Warning: include() [function.include]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/BackgroundProcess.class.php) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/background_process/background_process.module on line 22

Warning: require() [function.require]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/context.core.inc) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/context/context.module on line 3
Un anno di ciclismo: I 16 momenti da ricordare del 2015 - Nibali, Aru, Contador, Froome, Sagan e tutto il meglio dell'ultima stagione | Cicloweb

Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Un anno di ciclismo: I 16 momenti da ricordare del 2015 - Nibali, Aru, Contador, Froome, Sagan e tutto il meglio dell'ultima stagione

Versione stampabile

Il Tour, il Giro, la Vuelta, il Mondiale e grandi classiche: nel 2015 il ciclismo ha saputo offrire grandi emozioni ai suoi appassionati e tra i momenti migliori dell'anno molti sono legati ai numeri dei corridori italiani. In questa pagina abbiamo cercato di ripercorrere tutto il meglio del 2015, dalla classe Vincenzo Nibali e Fabio Aru, alle dimostrazioni di forza di Chris Froome, Peter Sagan e Alberto Contador: assistere a giornate come queste, in strada o alla televisione, fa improvvisamente dimentare tutte le gare noiose e banali che avevamo visto in precedenza.

 

16 - Ian Stannard schianta la Etixx

Ian Stannard contro gli uomini della Etixx-Quick Step all'Omloop Het Nieuwsbland @ Bettiniphoto

Far parte dello squadrone per eccellenza nelle prove sul pavé è una buona cambiale per il successo. Se poi, nel gruppetto di testa, ci sono tre corridori di tale team (Etixx-Quick Step) su quattro, la vittoria è pressoché scontata. Ma esiste sempre l'eccezione che conferma la regola: tale è stata la situazione verificatasi alla Omloop Het Nieuwsblad dove il terzetto fiammingo Boonen-Terpstra-Vandenbergh si è fatto infinocchiare dall'intruso, quello Ian Stannard già vincitore nel 2014 (allora in uno sprint a due contro Van Avermaet). Il britannico ha saputo, lo scorso 28 febbraio, fiaccare la resistenza altrui con una serie di scatti facendo fuori nell'ordine prima Vandenbergh e poi Boonen, portandosi allo sprint solo l'olandese e superandolo ai meno 50 metri dal traguardo.

 

15 - Quando i big vanno in fuga assieme

Nibali, Gallopin, Rui Costa e Valverde in fuga tutti assieme al Criterium del Delfinato @ Bettiniphoto

Nelle ultime stagioni il Critérium du Dauphiné si è caratterizzato per essere aperto a stravolgimenti e scenari insperati. Nel 2015 la tappa di Villard-de-Lans è stata la prescelta anche grazie al meteo inclemente e ai sei gpm di giornata: l'azione buona si sviluppa per merito di Tony Martin e Vincenzo Nibali che vengono poi raggiunti da Rui Costa, Tony Gallopin e Alejandro Valverde. Un quintetto di campioni viene però ignorato dalla Sky di Chris Froome e guadagna rapidamente 3'30". Davanti si stacca il tedesco mentre i quattro restanti collaborano fino nel finale, dove Rui Costa beffa (ancora una volta) Nibali e Valverde, conquistando una vittoria di prestigio.

 

14 - Froome irrestibile a La Pierre Saint Martin

L'esulta di Froome in maglia gialla: Tour praticamente ipotecato @ Bettiniphoto

La prima frazione di montagna del Tour de France è disegnata alla perfezione sulle caratteristiche di Chris Froome: il vincitore della Boucle 2013 è imbattibile sulle singole salite poste a fine tappa e lo ricorda a tutti a La Pierre-Saint-Martin. Scortato a meraviglia dai suoi gregari Porte e Thomas (poi rispettivamente secondo e sesto), il neobaronetto ha esibito la classica frullata sbriciolando Nairo Quintana e facendogli perdere oltre 1' in 6 km. Per tacere del resto della compagnia, con Contador a quasi 3' e Nibali naufragato a oltre 4'. Un'azione assoluta, che ha spianato in maniera definitiva la strada per la vittoria finale al leader dell'armata nerazzurra.

