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Dilettanti 2015: Con questo Velasco è impossibile il fiasco - Simone conquista la Ruota d'Oro battendo Lizde e Raileanu. Belle vittorie anche per Minali e Moggio

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Simone Velasco esulta, Seid Lizde sbuffa a Terranuova Bracciolini © Ufficio stampa Ruota d'Oro

Archiviato in fretta il fine settimana di gare, per i dilettanti ieri era già tempo di risalire in sella per i tre appuntamenti in programma nella giornata di martedì 29 settembre. Particolarmente attesa era la Ruota d'Oro, uno delle ultime gare internazionali di questa stagione che prometteva sicuramente spettacolo con il suo percorso ondulato che si snodava nell'aretino attorno a Terranuova Bracciolini, sede di partenza ed arrivo.

Alla fine gli appassionati non possono dirsi delusi, poiché la vittoria di Simone Velasco più che confermare il trend ultrapositivo intrapreso dalla Zalf Euromobil Désirée Fior nella corsa toscana (si è trattato del terzo successo consecutivo dopo quelli di Andrea Toniatti nel 2013 e di Giacomo Berlato lo scorso anno), conferma le grandi doti del ventenne originario dell'Isola d'Elba, alle ultime pedalate tra gli Under 23 dal momento che nella prossima stagione sarà professionista nelle file della Bardiani-Csf (i Reverberi possono essere assolutamente soddisfatti della campagna acquisti, visto anche il bel successo di Giulio Ciccone nella Milano-Rapallo di domenica scorsa).

 

Subito una ventina in fuga, poi Velasco e la Zalf vanno a prendersi la Ruota d'Oro
Sono 163 gli atleti al via per quest'importante appuntamento infrasettimanale, chiamati a percorrere 167 chilometri ricchi d'insidie. Prevedibilmente le squadre più attese si sono subito mostrate ben vigili, tanto che un'azione che ha portato al comando circa venti atleti ha visto sia la Zalf (con Velasco, Zilio, Andreoletti e Bagioli) che la Colpack (dentro Orsini e Troia, con quest'ultimo reduce dal mondiale di Richmond) ben rappresentate, cosicché il vantaggio ha superato i 3 minuti nei confronti del gruppo dopo che si è superato l'ottantesimo chilometro, costringendo soprattutto la Mastromarco ad attuare il forcing per ridurre lo svantaggio.

Si è così andati avanti fino all'ultima tornata, tra rientri in testa e frazionamenti dettati dalle difficoltà del tracciato, finché a circa 5 chilometri dalla conclusione si è verificata l'azione decisiva: sulla salita che conduceva a Cicogna è partito Simone Velasco, portandosi dietro il compagno Nicola Bagioli, Seid Lizde del Team Colpack e il campione nazionale moldavo Cristian Raileanu della Bibanese, a costituire un quartetto vario ed in grado di condurre il tentativo fino in fondo. Si è potuta constatare immediatamente però la superiorità numerica della Zalf, che infatti ha potuto menare le danze a proprio piacimento: Velasco, infatti, ha operato un'ulteriore stoccata nel tentativo di togliersi di ruota i pericolosi contendenti, ben coperto da Bagioli, costringendo così sia Lizde che Raileanu alla chiusura; poi, quando il quartetto si è ricompattato, ha potuto contare nuovamente sul prezioso aiuto di un ottimo Bagioli che gli ha tirato la volata e spalancato le porte del successo. Terza vittoria stagionale quindi per Velasco, che in questo modo ha riscattato alla grande la cocente delusione subita nel mese di agosto a Capodarco, quando a poche centinaia di metri dal successo venne raggiunto e superato in extremis da Riccardo Donato.

 

Per Lizde l'ennesimo podio, Raileanu una bella conferma
A masticare amaro in questa circostanza è stato indubbiamente Seid Lizde, che di Velasco è coetaneo (anch'egli classe 1995) e che fino allo scorso condivideva con lui anche le stesse sorti, visto che aveva debuttato anch'egli tra i dilettanti nelle file della Zalf. Nonostante il passaggio alla corazzata rivale del Team Colpack, il friulano nato a Catania e di origine bosniaca ha confermato le sue ottime doti di passista e la sua vena di attaccante di razza, tuttavia ciò non gli è ancora bastato per lasciare il segno in questo 2015: con quello di ieri salgono infatti a quattro i secondi posti centrati a cui si aggiungono anche due terzi posti e numerosi altri piazzamenti.

