Ciclocross 2015-2016: Nel segno di Van Aert, nell'attesa di Van der Poel - Guida alla stagione del cross, già cominciata da qualche settimana. Per l'Italia brilla la stella di Eva Lechner
Gli amanti del ciclocross scalpitano già da diverse settimane, da quando la stagione si è messa in moto con le prime gare già in settembre. Una partenza anticipata, per il cross di alto livello, dato che la Coppa del Mondo ha vissuto una sorta di prologo un mese fa, con la prima prova disputata oltreoceano, a Las Vegas. Una bella novità per la challenge dell'UCI, che nella ricerca di nuovi scenari da offrire ad atleti e appassionati ha valicato i confini degli Stati Uniti, laddove esiste un movimento locale molto attivo e con gran dovizia di gare e protagonisti.
A vincere la prova di Las Vegas è stato lo stesso corridore che ha poi infilato successi ovunque, conquistando anche la prima tappa del Superprestige, a Gieten, e la prima del Bpost Bank Trofee, a Ronse la scorsa settimana: Wout Van Aert, le stimmate del dominatore manifestate sin dalle primissime apparizioni nel cross maggiore, e la possibilità di spadroneggiare quest'anno (o perlomeno in questa prima parte della stagione) anche per la concomitante assenza del suo alter ego, Mathieu Van der Poel: il Campione del Mondo è alle prese con problemi fisici che lo tengono fermo ai box, e allora via libera per Van Aert, e la sfida tra i due giovanissimi (21 anni da poco compiuti per WVA, mentre MVDP li compirà in gennaio) è rinviata ai prossimi mesi (sperando che l'olandese iridato riesca a rientrare in buone condizioni entro la fine della stagione).
È un ciclocross che ha in atto una vera e propria mutazione generazionale, i mostri sacri che ci hanno fatto compagnia nell'ultimo decennio vedono il capolinea della carriera (è il caso di Sven Nys, che a 39 anni ha ormai alle spalle le annate migliori), o si sono già ritirati (Niels Albert da tempo, ultimamente anche il simpatico Bart Wellens) o sono passati in pianta quasi stabile al ciclismo su strada (Zdenek Stybar); quelli dell'"era di mezzo" (Kevin Pauwels, Klaas Vantornout, Tom Meeusen, tanto per fare tre nomi), pur se molto forti, non hanno però raccolto l'eredità di cotanti predecessori. E toccherà allora a Van Aert e Van der Poel e ai loro coetanei battagliare per i massimi allori: fanno parte di questa ondata di rinnovamento gli olandesi Lars Van der Haar e Corné Van Kessel (classe '91), i belgi Laurens Sweeck e Michael Vanthourenhout (1993), Gianni Vermeersch, Jens Adams e Tim Merlier (1992), e sono degli anni '90 anche lo svizzero Michael Wildhaber e il ceco Vojtech Nipl.
Le manifestazioni più importanti
Della Coppa del Mondo abbiamo già scritto che è partita un mese fa in America; le prossime tappe saranno a Valkenburg domani 18 ottobre, a Koksijde il 22 novembre, a Namûr e a Zolder il 20 e il 26 dicembre, Lignières-en-Berry e Hoogerheide il 17 e il 24 gennaio. I punteggi assegnati in ogni gara prevedono 80 punti per il vincitore, 70 per il secondo, 65 per il terzo e poi a seguire 60-55-50-48-46-44-42-40-39-38 e così via con scansione di un punto per tutti gli altri piazzati. Il campione uscente è Kevin Pauwels (tra le donne lo scorso anno si è imposta la belga Sanne Cant).
Il Superprestige, dopo la tappa di Gieten il 4 ottobre scorso, proseguirà a Zonhoven (il 25 ottobre), Ruddervoorde e Gavere (8 e 15 novembre), Diegem (27 dicembre), Hoogstraten e Middelkerke in chiusura di stagione (7 e 13 febbraio). Qui i punti vengono assegnati solo ai primi 15 classificati, dai 15 del primo all'un punto del 15esimo. Lo scorso anno il Superprestige fu vinto da Mathieu Van der Poel.