 

13 - La Strade Bianche di Zdenek Stybar

Zdenek Stybar trionfa al termine di una Strade Bianche spettacolare @ Bettiniphoto

Ormai vedere una gran corsa alla Strade Bianche non è più una sorpresa, ma una certezza. Come è bello vedere grandi campioni dagli obiettivi stagionali completamente diversi darsi battaglia col coltello tra i denti almeno una volta all'anno. L'edizione 2015 della Strade Bianche si è rivelata una delle più belle nella breve storia della corsa toscana, con 3 signori come Valverde, Sagan e Stybar capaci di partire a 50 km dal traguardo, seguiti al contrattacco da Van Avermaet, Cancellara, Vanmarcke. E lo strappo di via Santa Caterina è già diventato un topos molto difficile da interpretare in chiave tecnica (tanto da schiantare anche un toro come Valverde). Stybar tiene sullo strappo e allunga sul falso piano, beffando (per l'ennesima volta nella sua carriera) Greg Van Avermaet.

 

12 - Sanremo e Roubaix: la doppietta di Degenkolb

Dopo la Sanremo John Degenkolb ha fatto sua anche la Parigi-Roubaix @ Bettiniphoto

In pochi si sarebbero aspettati un'impresa del genere, sebbene John Degenkolb avesse le carte in regola per primeggiare in entrambe le occasioni. Sicuramente il successo più anomalo è stato quello della Roubaix, dovuto a una corsa incerta e poco selettiva nel quale lo stesso tedesco è stato artefice dell'azione decisiva. Un premio agli sforzi e alla sagacia tattica (bravissimo a cogliere esattamente i tempi della volata nella Sanremo, diversamente da Kristoff) del ragazzone di Gera, che a 26 anni può vantare già 2 classiche monumento.

 

11 - Gallopin, assolo sotto la pioggia

Tony Gallopin all'attacco sotto la pioggia alla Parigi-Nizza @ Bettiniphoto

È la sesta tappa della Parigi - Nizza, da Vence al capoluogo della costa azzurra: la classica tappa dei saliscendi, benché l'ultima salita, la Côte de Peille, è parecchio lontana dal traguardo. Tony Gallopin non si scoraggia e a esattamente 30 km dal termine sferra un attacco perentorio, partendo sfacciatamente dalla testa del gruppo. Thomas e Porte con altri uomini provano a inseguirlo, ma cadono sulla discesa bagnata. Gallopin mantiene così 30" di vantaggio e completa un'impresa notevole, indossando la maglia gialla: pazienza se il giorno dopo pagherà nella cronoscalata del Col d'Eze lo sforzo fatto, cedendo il successo a Porte. Il vincitore morale della Parigi-Nizza è lui.

 

10 - Il grande show del Colle delle Finestre

Gli attacchi di Fabio Aru e Mikel Landa sul Colle delle Finestre hanno messo in crisi Alberto Contador @ Bettiniphoto

Il Colle delle Finestre, nelle poche volte che è stato attraversato dal Giro d'Italia, ha regalato una fantastica cornice di pubblico ai telespettatori. Anche i tifosi in questa annata sono stati gratificati da un bel tentativo di colpo alla maglia rosa pianificato dall'Astana, che è quasi riuscita a mandare gambe all'aria Alberto Contador (e forse, puntando tutto su Landa, ci sarebbe riuscita davvero): l'attacco dello spagnolo a 6 km dalla vetta, seguito dall'azione di Hesjedal che ha mandato davvero in crisi la maglia rosa, ha riacceso una lotta che sembrava ormai archiviata. Sul Sestriere la situazione si è poi normalizzata, col basco letteralmente fermato per evitare di superare in classifica il suo compagno Aru: manteniamo in testa il bel momento visto sulla vetta del Colle, con migliaia di "piccoli indiani" a salutare lo scollinamento di Landa.

 

9 - La lunghissima ora di Bradley Wiggins

Bradley Wiggins ha stabilito a Londra il nuovo Record dell'Ora @ Bettiniphoto

Il 2015 è stato anche l'anno in cui il rinnovato Record dell'Ora è entrato in una nuova dimensione: a febbraio l'australiano Rohan Dennis è stato il primo a superare il limite dei 52 chilometri, a maggio Alex Dowsett ha sfiorato i 53 e poi il 7 giugno a Londra è stato il turno di Bradley Wiggins. Per il suo attesissimo tentativo, il fenomenale corridore britannico s'è preparato minuziosamente ed i dubbi non erano tanto sul battere Dowsett, ma fin dove sarebbe riuscito a spingersi con la sua bici: alla fine le condizioni meteorologiche non lo hanno aiutato a sfondare la barriera dei 55 chilometri e Wiggins si è fermato a 54.526, una distanza che comunque sembra destinata a rimanere a lungo il punto di riferimento per tutti i futuri sfidanti. Un applauso anche all'americana Molly Shaffer Van Houweling che lo scorso settembre ha battuto il Record dell'Ora femminile di Leontien Van Moorsel (46.273 contro 46.065) che resisteva dal 2003.

