World Tour 2016: Rivoluzione Cannondale, la multinazionale del pedale - Undici arrivi per gli yankee: Rolland e Urán per i Giri, Breschel per il pavé. Occhio alla colonia azzurra
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IL ROSTER |
IL CAPITANO Nel 2015 aveva puntato molto sui grandi giri ma i risultati sono stati deludenti su tutta la linea. Non sarà un fenomeno ma Rigoberto Urán si dimostra tra i corridori da GT più polivalenti, come dimostra poi la vittoria al GP de Québec di inizio settembre. Il colombiano arriva alla Cannondale con l'obiettivo non nascosto del Giro d'Italia dove tornare sul podio dopo un anno di assenza. Nel mese di agosto c'è poi la prova olimpica nel suo continente, in un tracciato adatto alle sue caratteristiche e ben più congeniale rispetto a quello di Londra 2015, nel quale colse uno storico argento per il proprio paese. A fine gennaio l'antioqueño compirà ventinove anni, arrivando così sempre più nella fase calda di carriera, provando a salire un ulteriore gradino per competere a pieno titolo contro i molti rivali. |
LO STAFF |
DA SEGUIRE Andrew Talansky è chiamato a dare sostanza alle sue prestazioni, altrimenti continuerà a restare un corridore incompiuto. Ramunas Navardauskas non parte mai da favorito ma, sornione, è spesso presente nelle posizioni alte di classifica (valga per tutti il bronzo di Richmond). Davide Formolo, dopo un buon Giro, deve migliorarsi lungo tutto il corso dell'anno mentre Moreno Moser può e deve tornare ai fasti degli esordi tra i grandi. Joe Dombrowski sta iniziando a fare delle belle prove dopo la disastrosa esperienza in Sky. Dylan Van Baarle si destreggia bene sulle pietre ma può fare meglio già da quest'anno.
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Il mercato | |
INGAGGI |
VOTO Dopo una stagione assai deludente come è stata quella passata era necessario un profondo restyling della rosa; detto, fatto, e così Jonathan Vaughters ha aggiunto undici nuovi volti a fronte di otto partenze. Salutano due che hanno scritto le più belle pagine della storia del team, ossia Ryder Hesjedale Daniel Martin così come, ma con alterne motivazioni, due scudieri di lungo corso come Tom Danielson e Nathan Haas. Hanno lasciato anche le delusioni Janier Acevedo e Matej Mohoric, si ritira Ted King mentre Lasse Norman Hansen ha scelto di scendere di livello per privilegiare l'Olimpiade su pista. Passando ai neoarrivi, detto di Urán che sarà l'uomo-faro, è interessante la scelta di Pierre Rolland (alla prima esperienza all'estero) come leader per il Tour. Matti Breschel cercherà di rilanciarsi dopo troppi anni in chiaroscuro mentre Simon Clarke è un'utile aggiunta al già competitivo roster per le classiche delle Ardenne. Come da tradizione del team non mancano le scommesse: il più pronto pare il velocista Wouter Wippert, che potrebbe lottare sin da subito con i migliori della specialità. Completo è il neozelandese Patrick Bevin, nome che può mettersi in luce sin dalle prime battute. Il lettone Toms Skujins non ha paura di attaccare da lontano e debutterà da subito sia sulle gare delle Fiandre che su quelle delle Ardenne. L'irlandese Ryan Mullen è un passista-veloce che vedremo anche a Rio 2016 nell'Omnium. Lawson Craddock punta a rilanciarsi in patria dopo due stagioni non entusiasmanti, come fatto da Dombrowski. L'esperto canadese Michael Woods è una carta interessante mentre Phillip Gaimon è un cavallo di ritorno che poco aggiunge al livello complessivo del team. 7,5 |
CESSIONI |