Squadre 2016: In Astana comincia l'era di Fabio Aru - Il sardo contende a Nibali il ruolo di capitano. Attenti a López e Rosa
Versione stampabileASTANA PRO TEAM | |
IL ROSTER |
IL CAPITANO Anche se Vincenzo Nibali sarà per un altro anno accasato in Astana, il ruolo di uomo-faro spetta ormai a Fabio Aru, investito per direttissima da sir Vinokourov. Il debutto assoluto al Tour de France segnerà uno spartiacque per la carriera di Fabio, e sarà la prova definitiva della sua maturità agonistica: se sarà in lotta per il successo, entrerà definitivamente nel novero degli uomini da GT da tenere come riferimento per i prossimi anni. Nell'ultima annata tra Giro e Vuelta ha dimostrato che non gli mancano gambe e soprattutto cuore per imporsi e non mollare mai: quella voglia di riscatto che ha segnato la seconda parte del suo Giro lo ha trasformato in un corridore temibile, probabilmente quello con la testa più forte in circolazione. E per il 2016 ci sarà anche l'ambizione di far bene nelle classiche, grazie a una rosa di gregari tra le migliori in circolazione, e all'Olimpiade, dove l'Italia potrà contare su una squadra molto competitiva: staremo a vedere. |
LO STAFF |
DA SEGUIRE Il finale di stagione di Diego Rosa lascia intendere che l'ex-biker piemontese abbia molte cartucce da sparare anche per conto suo. Miguel Ángel López, dopo aver ottimamente superato il primo anno da protagonista, si misurerà alla Vuelta con un GT. Andrea Guardini ha bisogno di ritagliarsi spazio tra Giro, Tour e Vuelta vincendo già da inizio stagione. Jakob Fuglsang resta dopo essere stato a un passo dalla migrazione, ma ridimensionato negli obiettivi. Si attende un salto di qualità da Alexey Lutsenko.
|
Il mercato | |
INGAGGI |
VOTO Dopo la campagna acquisti massiva dell'anno scorso, era impensabile ed illogico ripetersi in un ulteriore rimescolamento della rosa. Il nucleo del team sarà sostanzialmente lo stesso, con gli arrivi di Capecchi e Smukulis a coprire i ruoli di gregariato lasciati scoperti da Bozic, Dyachenko e Taaramäe (e 2 posti ancora a disposizione, probabilmente per neoprofessionisti kazaki). Ma perdere Landa in favore dei principali rivali risulta un autogol sotto qualsiasi prospettiva, specie sottolineando che l'abbandono non si concretizza per motivi economici ma per mancanza di spazio all'interno del team. 5 |
CESSIONI |