 

8 - E qualcuno lo chiama ancora "velocista"?

Alexander Kristoff e Niki Terpstra sul Pateberg @ Bettiniphoto

Dopo aver vinto tutto il vincibile alla 3 giorni di La Panne, Alexander Kristoff arriva al Giro delle Fiandre come l'uomo da staccare assolutamente. Accade però l'imprevedibile: ossia che la preda diventi il cacciatore. Kristoff si riporta agevolmente su Terpstra quando attacca sul Kruisberg, e poi fa la parte dell'ammiraglio nel mare in tempesta sull'Oude Kwaremont e sul Pateberg, dove ha tirato il collo all'avversario sulla carta più forte, dando l'impressione di poterlo staccare: Terpstra negli ultimi chilometri non ha nemmeno tentato l'allungo, nonostante avesse quasi smesso di tirare, vista la netta superiorità del campione norvegese, il quale impreziosisce il suo carniere già carico di bei successi come la Sanremo 2014.

 

7 - L'impresa di Quintana sotto la neve

Quintana trionfa sul Terminillo sotto una fitta nevicata @ Bettiniphoto

Era preannunciato che il Terminillo a marzo fosse un rischio (evitabile): in realtà a questo Giro ad RCS e soci è andata di extralusso e una tappa a rischio cancellazione sarà ricordata come una dei momenti più belli della storia della corsa dei due mari. Soprattutto per il perentorio attacco di Nairo Quintana, partito a 5 km dall'arrivo rifilando 41" al secondo, Bauke Mollema. Un successo che rinnova il feeling del colombiano con le condizioni estreme (ricordate lo Stelvio?) e regala una bella cartolina di ciclismo d'altri tempi, con rischi nulli per gli atleti.

 

6 - Gand-Wevelgem, la corsa più folle dell'anno

Ventagli a tutto spiano, la Gand-Wevelgem va a Luca Paolini @ Bettiniphoto

Quando l'Atlantico s'incazza e porta la sua pioggia dal nord, accompagnata da un forte vento gelido, è meglio starsene tranquilli a casa propria con un bicchiere di vermouth in mano. Ma la Gand - Wevelgem certo non si può fermare e ne viene fuori una corsa pazza, ancor più della ghiacciata edizione 2013 che vide primeggiare Sagan: il vento taglia a fette il gruppo e butta via letteralmente i corridori dalla carreggiata (chiedere a Geraint Thomas). In queste condizioni, si vince solo di testa e cuore, come indica Luca Paolini al traguardo, dopo aver conseguito il più bel successo della sua carriera.

 

5 - Nibali interrompe il digiuno italiano nei Monumenti

@ Bettiniphoto

Sin dalla sua espulsione alla Vuelta, Nibali si è mentallizzato su di un unico obiettivo: riscattarsi con un successo che gli mancava. E puntando tutto sul Lombardia, ha interrotto il digiuno italiano che durava dall'edizione 2008 della classica delle foglie morte attaccando sul suo terreno preferito, la discesa, dopo lo scollinamento del Civiglio; azzeccando i tempi e senza pagare lo sforzo come avvenuto nel 2011.

 

4 - L'attacco Astana e la fuga di Plaza, tutto in un solo giorno

Verso Cercedilla l'Astana ribalta la Vuelta, Plaza vince in fuga solitaria @ Bettiniphoto

È sempre faticoso alla Vuelta trovare tappe dalle grandi emozioni (più che altro dilazionate nei chilometri), c'è voluta una roja attaccabile ed un'ultima tappa di montagna ricca di salite. La San Lorenzo de El Escorial-Cercedilla è stata il teatro di una delle più belle prove di squadra stagionali, con l'Astana che ha fatto tutto il necessario per mettere Aru nelle condizioni di attaccare Dumoulin sul Puerto de la Morcuera, isolarlo e farlo saltare. A corredo di ciò, un'azione solitaria che difficilmente riusciremo a dimenticare: quella di Rúben Plaza, partito a 114 km dal termine ed arrivato in solitaria contro ogni pronostico.

