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Vuelta a España 2015: Jasper Stuyven e la marcia su Murcia - Vittoria del belga in una tappa frenetica. Una moto fa cadere (e infuriare) Peter Sagan

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Jasper Stuyven s'impone nell'ottava tappa, a Murcia © Bettiniphoto

Pareva una tappa non certo semplice, ma nemmeno da ritiri in massa, cadute d'ogni sorta, calci alle moto da parte di Sagan, appena buttato a terra da un mezzo dell'organizzazione. In tutto questo la vittoria a Murcia di Jasper Stuyven, buonissimo corridore belga in forza alla Trek, passa in secondo piano. Perché la Vuelta a España perde un bel po' di uomini che potevano esserne protagonisti, chi per la classifica e chi per qualche tappa.

Una caduta di massa, la prima di oggi, a 50 km dall'arrivo ha mandato al tappeto Kris Boeckmans, Nacer Bouhanni, Daniel Martin, Tejay Van Garderen, tra gli altri. Tutti ritirati, arrivederci e grazie. Quel che non fanno le cadute di massa lo fa la doppia discesa dell'Alto de la Cresta del Gallo, tecnicissima, stretta, adatta solo a chi la conosce bene. Al primo giro ci si sfracella Nathan Haas, al momento solo in testa, mentre al secondo José Joaquín Rojas, Niki Terpstra, assaggiano l'asfalto. Non sono i soli.

 

Sagan perde la tappa per colpa di una moto
Quindi ai -9, quando il gruppo insegue un terzetto al comando che mai arriverà a Murcia, si vede un corridore che risponde a questo profilo: in volo, sul lato sinistro della strada, gambe all'aria, maglia verde. È Peter Sagan, che non appena si rialza prende a calci auto del medico, moto al seguito, il suo stesso mezzo. Lo slovacco è stato buttato giù da una moto dell'organizzazione, e francamente siamo stufi (figurarsi poi i corridori!) di vedere gli ordini d'arrivo decisi, almeno in parte, da chi dovrebbe assistere e non falciare.

Alla fine ha vinto Stuyven, primo centro in un GT e prima vittoria importante in carriera; è il coronamento di un lavoro ottimo svolto dalla Trek nella seconda parte della tappa, ma subito a ridosso del podio troviamo i nostri Giovanni Visconti e Kristian Sbaragli, con l'empolese sempre attento e preente nei primi arrivi veloci della gara a tappe spagnola.

 

Dall'Andalucía ci si sposta nella Regione di Murcia
Dopo sette tappe in Andalucía la Vuelta a España si sposta nella Regione di Murcia per l'ottava tappa. In programma, dopo il primo arrivo in salita di La Alpujarra, 182.5 km da Puebla de Don Fadrique a Murcia. Non è la classica frazione da velocisti che fa da intermezzo a due da scalatori (domani si arriverà ancora in salita, a Cumbre del Sol), ma presenta la doppia ascesa nel finale all'Alto de la Cresta del Gallo. Sono solo 4 km, è vero, ma la pendenza è notevole. L'ultimo scollinamento dista però 17 km dal traguardo di Murcia: troppi?

 

Partenza veloce, sei uomini in fuga (tra cui Cattaneo)
Ripartono tutti i 189 che ieri hanno portato a termine la tappa ed in gruppo si tengono d'occhio, per la vittoria di tappa, i locali: in particolare Alejandro Valverde ma pure Luis León Sánchez e José Joaquín Rojas. Partenza in discesa e velocissima, con il gruppo che per 36 km non lascia andar via nessuno. La fuga si compone al km 38, con sei uomini che si portano davanti. Si tratta di Iljo Keisse (Etixx-QuickStep), Jimmy Engoulvent (Europcar), Alex Howes (Cannondale-Garmin), Tom Van Asbroeck (Lotto.NL-Jumbo), Mattia Cattaneo (Lampre-Merida) ed Ángel Madrazo (Caja Rural-Seguros RGA).

Mettono subito un paio di minuti tra loro ed il plotone, distacco che lievita a 4'45" quando si sono percorsi 50 km: dietro tirano la Tinkoff-Saxo di Peter Sagan e la Giant-Alpecin di John Degenkolb, due dei grandi favoriti per la vittoria. La media della prima ora è elevatissima, 51.6 km/h, il migliore dei sei in fuga nella classifica generale è Ángel Madrazo, stamane 64° a 27'30" da Esteban Chaves.

 

-50: una caduta attarda pure Chaves. Davanti restano in tre
Il vantaggio dei sei diminuisce pian piano: seconda ora di corsa alla media di 47.3 km/h, gruppo che tiene sotto controllo la situazione. I fuggitivi precedono di 3'10" il gruppo tirato sempre da Tinkoff-Saxo e Giant-Alpecin. A 50 km dal termine una caduta coinvolge, tra gli altri, Kris Boeckmans, Nacer Bouhanni, Daniel Martin, Simon Gerrans e Tejay Van Garderen. Anche un gruppetto con la maglia roja Esteban Chaves (caduto pure lui) ed il secondo in classifica, Tom Dumoulin, insegue attardato di 20" dopo la caduta. Si ritirano dalla corsa Martin, Boeckmans, Van Garderen (che somma a questo il ritiro del Tour, stagione sfortunata) e Bouhanni.

