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Ciclomercato 2015: Landa in the Sky with diamonds - Mikel e la top ten dei migliori colpi di mercato, da Kwiatkowski alla Lampre tra Bonifazio e Meintjes

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Mikel Landa © Bettiniphoto

La stagione del ciclomercato in vista del prossimo anno s'era aperta ufficialmente il 1° agosto e dopo due mesi e mezzo ormai praticamente tutti i corridori migliori hanno definito il loro futuro. Dopo tanti annunci e trattative è giunto quindi il momento per fare un'analisi di quelli che sono stati i colpi più importanti: il Team Sky è stata ancora una volta la squadra regina di questa sessione riuscendo a rinforzarsi sensibilmente in tutti i settori.

1. Mikel Landa (Astana->Sky)
La stagione della svolta per il basco classe 1989: con la maglia dell'Astana, Landa stupisce per forza e regolarità sulle strade del Giro d'Italia dove vince due tappe e chiude terzo in classifica generale. Proprio la corsa rosa, però, deteriora il rapporto con la squadra che a più riprese lo obbliga a sacrificare le ambizioni personali in favore di Fabio Aru: con il contratto in scadenza a fine stagione si sono fatte avanti immediatamente diverse squadre e Mikel è stato prima accostato alla Movistar, poi è arrivata la Sky con una maxi offerta che ha spostato gli equilibri. Landa si vestirà così di neroazzurro nel 2016 e molto probabilmente tornerà al Giro con il ruolo di capitano unico: se la squadra britannica lo farà migliorare ancora, il podio sarà l'obiettivo minimo per lui.

2. Mark Cavendish (Etixx->Dimension Data)
Nuovi sponsor, nuove ambizioni, nuovi obiettivi e nuovi corridori per la MTN Qhubeka che dal 2016 diventerà Team Dimension Data e che è ancora in tempo per entrare nel subito nel World Tour. Il simbolo di questo nuovo progetto sarà proprio il 30enne velocista dell'Isola di Man che non sarà solo il leader sulla strada, una vedo e proprio testimonial del team africano e di tutte le iniziative ad esso collegate. Cavendish ha firmato un contratto fino al 2018 ed è riuscito a portare con sé due uomini di fiducia come Bernhard Eisel e Mark Renshaw: nonostante gli anni migliori siano probabilmente già alle spalle, il 2015 di Cavendish s'è concluso con 14 vittorie tra cui una tappa al Tour de France e nel 2016 ci sarà quel Campionato del Mondo a Doha che attira un corridore che ha vinto otto tappe (e una volta anche la generale) al Tour of Qatar.

3. Richie Porte (Sky->BMC)
Per un Landa che arriva, in casa Sky c'è un Porte che se ne va: il 30enne australiano ha deciso infatti di cambiare maglia dopo quattro stagione e passerà alla BMC. Nonostante un possibile dualismo con Tejay Van Garderen, Porte ha già fatto sapere di non aver lasciato la Sky per fare il capitano al Giro d'Italia, ma di voler puntare al 100% sul Tour de France: il ragazzo è sicuramente molto ambizioso ma finora le gare a tappe di tre settimane lo hanno sempre respinto malamente, vedremo se un ambiente nuovo ed una maggiore libertà potranno aiutarlo ad ottenere un grande risultato. Comunque vada a finire, quello della BMC resta un gran colpo perché non bisogna dimenticarsi che Porte è attualmente uno dei migliori interpreti delle brevi corse a tappe.

4. Michal Kwiatkowski (Etixx->Sky)
L'immenso potenziale del Team Sky nel 2016 sarà arricchito anche dalle qualità dell'ex campione del mondo Michal Kwiatkowski, uno dei corridori più completi in circolazione che negli ultimi due anni ha fatto un grande salto di qualità. Con Geraint Thomas che ha già annunciato di volersi concentrare sulle gare a tappe, il 25enne polacco potrebbe andare a colmare quel vuoto che c'è nella formazione di Dave Brailsford nel reparto gare di un giorno: oltre al Mondiale, Kwiatkowski ha nel suo palmarès un'Amstel Gold Race, una Strade Bianche e podi alla Freccia Vallone e alla Liegi-Bastogne-Liegi, con lui la Sky potrebbe diventare davvero la squadra più forte a tutto tondo. Basta solo che non finisca anche lui nel vortice del Tour de France a fare il supergregario in montagna per Chris Froome.