 

3 - Fora, rimonta e attacco: che Contador sul Mortirolo!

Alberto Contador all'attacco su Mortirolo dopo una rimonta epica @ Bettiniphoto

Un campione lo si vede non tanto dalle vittorie quanto dai comportamenti nei momenti avversi: Alberto Contador rientra a pieno titolo in questa categoria e la prestazione nella sedicesima tappa del Giro, da Pinzolo ad Aprica, è l'ennesima perla di una carriera da applausi. Il madrileno fora nella discesa seguente al primo passaggio sul traguardo e si trova solo, dopo che Ivan Basso gli ha passato la sua ruota, all'inseguimento del gruppo tirato a tutta da Astana e Katusha. Anche perché da lì a poco inizia il Mortirolo, spauracchio per tutti, un po' meno per lo spagnolo. Contador approccia l'ascesa con quasi 1' di ritardo ed è qui che inizia la classica danza sui pedali, che lo porta dopo soli 4 km a riprendere la testa del gruppo. Nella giornata più dura per Fabio Aru, il capitano della Tinkoff capisce la cattiva condizione del sardo e lo attacca, costringendolo poi ad una lunga sofferenza solitaria fino all'arrivo. La tappa viene vinta da Mikel Landa ma la sinfonia del madrileno mette una pietra tombale sulle altrui ambizioni di maglia rosa.

 

2 - Il capolavoro iridato di Peter Sagan

Peter Sagan taglia vittoria il traguardo di Richmond @ Bettiniphoto

Correre quasi senza gregari è una costante per Peter Sagan: è successo spesso in maglia Liquigas, capita di frequente in maglia Tinkoff e si ripete in ogni occasione in cui lo slovacco corre per la propria nazione. A Richmond la situazione è classica per il campione di Zilina, con la presenza solo formale del fratellone Juraj e di Michael Kolar che possono essere utili sì e no nella fase di calma della prova. Quando iniziano a muoversi i grossi calibri lui è guardingo, ma non mette il muso fuori dal gruppo; lo fa, eccome se lo fa, nell'ultima salita di Libby Hill dove si accoda all'ex connazionale Stybar per poi sgasare sulla rampa di 23rd Street, salutando il malcapitato Van Avermaet e involandosi in solitaria sin sulla linea del traguardo, conquistando quella tanto attesa e desiderata vittoria nella gara più importante dell'anno, tacendo i tanti critici che lo hanno indicato come perdente di successo nella giovane ma già lunga carriera del venticinquenne fenomeno.

 

1 - La perla di Vincenzo Nibali a La Toussuire: Tour riscattato

Vincenzo Nibali trionfa a La Toussuire e riscatta il suo Tour @ Bettiniphoto

Dopo aver vinto la speciale graduatoria trash, Vincenzo Nibali si merita anche la vetta di questa classifica con l'impresa firmata a La Toussuire. Dopo un Tour fino ad allora disastroso in cui stazionava in settima piazza, il messinese mette in scena una sinfonia che ricorderà per tutta la vita: quando scatta sulla Croix de Fer (in concomitanza con un problema meccanico del leader Chris Froome) non viene inseguito dai rivali Contador, Quintana e Valverde e l'azzurro inizia a recuperare su Pierre Rolland, che si trova in testa alla corsa, grazie anche ad una discesa condotta magistralmente. Raggiunto il transalpino dell'Europcar in cima al Col du Mollard, il campione italiano resta da solo ai meno 16 km dal traguardo mantenendo un margine di tranquillità sul gruppo; con il passare dei km il suo azzardo diventa sempre meno rischioso e paga forti dividendi, portando al capitano dell'Astana un successo prezioso in chiave classifica (risale fino al quarto posto) e soprattutto a livello morale, levandosi di torno i tanti momenti difficili vissuti nei giorni precedenti e dando slancio per la seconda metà di stagione che lo ha visto grande protagonista.

Sebastiano Cipriani
Nicola Stufano
Alberto Vigonesi

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano