World Tour 2016: Tramonterà mai il sole sull'impero Sky? - Svecchiata, rinnovata, rinforzata: la corazzata britannica ha intenzione di prolungare il suo dominio
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IL ROSTER |
IL CAPITANO Degli ultimi quattro Tour de France, due (compreso quello del 2015) li ha vinti, uno l'ha forse regalato, uno non se l'è neanche giocato, visto che è caduto e si è ritirato troppo presto. Con questo ruolino di marcia, nell'ambito di una squadra per la quale la Grande Boucle è quasi tutto, l'ovvio capitano del Team Sky è Chris Froome. Non possiamo dire che vorremmo vederlo lottare per altre corse importanti, perché non è che non sia andato a misurarsi alla Vuelta, negli ultimi anni; né possiamo dire che vorremmo vederlo vincere altro che non sia il Tour, visto che in ogni stagione porta a casa un'infornata di successi in brevi (ma suggestive) gare a tappe. Allora diciamo così: ci piacerebbe vederlo vincere qualcos'altro di importante oltre al Tour. L'occasione olimpica, ad esempio, cade a fagiolo: non sia tanto stolto da non provarci nemmeno! |
LO STAFF |
DA SEGUIRE Dei neoarrivati parliamo più giù, qui concentriamoci allora su quelli della "vecchia guardia". Su tutti, grande curiosità per la stagione di Geraint Thomas, capace di cose eccellenti nelle classiche del pavé, così come di stupire (ancora e ancor di più) sulle montagne del Tour. Leopold König sarebbe capitano da GT in molte squadre, vedremo che spazio troverà quest'anno in Sky; Elia Viviani vivrà una stagione incentrata sulle Olimpiadi su pista, ma siamo convinti che saprà vincere le sue brave volate anche su strada. Tra le tant(issim)e mezzepunte, sarà importante fare il punto su Wout Poels, corridore da gare a tappe che non ha ancora raccolto per quanto meriterebbe (fermato in passato da problemi fisici): sarà il suo anno? Ian Stannard sarà il solito cagnaccio da pavé (e non solo). Infine, citazione d'obbligo per il Campione del Mondo a cronometro: si chiama Vasili Kiryienka, e anche nel 2016 lo vedremo per tanti e tanti chilometri in testa al gruppo a tirare, oppure tutto solo a tentare fughe impossibili, oppure impegnato a difendere in Qatar quel titolo che imperla la sua onestissima e bella carriera. |
Il mercato | |
INGAGGI |
VOTO Pim! Pum! Pam! Colpi di qua, colpi di là, la Sky è stata la vera regina del mercato 2015-2016. Perso l'uomo simbolo del team, quel Wiggins che era però da tempo corpo estraneo all'interno della squadra; persi due o tre gregari validi ma in là con l'età (Eisel, Siutsou, mettiamoci pure Pate); perso un quasi-giovane che non ha lasciato tracce (Earle); perso l'uomo che volle farsi re ma non ci riuscì (Porte); Brailsford e i suoi non hanno badato a spese per rinnovare un roster nel quale oggi brillano almeno un paio di nuovi nomi altisonanti. Uno è quello dell'ex Campione del Mondo Michal Kwiatkowski, i cui margini non sono ancora noti (si sa solo una cosa: che è fortissimo, a dispetto di qualche alto&basso); l'altro è quello della sorpresa del 2015, Mikel Landa, strappato a un'Astana che ormai gli andava stretta, e destinato a fare il capitano al Giro (e forse alla Vuelta). E ancora: due giovani promesse come l'italiano Gianni Moscon e il britannico Alex Peters, e un altro giovane che ha già un bel po' d'esperienza, il veloce Danny Van Poppel; e Michal Golas, gregario di fiducia di Kwiatkowski e uomo adattissimo a certi finali convulsi; e infine quel Beñat Intxausti che, per caratteristiche e attitudini, rischia di diventare il luogotenente dell'anno: ricordiamoci di questa previsione quando al Tour farà piangere con le sue trenate più di un avversario di Froome. 8 |
CESSIONI |