5. Marcel Kittel (Giant->Etixx)
Nel ciclismo sono molto rari i casi di un corridore che lascia la squadra in anticipo rispetto alla scadenza naturale del contratto e bisogna notare che a differenza del calcio qui i pagamenti tra team sono vietati da regolamento. Dopo una prima parte di stagione molto travagliata a causa di un virus, i primi segni di rottura tra Kittel e la Giant-Alpecin sono arrivati con la mancata selezione per il Tour de France: dal quel momento Kittel ha vinto solo una misera tappa al Giro di Polonia (l'unico centro di tutto il 2015) e ha collezionato tante brutte figure fino al definitivo divorzio dalla squadra. La Etixx-Quick Step ha fiutato l'affare e s'è subito fiondata sul corridore: tra lui ed il giovane colombiano Fernando Gaviria, l'addio di Cavendish sarà un po' meno pesante.

6. Rigoberto Urán (Etixx->Cannondale)
La squadra di Jonathan Vaughters non avrà uno dei budget più alti del World Tour ma quest'anno s'è resa protagonista di una bella campagna acquisti di cui, ovviamente, Rigoberto Urán è la ciliegina sulla torta. Il 28enne colombiano è reduce da un 2015 non esaltante in quelle che dovrebbero essere le sue corse, quelle di tre settimane: 14° al Giro, 42° al Tour e nessuna vittoria di tappa, non certo il bottino che ci si poteva aspettare da uno come lui. Dopo due stagioni alla corte di Patrick Lefévère arriva quindi questo cambio di maglia che sarà importantissimo per capire se Urán ha davvero i mezzi per conquistare un grande successo o se la sua dimensione è quella del corridore di qualità ma "solo" pluripiazzato.

7. Louis Meintjes (MTN->Lampre)
È della Lampre-Merida il colpo di mercato più sorprendente dell'anno: inizialmente Meintjes ha rifiutato l'Astana palesando l'intenzione di rinnovare con la propria squadra, poi invece sono arrivati Giuseppe Saronni e Brent Copeland e nei primi giorni di settembre è arrivato l'annuncio dell'accordo biennale. Il 23enne sudafricano è uno dei prospetti più interessanti per le grandi corse a tappe e quest'anno dopo aver vinto la Settimana Coppi e Bartali ha concluso al 10° posto la Vuelta a España, all'11° la Liegi e ha fatto vedere ottime cose in salita soprattutto al Criterium del Delfinato. Deve e può crescere ancora molto, la Lampre ha fatto un affarone.

8. Niccolò Bonifazio (Lampre->Trek)
Restando in team di giovani, però, la Lampre deve registrare anche l'addio del talentuoso 21enne Niccolò Bonifazio, in viaggio verso la Trek Factory Racing. Nei primi due anni da professionista il giovane corridore ligure è già stato capace di vincere sette corse, ma il risultato che ha impressionato maggiormente è stato probabilmente il 5° posto di quest'anno alla sua prima Milano-Sanremo: Bonifazio è veloce, è resistente e supera bene un certo tipo di salite, caratteristiche che possono spingere ad un paragone con i vari Degenkolb, Kristoff e Matthews. Per la Trek di Luca Guercilena questo è un ingaggio molto importante in ottica futura che illumina un ciclomercato in cui Hesjedal e Theuns sono stati gli altri colpi più interessanti.

9. Daniel Martin (Cannondale->Etixx)
Con Kwiatkowski e Urán in uscita, alla Etixx-Quick Step si era liberata una posizione importante sia per classiche che per le corse a tappe: tradizionalmente più votato a pavé e volate, il team belga ha offerto questo doppio ruolo a Daniel Martin che ha prontamente accettato. Martin ha trascorso tutti i suoi primi otto anni da professionista nella squadra di Jonathan Vaughters e qui è riuscito a vincere due classiche monumento, il Lombardia 2014 e la Liegi 2013. A 29 anni il cambio di maglia difficilmente può portare ad un enorme salto di qualità, ma nuovi stimoli e nuovi programmi di allenamento possono aiutare Martin a migliorare quel poco che gli basta per essere più continuo nei risultati, anche nelle grandi corse a tappe.

10. Pierre Rolland (Europcar->Cannondale)
Sette sono invece le stagioni trascorse da Pierre Rolland sotto la direzione di Jean-René Bernaudeau (BBox Bouygues Telecom prima ed Europcar poi) e anche per lui il 2016 sarà l'anno del cambiamento: ad aspettarlo c'è la Cannondale e la possibilità di pianificare al meglio la stagione senza dover dipendere dalle Wild Card. Di scalatori come questo francese classe 1986 ce ne sono pochi in giro, in passato è arrivato nei primi 10 sia al Giro d'Italia che al Tour de France ed è sempre stato protagonista nei tappone di montagna: tante squadre World Tour si erano interessate a lui e chissà che una struttura organizzata come quella della Cannondale non riesca a tirargli fuori una parte di potenziale ancora rimasta inespressa.

Sebastiano Cipriani

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