esperta Simona Krupeckaite, 33enne lituana campionessa del mondo di specialità nel 2010: l'ultimo successo in Coppa del Mondo di questa atleta di grandissima classe era datato 2012. Il secondo posto invece è andato all'australiana Stephanie Morton che ha impostato una volata di rimonta all'esterno beffando Wai Sze Lee al colpo di reni senza però riuscire ad insidiare l'imprendibile Krupeckaite.

Con la Coppa del Mondo in archivio ormai le attenzioni di tutti si concentrano sul velodromo olimpico di Londra dove dal 2 al 6 marzo si disputeranno i Campionati del Mondo: ultimi punti a disposizione per la qualificazione olimpica, ultimo grande appuntamento in vista di Rio a tutti i big difficilmente vorranno mancare a questo appuntamento a cinque mesi dalle gare a cinque cerchi.

Sebastiano Cipriani

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