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Dilettanti 2015: Un week end di primizie - Celano, Fedrigo e tante altre sorprese

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Il podio del Trofeo Matteotti, vinto da Danilo Celano © Federciclismo

Nel fine settimana che proponeva come appuntamento principale il Trofeo Città di San Vendemiano, le altre sei gare in programma (considerando nel computo anche la Coppa Cicogna disputata ieri) hanno fatto registrare una curiosa e, per certi versi, incoraggiante statistica: ben cinque di queste sei corse sono state infatti vinte da corridori che non avevano mai alzato le braccia al cielo tra i dilettanti in precedenza, con l'unica eccezione di Fabio Tommassini per il quale l'affermazione di sabato scorso ha rappresentato comunque il primo successo in stagione.

Come spiegare quindi questa particolare concatenazione di eventi? Innanzitutto la concomitanza della prestigiosa gara di San Vendemiano costituiva un richiamo indubbiamente ghiotto per alcuni dei principali protagonisti, che hanno deciso di riversare le proprie mire sull'appuntamento trevigiano (in special modo la Zalf); poi non va dimenticata l'esperienza basca, che già lo scorso anno aveva dato i suoi frutti, operata dalla Colpack, ovvero l'altro team di riferimento del panorama dilettantistico nazionale che ha portato a correre all'estero altri validi contendenti (a dimostrazione che correre ogni tanto fuori dai confini nazionale per le formazioni più attrezzate non fa poi così male). Infine il fatto che alcuni atleti, già in buona evidenza nelle precedenti settimane, stiano arrivando al top della condizione e sono pertanto pronti per poter dire la loro, riuscendo ad avere la meglio anche su avversari più quotati. Andiamo a vedere quindi nel dettaglio gli spunti offerti dalle altre gare.

 

Il Matteotti esalta Celano, glorie toscane anche per Tommassini e Salvador
L'appuntamento più importante della domenica dilettantistica dopo il Trofeo di San Vendemiano era rappresentato dal Trofeo Matteotti, disputato a Marcialla nel fiorentino e giunto alla sua sessantaduesima edizione. Una gara dal profilo altimetrico insidioso e che ha finito per esaltare al meglio il Futura Team-Rosini di Franco Chioccioli: nelle ultime settimane infatti la squadra aretina si era già messa in bella evidenza grazie alle ottime prestazioni del siciliano Pierpaolo Ficara, vincitore il primo maggio alla Coppa Penna. Ora però sale decisamente alla ribalta un altro atleta ormai esperto della categoria, ovvero il lucano Danilo Celano che proprio assieme a Ficara ha dato vita ad un vero e proprio Trofeo Baracchi negli ultimi 30 chilometri della prova fiorentina, giungendo sul traguardo assieme al compagno a quel successo che aveva iniziato ad inseguire nelle ultime stagioni, quando si era mostrato abbastanza adatto ad una certa tipologia di tracciati.

Un'azione a due, quella di Celano e Ficara, che ha finito per stroncare tutti gli altri, dapprima fagocitando la bellissima fuga del promettente Niccolò Pacinotti e quindi lasciando tutti gli altri ad un minuto ed oltre di distacco, con Bernardinetti del Malmantile ad aggiudicarsi il terzo posto davanti ad uno dei corridori più in forma di questa primavera, vale a dire Nicolò Rocchi. Un week end da ricordare per il Futura Team, visto che già sabato 9 il Trofeo Menci di Castiglion Fiorentino aveva rappresentato un succoso prologo con l'affermazione di giustezza dell'emiliano Fabio Tommassini, atleta che senza alcuni seri incidenti forse avrebbe potuto trovare una certa continuità di rendimento: prima stagionale anche per lui con una volata di potenza sul traguardo posto in ascesa, a cui nulla hanno potuto sia Riccardo Bolzan del Cycling Team Friuli che il già citato Marco Bernardinetti, costretti ad accontentarsi del podio. Si è rivisto inoltre con piacere nelle posizioni buone il campano Marco Chianese, giunto sesto e passato da questa stagione a difendere i colori del team tosco-sammarinese GFFD Altopack.

A chiudere il trittico di gare toscane ci ha invece pensato ieri la Coppa Cicogna andata in scena nell'omonima frazione di Terranuova Bracciolini, in cui la Zalf si è riscattata portando al successo anche Enrico Salvador, già da juniores uno degli atleti più interessanti nonché abituato fin da piccolo a mangiare pane e bicicletta (suo padre Ennio fu professionista negli anni Ottanta): grazie ad una perfetta stoccata operata sull'ultimo muro infatti, Salvador è andato a riprendere il moldavo Raileanu ed il compagno Velasco che guidavano la gara per poi staccarli decisamente ed andare a trionfare a braccia alzate. Nulla da fare per il bravissimo Andrea Montagnoli, classe 1995 del Malmantile, a cui non è bastato un gran finale di gara per arrivare al successo mentre a 13" Simone Velasco ha completato il podio precedendo Ciucci e Basso. Molto bene anche il primo anno Lorenzo Fortunato, settimo a 21".

