World Tour 2016: Movistarman, don't be waiting for the Sky! - Quintana chiamato ad abbandonare l'attendismo al Tour. Per tutto il resto (Giro compreso), c'è Valverde
Versione stampabileMOVISTAR TEAM | |
IL ROSTER |
IL CAPITANO La Movistar ha in Nairo Quintana lo scalatore più forte del ciclismo attuale, ma non esageriamo se diciamo che fin qui l'ha tenuto un po' troppo a freno. Al Tour de France 2015 una tattica di squadra volta a salvaguardare il possibile podio di Valverde ha impedito che il colombiano attaccasse quando avrebbe potuto, sicché la Boucle è finita lasciando a noi tutti (e a Nairo per primo) la sensazione di un'occasione malamente sprecata. Il secondo posto in Francia non ha aggiunto quasi nulla alla carriera dello Sciamano di Cómbita, e il 2016 dovrà essere per lui l'anno della definitiva consacrazione, dopo un Giro vinto e due podi centrati al Tour. Le qualità non mancano e tutti hanno potuto apprezzarle negli ultimi anni. Fa difetto ancora un pizzico di personalità per imporsi in seno al team stesso: i suoi tifosi (ma anche i semplici amanti del bel ciclismo) sperano che questa sia la stagione del salto (di qualità) verso l'Olimpo. |
LO STAFF |
DA SEGUIRE Alejandro Valverde rappresenta ormai un totem del ciclismo contemporaneo: competitivo lungo l'arco di un'intera stagione, viene da un 2015 in cui ha vinto Freccia e Liegi e in cui ha centrato il primo podio in carriera al Tour. Difficile far di meglio, ma il murciano non ha mai smesso di stupirci, e siamo curiosissimi di gustarcelo nel suo (sin troppo tardivo) esordio al Giro. Quest'anno sarà spalleggiato nelle classiche da Daniel Moreno e - se tutto gira per il verso giusto - anche da un rinascendo Carlos Betancur. Sarà interessante seguire gli eventuali progressi ulteriori di Andrey Amador nelle gare a tappe, mentre Juan José Lobato dovrà mantenere più promesse rispetto a quanto fatto sinora: la Sanremo è un obiettivo sensibile. Nel 2016 scopriremo se un paio di ex promesse come Ion Izagirre e Jesús Herrada sapranno spiccare finalmente il volo: gli anni passano e le occasioni per sfuggire a un dorato gregariato potrebbero scarseggiare in futuro. Comparto Italia, Giovanni Visconti sarà il solito stoccatore quando avrà la possibilità di fare la propria corsa, mentre Adriano Malori (uno dei corridori più migliorati nell'ultimo biennio) ha il sogno della crono olimpica, intorno a cui ruoterà tutta la sua stagione. |
Il mercato | |
INGAGGI |
VOTO I ritiri del decano Pablo Lastras e del francese John Gadret, così come le partenze di corridori mai completamente compiuti (Igor Antón, Eros Capecchi, Beñat Intxausti, Enrique Sanz) non deturpano in maniera irrimediabile il livello tecnico di una delle squadre più forti del World Tour. Insieme ai due neopro' Arcas e Pedrero, tutti da scoprire, arrivano un treno come il portoghese Oliveira e due corridori potenzialmente molto vincenti. Uno è Dani Moreno, che lascia la Katusha e Joaquim Rodríguez per andare a sposare la causa dell'arcinemico di JRO (Valverde, of course), cercando di salvaguardare i propri spazi di azione nelle classiche, e pronto a dare una mano in salita nei grandi giri. L'altro è Carlos Betancur, e qui lo spettro di possibilità è il più ampio possibile: potrebbe essere un fallimento totale (il ragazzo non ha tanta testa), oppure la scommessa più luminosa dell'anno, se il colombiano tornerà ad essere il crack che era annunciato fino a un paio d'anni fa. Starà a Unzué cercare di recuperare un talento clamoroso come il Beta. Nel frattempo, il mercato del team merita senz'altro un voto positivo. 7 |
CESSIONI |