Cross Città di Schio 2015: Vince Bertolini, ma il protagonista è Franzoi - Ritorna in scena a Schio il crossista più forte degli ultimi anni. Ponta a podio
Gioele Bertolini è l'uomo del momento nel ciclocross italiano, e la mancanza di rivali spesso risulta lesiva allo spettacolo nelle corse italiane. C'è voluto il ritorno in campo di Enrico Franzoi per dare pepe al Cross di Schio, diventata prova internazionale (sebbene, almeno per quest'anno, gli stranieri si siano tenuti alla larga), e prova d'apertura del Trofeo Selle SMP Silver Cross, ovvero il challenge nato in contrapposizione al Giro d'Italia per contenere alcune tra le gare più significative sul territorio italiano.
Franzoi, dall'inferno al ritorno
Apriamo una parentesi per Enrico Franzoi, reduce da un inverno a dir poco disastroso, tra 2014 e 2015. Il veneziano, ma ormai da anni residente ad Isola Vicentina, inanellò una serie di gare incolore, prima di essere fermato dal TNA per 3 mesi (in maniera piuttosto tardiva, tra l'altro) per le frequentazioni col dottor Ferrari. Una macchia che sembrava avesse spinto Franzoi al ritiro: in realtà, sebbene non sia più ciclista a tempo pieno (fa il meccanico in un negozio della Wilier), non ha abbandonato del tutto questo sport, e oggi a Schio ha esordito con successo in quest'annata, sponsorizzato proprio dalla Wilier, e mettendo alle corde Bertolini su un percorso comunque favorevole alla vena da biker del gioiello di Talamona.
Anche Ponta protagonista
Un percorso di 2,8 km, quello di Schio, caratterizzato da un notevole dislivello per via dei numerosi saliscendi del quale si compone. Un tracciato nel quale c'è tutta l'essenza del cross, persino un tratto di sabbia poco dopo la partenza. Tratto nel quale Franzoi comincia ad attaccare al primo giro, portano via con sè Marco Ponta e Nadir Colledani, capaci di fare il buco sugli inseguitori. Cristian Cominelli, il vincitore del giro a Portoferraio, e Gioele Bertolini riescono a chiudere alla fine del secondo degli otto giri previsti. Franzoi però non demorde, e continua a tirare nei primi giri, cercando di tener lontano Bertolini rallentato da una sosta ai box. Con lui e Cominelli, anche Lorenzo Samparisi cerca di restare agganciato alla testa, mentre Colledani rimbalza, rallentato da un problema meccanico.
Bertolini apre il gas nel finale
A metà gara avviene l'aggancio e si forma un quintetto, ma non è destinato a rimanere integro a lungo. Al sesto giro Bertolini apre il gas nel tratto più vallonato (una ripetizione di salita/discesa per tre volte in rapida successione) ed il solo Franzoi, seppure a fatica, riesce a rimanere agganciato. Cominelli molla, mentre Samparisi e Ponta ingaggiano la lotta per il podio. Nel penultimo giro, nello stesso tratto, Bertolini ripete lo stesso forcing, tenendo Franzoi a distanza di sicurezza; tra Ponta e Samparisi è invece un duello a colpi di scena, con Ponta che prima perde terreno scivolando e sembra spianare la strada a Lorenzo, il quale però cede a sua volta di botto nell'ultimo giro. All'arrivo Bertolini primeggia con 2" di vantaggio su Franzoi, Ponta giunge a 23", Samparisi a 30" e Cominelli a 50". Thomas Paccagnella, leader del Challenge Triveneto, è sesto a 1'16", seguito dai forestali Daniele Braidot (a 1'37") e Mirko Tabacchi (a 1'56"). Infine Tommaso Caneva vince la volata per il nono posto sullo sfortunato Colledani a 2'02".
Arzuffi da pronostico, Folcarelli miglior juniores
Gara donne come da pronostico ad Alice Maria Arzuffi, anch'ella come Bertolini spesso e volentieri senza rivali sul territorio nazionale (ricordiamo la Lechner questo mese è a riposo). La mette in difficoltà solo l'ottima gara di Alessia Bulleri, che chiude a 8". Al terzo posto un'ottima e promettente Sara Casasola, classe 1999 ma già in grado di competere ad alto livello, staccata di 1'01". Interessantissima la gara degli juniores, con gli atleti del giro della nazionale (era assente solo Dorigoni, ancora infortunato) che hanno rapidamente staccato gli altri e si son dati battaglia sotto gli occhi del CT Scotti: vince il talento laziale Antonio Folcarelli, staccando di 3" Michele Bassani e di 8" il primo anno Edoardo Xillio.