 

Il primo anno Fedrigo trionfa al Trofeo Larghi, Colpack protagonista in Spagna
In tema di corridori nati nel 1996 la domenica appena lasciata alle spalle ci dà modo di registrare un nuovo successo di un corridore all'esordio tra gli Under 23, portando così il computo stagionale a quota cinque (niente male per essere al mese di maggio): questa volta è toccato al veronese Leonardo Fedrigo che con una splendida volata si è aggiudicato a Pregnana il Trofeo Giacomo Larghi. Una vittoria arrivata dopo aver già conquistato buoni piazzamenti, lui che già si era messo in luce nell'Assali Stefen (formazione che ha lanciato anche Riccardo Minali) e che è stata frutto anche di un ottimo lavoro di squadra della Cipollini-Alè Rime (molto bravi sia Falappi che Moggio, entrambi nei dieci) e che è riuscito ad avere la meglio sulla temibile coppia della Zalf composta da Marco Maronese e Filippo Rocchetti, costretti ad accontentarsi del podio.

Nella scorsa settimana invece il Team Colpack, costretto a rinunciare al Gran Premio di Francoforte (annullato per via del pericolo di attentati), ha rinnovato il suo appuntamento spagnolo con la Vuelta al Bidasoa, in cui lo scorso anno Iuri Filosi s'impose in due frazioni e sfiorò per poco la vittoria finale. Anche in questo 2015 la formazione bergamasca non è stata a guardare e, nonostante non sia riuscita a lasciare il segno, ha conquistato il successo nella classifica a squadre.

Merito soprattutto della grande regolarità di Filippo Zaccanti, piazzato in tutte e quattro le tappe (per lui un quinto, due settimi e un ottavo posto) e settimo nella generale finale (sarà sicuramente protagonista anche nei prossimi mesi), di Edward Ravasi (quarto nella terza frazione e nono nella prima), Umberto Orsini (ottavo nell'ultima tappa così come nella generale) e Fausto Masnada, anche lui in decisa ripresa. Unica nota negativa il ritiro forzato di Davide Martinelli a causa di una caduta proprio mentre era in lotta per conquistare la maglia dei traguardi volanti. Per la cronaca la gara ha visto il successo del colombiano Steven Calderon, già vincitore della prima frazione e riuscito a resistere agli assalti portati soprattutto dai contendenti spagnoli (Eric Mas soprattutto, vincitore di una tappa al pari del connazionale Alvaro Trueba e del russo Dmitry Strakhov).

 

Nelle Marche le sorprese si chiamano Barbero e Giustino
A completare il quadro degli appuntamenti le due gare disputate nell'ambito del Giro del Fermano e che hanno, a loro volta, visto due prime volte assolute: il Trofeo Secondo Marziali di Monte Urano (disputato sabato 9) ha infatti portato al successo il Team Cerone grazie al biellese Massimiliano Barbero Piantino, riuscito ad alzare le braccia al cielo alla sua sesta stagione tra i dilettanti. Un'affermazione sorprendente per un atleta notevolmente migliorato sui percorsi più ostici ed in grado di dire la sua per via di un buon spunto veloce: questi gli ingredienti per affermarsi in volata contro un avversario esperto e già vittorioso quale Alfio Locatelli, che si è dovuto accontentare della piazza d'onore mentre al terzo posto fa molto piacere trovare Simone Ravanelli, che punta ad essere decisamente al top per il Giro delle Pesche Nettarine, con Brundo e Merolese appena più indietro.

Il Trofeo Ippolito Matricardi di Monte San Pietrangeli andato in scena domenica 10 ha invece portato alla ribalta il napoletano Gennaro Giustino, portacolori di una Vejus che trova modo di lasciare il segno ogni anno con qualche protagonista diverso, arrivato finalmente alla vittoria dopo tante buone prestazioni nelle passate stagioni (da ricordare un secondo posto alla Ciociarissima nel 2013 ed il sesto posto di Capodarco lo scorso anno). Giustino, corridore tenace e generoso, è riuscito ad operare la stoccata decisiva negli ultimi cinque chilometri, andando dapprima ad annullare il tentativo di Mosca e Samparisi per poi proseguire tutto solo verso il traguardo. Per gli inseguitori restava solo la volata per il secondo posto dove Locatelli si è preso la rivincita su Barbero (vincitore della classifica combinata) ma si è trovato nuovamente a dover masticare amaro. Tra i protagonisti sulle strade fermane vale la pena ricordare anche l'albanese Ridion Kopshti, primo anno piazzato in entrambe le occasioni.

 

La Toscana ancora protagonista col Gran Premio Industrie del Marmo
Il menù del prossimo week end non farà mancare un nuovo appuntamento internazionale, di scena sulle strade toscane: domenica 17 a Carrara sarà infatti la volta del Gran Premio Industrie del Marmo, in cui nelle ultime stagioni a successi nostrani si sono alternate affermazioni straniere (l'ultima dello sloveno Mugerli lo scorso anno). Una gara che vedrà nuovamente protagoniste anche le formazioni Continental e che senz'altro potrà fornire utili indicazioni.

Sempre di domenica è in programma la Coppa Varignana in Emilia-Romagna ma si correrà molto già nella giornata di sabato: in Lombardia fari puntati sulla Medaglia d'Oro Domenico e Anita Colleoni (da quest'anno gara nazionale) ma la contesa non mancherà neppure in Toscana col Gran Premio Città di Empoli, Emilia-Romagna col Memorial Benfenati e Veneto con l'Alta Padovana Tour.

Vivian Ghianni

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