Ancora una buona prestazione anche per Cristian Raileanu, moldavo classe 1993 giunto terzo e che in queste stagioni è rimasto sempre fedele ai colori della Bibanese, squadra piccola ma capace di tirar fuori qualche corridore davvero interessante nelle scorse annate (un nome su tutti quello di Alessandro De Marchi). Oltre a possedere un buon spunto veloce col tempo ha acquistato sempre maggiore resistenza, risultando più competitivo anche su tracciati ben più mossi che lo rendono un interessante outsider in determinati appuntamenti.

Detto di Bagioli che, dopo essersi speso alla grande in favore di Velasco, ha concluso in quarta posizione, tutti gli altri hanno concluso più distanziati: nel finale ha avuto buon gioco anche una coppia di atleti, costituita da Matteo Alban del GFFD Altopack e Riccardo Donato della Selle Italia, che hanno chiuso con un ritardo di 13" mentre a 20" un Vincenzo Albanese in ottima condizione ha conquistato la volata per la settima posizione, precedendo Adriano Sacchetti, Marco Landi ed Enrico Anselmi che hanno così completato le prime dieci posizioni di questa edizione.

 

Il Circuito Alzanese esalta Minali, Pacioni bruciato al fotofinish
Il martedì di gare, come detto in apertura, prevedeva anche altri due appuntamenti: ad Alzano Scrivia erano particolarmente attese le ruote veloci, accorse a disputarsi il Circuito Alzanese e alla fine la gara si è conclusa con una prevedibile volata di gruppo, in cui Riccardo Minali del Team Colpack ha ottenuto la sua sesta affermazione stagionale. Ottimo bottino per lui, soprattutto in previsione del 2016 dove potrebbe essere proprio il veronese l'uomo di punta della nazionale azzurra che andrà all'assalto del titolo mondiale a Doha, in Qatar.

La corsa ha vissuto su varie schermaglie, prontamente rintuzzate da Colpack e Viris Maserati, ovvero le formazioni dei velocisti più attesi, che hanno condotto il plotone verso la conclusione a ranghi compatti: qui la lotta si è fatta serrata e Minali, ottimamente lanciato sia da Simone Consonni (nono posto per l'argento di Richmond) che da Francesco Lamon (che ha avuto la forza per chiudere in quarta posizione), è riuscito a spuntarla solamente per pochi centimetri nei confronti di Luca Pacioni, ben coadiuvato da Perego (sesto) e Bonifazio (ottavo). Per l'emiliano la consolazione di aver messo praticamente l'ipoteca sulla Challenge della Bassa Valle Scrivia mentre a completare il podio si è rivisto il rumeno Andrei Voicu, da questa stagione tesserato nelle file del team sammarinese GFFD Altopack.

 

A Bozzolo è il giorno di Leonardo Moggio: fuga e vittoria nella volata a cinque
In provincia di Mantova era invece in programma la Coppa Città di Bozzolo che pure avrebbe potuto avere un epilogo allo sprint. Nelle corse dilettantistiche però di scontato non c'è quasi mai nulla e così una fuga di cinque atleti ha finito per avere buon gioco e giungere fino alla fine, con un emozionante epilogo in volata. Ad avere la meglio è stato Leonardo Moggio, atleta trentino della Cipollini Alé Rime che ha così ottenuto la sua seconda affermazione in stagione, dopo aver prevalso a Montelupo Fiorentino nel maggio scorso.

Anche per lui, protagonista di buone prestazioni in queste ultime settimane, una vittoria sul filo del rasoio, precedendo di pochissimo Gianluca Vecchio della Zalf. Terzo posto per Andrea Cordioli per una General Store che ha potuto recriminare, vista anche la presenza di Michele Toffaletti nel tentativo (quinto posto per lui), con Simone Viero del Cycling Team Friuli che col quarto posto ha completato il quadro dei fuggitivi. 20" è stato invece il ritardo del gruppo con Nicola Toffali della Zalf nuovamente davanti a tutti, anche se questa volta solamente per un sesto posto.

L'attività ora prosegue proiettandosi al prossimo fine settimana dove il Piccolo Giro di Lombardia di sabato 3 ottobre promette ancora tantissime emozioni.

Vivian Ghianni

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