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Mondiali 2015: BMC, siete voi gli idoli delle cronosquadre - Anche Daniel Oss e Manuel Quinziato nello splendido ensemble che ormai domina la specialità

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Daniel Oss, Manuel Quinziato, Rohan Dennis, Silvan Dillier, Taylor Phinney e Stefan Kueng: è la BMC iridata della cronosquadre © Bettiniphoto

La BMC nelle cronosquadre sta diventando una bomba a orologeria di diabolica precisione; o meglio, lo è già diventata, quest'anno ha vinto quella del Tour de France e quella del Delfinato, quella (finta) della Vuelta e oggi, a Richmond in Virginia, si è confermata campionessa mondiale di specialità. Un ruolino di marcia impressionante per la multiforme formazione americana, che è una delle squadre faro delle classiche, ma che al contempo in questi anni ha lavorato benissimo sulle prove contro il tempo.

Inorgoglisce i tifosi italiani il fatto che nello splendido ensemble guidato dal metronomo Rohan Dennis, che si è arricchito di un motore clamoroso come il giovane Stefan Kueng, e che ha appena ritrovato quel carrarmato di Taylor Phinney, svolgano un ruolo molto importante Daniel Oss e Manuel Quinziato, ormai parte integrante di questa macchina perfetta.

Esattamente come 12 mesi fa a Ponferrada, i due più-o-meno-corregionali (Daniel è trentino, Manuel altoatesino) si fregiano del titolo iridato e hanno messo già abbondantemente in attivo una spedizione mondiale che culminerà anche per loro due con la prova su strada pro' di domenica prossima.

Curiosità, la BMC ha vinto oggi pur facendo a meno del portafortuna della giovane prova a squadre: quel Peter Velits che fin qui aveva sempre vinto (le prime due edizioni con la Omega Pharma, la terza appunto con la BMC nel 2014), e che stavolta è stato lasciato in panchina (non ha avuto una stagione propriamente felice a causa di problemi fisici), sostituito dal promettente Kueng. Per completezza, va omaggiato anche il sesto uomo, Silvan Dillier, peraltro presente anche nel trionfo dello scorso anno.

 

Prova tra pochi intimi e con qualche colpo di sfortuna
Solo 27 squadre al via, la trasferta transoceanica era proibitiva per la maggior parte delle squadre Professional (presenti solo l'indigena UnitedHealthcare e la belga Topsport); diverse Continental locali hanno animato le prime battute di gara, in particolare la Jelly Belly per qualche minuto ha guidato la classifica provvisoria (col tempo finale di 45'49"), piccolo premio alla carriera del suo Fred Rodriguez, il vecchio Fast Freddie che anni fa animava anche le volate delle più importanti corse europee, e che oggi ha salutato il pubblico, visto che a 42 anni sta per appendere la bici al classico chiodo.

La prova è entrata nel vivo con le prime World Tour a scendere in gara: la IAM (44'05"), la Cannondale (43'57"), la FDJ (43'56") hanno in rapida successione preso la testa della prova, poi è stata la Lotto NL ad abbassare sensibilmente il tempo, fissando con 43'25" il nuovo limite, sufficiente per resistere alla Trek (43'54"), alla Lampre (44'15" in scioltezza, alla fine gli uomini di Saronni si sono classificati 15esimi) e all'AG2R (44'11").

Va detto che la Lotto NL è stata molto sfortunata, visto che ha perso subito (dopo 10 km) la sua locomotiva Jos Van Emden, che è caduto e ha dovuto cambiare bici, dicendo addio ai suoi compagni e non potendo così più aiutarli a limare un tempo migliore.

Ancora peggio è andata però alla Tinkoff, che non era lontana dalle più forti dopo il primo intertempo, ma che subito prima del secondo rilevamento ha vissuto un patatrac irrisolvibile: Michael Valgren è andato giù trascinando pure Michael Rogers; considerato che Christopher Juul Jensen si era già staccato, i tre superstiti (Maciej Bodnar, Peter Sagan e Manuele Boaro) non sarebbero potuti andare da nessuna parte da soli, visto che il tempo al traguardo era preso sul quarto uomo; sicché han dovuto rallentare, aspettare qualche minuto tutti i compagni, e sono poi andati all'arrivo a passo ridotto, chiudendo ultimi a 8'11" dai vincitori (e a 2'13" dai penultimi...).

 

Lotta dei big incerta, BMC con un Dennis in più
Nel frattempo erano scese in strada le compagini più quotate. Col tempo di 43'11" la Giant ha strappato il primato provvisorio alla Lotto NL e si è poi tenuta dietro Lotto Soudal (43'34"), Astana (43'45") e una Sky mogia mogia (metà del sestetto - Elia Viviani, Danny Pate e Luke Rowe - era caduta ieri, e le botte si son fatte sentire), che ha chiuso col tempo di 43'49" (sufficiente appena per un nono posto alla fine).

La Movistar di Adriano Malori confermava poi la sua grande competitività nella specialità, e con una prova in crescendo andava a installarsi al primo posto col tempo di 42'38"; sufficiente per un podio? Forse: dipendeva da come si sarebbero comportate Etixx, Orica e BMC (non annoverando tra le favorite la Katusha, che pure partiva dopo la Movistar, ma che non impauriva gli avversari: per la squadra russa un anonimo 18esimo posto alla fine, col tempo di 44'41").

Le tre favorite, in effetti, si sono comportate assai bene: al primo intertempo (dopo 10 km) Etixx e Orica risultavano appaiate (10'47"), ma la BMC le ha sopravanzate di 4"; al secondo rilevamento (17.8 km) la BMC allungava nettamente con 18'58" e 12" sulla Etixx, con Orica terza a 15" e Movistar quarta a 21". Al terzo intertempo la BMC subiva il riavvicinamento della Etixx (33'16" contro 33'22", solo 6" tra le due), mentre la Movistar superava di 2" la Orica (in netto calo) nella lotta per il podio.

La BMC, ad onta del fatto di aver sofferto un po' nel finale (con Kueng e poi Quinziato staccati) ha in realtà gestito benissimo la rampa verso l'arrivo e pure il tratto precedente, se è vero che alla fine ha comunque riallungato su Boonen, Martin e compagni, visto che il tempo finale (42'07" alla media di 54.969 km/h) le è valso un margine di 11" sulla Etixx. Dennis grande protagonista di questa fase col suo ritmo elevato ma che ha permesso a Dillier (attaccato coi denti) di resistere nel necessario quartetto superstite.

 

Classifica e prossimi appuntamenti
Ricapitolando, quindi: la BMC vince la cronosquadre mondiale con 11" sulla Etixx, 30" sulla Movistar terza, 53" sulla Orica quarta, 1'03" sulla Giant quinta, 1'17" sulla Lotto NL sesta, 1'26" sulla Lotto Soudal settima, 1'37" sull'Astana ottava, 1'41" sulla Sky nona e 1'46" sulla Trek decima.

Da domani le squadre di club lasceranno il posto alle selezioni nazionali, e si partirà con le cronometro individuali: cominciano le ragazze Juniores, poi toccherà agli Under 23. Ci sarà di che divertirsi e appassionarsi, in questa settimana di Richmond appena iniziata.

Marco Grassi

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