Al primo passaggio da Murcia c'è il traguardo volante: Iljo Keisse precede Tom Van Asbroeck ed Alex Howes. Il primo gruppo inseguitore, quando inizia la prima ascesa all'Alto de la Cresta del Gallo, deve recuperare 15" ad Ángel Madrazo, Alex Howes e Mattia Cattaneo; Jimmy Engoulvent ed Iljo Keisse sono stati i primi a staccarsi, imitati poco dopo da Tom Van Asbroeck.

 

Howes, solo in testa, cade in discesa ed è passato da Madrazo
Sulla salita Alex Howes tiene un ritmo troppo alto sia per Mattia Cattaneo che per Ángel Madrazo e se ne va da solo. Il gruppo s'è ricompattato (Chaves e soci rientrati) ed insegue l'unico battistrada a 20". Howes passa per primo al Gpm ma nella discesa sbaglia ad impostare una curva a sinistra, finendo a terra. Ángel Madrazo raggiunge il portacolori della Cannondale-Garmin e si porta da solo in testa. Vale a poco lo sforzo dello spagnolo che difende i colori della Caja Rural-Seguros RGA, visto che a 33 km dall'arrivo il gruppo, tirato con decisione dagli uomini della Tinkoff-Saxo, ritorna compatto.

 

Selezione sull'ultima salita, Brambilla ci prova da solo
Secondo ed ultimo passaggio a Murcia, secondo ed ultima salita all'Alto de la Cresta del Gallo: Team Sky in forcing, Niki Terpstra si porta in testa e subito dopo scatta Gianluca Brambilla (Etixx-QuicStep). Timo Roosen (Lotto.NL-Jumbo) raggiunge Brambilla, mentre da dietro rinvengono Joe Dombrowski (Cannondale-Garmin), José Gonçalves (Caja Rural-Seguros RGA), Niki Terpstra (Etixx-QuickStep), Kenny Elissonde (FDJ) José Joaquín Rojas (Movistar), Alberto Losada (Katusha) e Sergio Henao (Sky). Roosen viene staccato da Brambilla ed è raggiunto dagli immediati inseguitori. In cima alla salita si ricompatta il gruppetto di testa con Gonçalves, Rojas, Losada, Durasek, Elissonde, Henao e Brambilla.

 

Tre uomini al comando, Sagan buttato a terra
Nella discesa cade Rojas, scivola pure Terpstra, mentre da dietro allunga Luis León Sánchez, padrone di queste strade su cui spesso s'allena. Sono le sue. Il gruppetto di testa si ricompatta col plotone, ma due corridori insistono nell'azione: si tratta di Kenny Elissonde ed Alberto Losada.

Vengono raggiunti da José Gonçalves, mentre dietro il gruppo, forte di una trentina abbondante di unità, è tirato da Rojas e Sagan. La maglia verde degli ultimi quattro Tour e, adesso, anche della Vuelta, vola però gambe all'aria a 9 km dal traguardo di Murcia. Una moto lo manda in terra; lo slovacco, che già pregustava il raggiungimento dei tre di testa e la seconda vittoria in terra di Spagna, è furente (come dargli torto...).

 

Trek al lavoro, Stuyven finalizza. Visconti e Sbaragli davanti
Gonçalves, Elissonde e Losada vengono ripresi ai 3600 metri, in gruppo si vedono davanti le maglie bianche della Trek, che preparano il terreno per Stuyven. Adam Hansen prova a rovinare la festa ai pochi uomini veloci rimasti in gruppo dopo le cadute e la doppia ascesa all'Alto de la Cresta del Gallo: attacca in vista dell'ultimo chilometro, verrà ripreso quasi sul traguardo.

A Murcia fa festa Jasper Stuyven, che con una volata potente ed intelligente si mette alle spalle Pello Bilbao e Kévin Réza. Buon quarto posto per il nostro Giovanni Visconti, con Kristian Sbaragli subito alle spalle del siciliano. Sesto Tosh Van der Sande, quindi Julien Simon, Pieter Serry, José Joaquín Rojas e Nicolas Roche.

 

Chaves cade ma tiene la roja. Domani altro arrivo all'insù
Caduto in strada ma non per quello che riguarda la classifica generale, Esteban Chaves porta a casa la sua sesta maglia roja. Il colombiano dell'Orica tiene duro e non perde terreno. Al secondo posto sempre Tom Dumoulin, che deve recuperare 10", mentre lo Sky Nicolas Roche è a 36". Quarto a 49" Alejandro Valverde, con Purito Rodríguez a 56", Nairo Quintana e Fabio Aru a 57", Dani Moreno a 1'18", Domenico Pozzovivo a 1'19", Mikel Nieve a 1'21". Domani la nona tappa vedrà in azione nuovamente gli uomini di classifica; 168.3 km da Torrevieja a Cumbre del Sol, quarto arrivo in salita della corsa.

Francesco Sulas

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