Il Bpost Bank Trofee (un tempo noto come Gazette van Antwerpen Trofee - GVA) è partito da Ronse domenica scorsa 11 ottobre e proseguirà a Oudenaarde (col Koppenbergcross il 1° novembre), Hamme (29 novembre), Essen, Anversa e Loenhout (5, 19 e 29 dicembre), con gran finale a Baal (a casa di Sven Nys) il 1° gennaio. A differenza delle altre challenge, il Bpost Bank Trofee stila la propria classifica in base ai tempi di gara, riportando fedelmente i distacchi maturati prova dopo prova tra i vari partecipanti. L'edizione 2014-2015 venne vinta da Wout Van Aert.
Quanto alle prove iridate, si svolgeranno a Zolder il 30 e 31 gennaio, con Mathieu Van der Poel e la splendida Pauline Férrand-Prevot impegnati a difendere il titolo conquistato quest'anno a Tabor in Repubblica Ceca.
Quel che succede in Italia
La situazione italiana è in leggero movimento. Non siamo ai fasti degli anni d'oro (e non ci mettiamo neanche a elencare i grandi campioni del passato), ma abbiamo per la prima volta nella storia una fuoristradista in grado di competere con le migliori al mondo. Si tratta di Eva Lechner, vicecampionessa mondiale e possibile pretendente alla vittoria in Coppa del Mondo, se solo disputasse per intero la stagione: cosa che invece non avviene perché l'altoatesina - chiamata a calibrare la preparazione per farla coincidere con gli impegni non solo del cross ma anche della Mountain Bike - si prenderà una pausa nelle prossime settimane.
Destino che la accomuna a Marco Aurelio Fontana, che è il capofila tra gli azzurri ma che sconta una certa incostanza di rendimento figlia proprio della doppia attività offroad. Una convivenza, quella tra cross e MTB, che negli anni olimpici (e questo lo sarà) diventa ancora più complessa da gestire, dato che vanno considerate le legittime aspirazioni di ben figurare ai Giochi per chi eccelle anche con le ruote grasse.
Comunque ci sono diversi giovani che scalpitano, a partire da Gioele Bertolini, proseguendo con Nadir Colledani, i fratelli Samparisi (Nicolas e Lorenzo) e, tra le ragazze, Alice Arzuffi, Chiara Teocchi, Rebecca Gariboldi e Alessia Bulleri (la quale, appena 22enne, è la più anziana di questo quartetto). Si spera che l'esperto Enrico Franzoi risalga la china dopo le avversità delle ultime stagioni, e che Elia Silvestri (teoricamente un ottimo crossista) trovi quella costanza che gli è fin qui mancata.
Le gare sul territorio italiano sono raggruppate principalmente in due challenge (tra le quali non manca una certa rivalità): il Giro d'Italia Ciclocross e il Trofeo Selle SMP. Il Giro consta di 5 tappe (Fiuggi il 25 ottobre, Portoferraio il 1° novembre, Asolo il 6 dicembre, Montalto di Castro il 13 dicembre e Roma il 6 gennaio), e si nota anche dalla geografia delle varie prove (tre su cinque si disputeranno nel Lazio) la sua romanocentricità: non casuale, visto che l'organizzatore è il ct Fausto Scotti con il gruppo sportivo intitolato al padre Romano. La novità principale per la manifestazione rosa (vinta lo scorso anno da Gioele Bertolini e Alice Arzuffi) riguarderà il fatto che per la prima volta tutte le prove verranno trasmesse su Bike Channel, il che è un salto notevole rispetto al rapporto con la Rai che fin qui non ha dato grande visibilità al cross.
Il Trofeo Selle SMP, dopo il buon riscontro della prima edizione, si svilupperà attraverso 5 tappe: le prove internazionali di Schio (15 novembre), Brugherio (29 novembre) e Faè di Oderzo (il Ciclocross del Ponte in programma l'8 dicembre); e le gare nazionali di Lucinico (20 dicembre) e Vittorio Veneto (17 gennaio).
Da citare senz'altro poi il Gran Premio Mamma e Papà Guerciotti, importante prova internazionale che dovrebbe svolgersi il 16 gennaio, mentre i Campionati Italiani si svolgeranno a Monte Prat il 10 gennaio.
