Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Parigi-Roubaix 2015: Wiggins, sfida con addio - Il baronetto attacca, poi cede. Ma ha lottato come un leone

Versione stampabile

Bradley Wiggins in azione sul pavé della Parigi-Roubaix © teamsky.com

Ci torno, ci riprovo, magari la vinco. Sir Bradley Wiggins aveva corso la Roubaix 2014 con grande curiosità, ben conscio che non avrebbe sfigurato, con il suo passo, su questo pavé duro che non regala nulla. Dodici mesi fa, per il britannico nativo di Gand (quindi un bel po' belga dentro), arrivò un soddisfacente nono posto. Inatteso, più che altro, comunque straordinario. Da avventura di una domenica primaverile, la Roubaix divenne per Wiggo il vero amore, il palcoscenico ideale dal quale salutare il pubblico, il suo pubblico, e dare l'addio al ciclismo. Poco importa se magari correrà anche il Tour of Britain ed il Tour of Yorkshire con la squadra che porta il suo nome, il Team Wiggins: il baronetto è arrivato stamane a Compiegne, consapevole di aver preparato a puntino la sua sfida con il pavé. Se gli avversari, come s'è dimostrato, sono poi più forti di te, non c'è molto da fare.

 

Fuori dai giochi dopo Arenberg? Perde pure Thomas...
Wiggins, a dir la verità, pareva già fuori dai giochi dopo la Foresta di Arenberg: indietro rispetto al gruppo dei migliori, non troppo brillante e con un forte compagno di squadra in meno, ovvero Geraint Thomas. Il gallese, che sta studiando per diventare il nuovo Wiggins (da inseguitore su pista a uomo da grandi corse a tappe), cade in una curva a destra: lo fa stupidamente, improvvisando un bunny-hop per saltare sul marciapiede. Bunny-hop sgangherato che lo manda a terra, ko, tagliato fuori. Ed è un peccato, perché magari con Thomas le cose sarebbero andate meglio, per Wiggins. La Sky ha tirato dritto ma quando, poco più avanti, il vento di campagna ha spezzato il gruppo in tre plotoncini, Wiggins non si trovava né nel primo, né nel secondo: inseguiva, senza troppa fretta, nel terzo gruppo. La sua sfida alla Roubaix non era nemmeno iniziata, e pareva già finita. Poi, come succede quando si corre su stradine di campagna che virano a destra e a sinistra ogni due per tre, il vento cala un poco, i gruppi si ricompattano, Wiggo rientra. Inizia un'altra storia.

 

Ventagli, denti stretti. Poi l'attacco
Sembrava attaccato con lo sputo al gruppo dei migliori, il baronetto della Sky, e invece a 32 km dal traguardo, sui 500 metri del tratto di Templeuve-Moulin de Vertain, eccolo partire. Davanti, oltre ai fuggitivi del mattino, c'è un pericoloso Stijn Vandenbergh. Sir Bradley Wiggins, con la sua pedalata carica di classe e potenza, acciuffa in un batter d'occhio il portacolori della Etixx. La situazione, con l'arrivo di un altro Etixx, Zdenek Stybar, e di Jens Debusschere, sarebbe anche intrigante. Wiggo ci crede, spinge a fondo, vorrebbe arrivare. Ma da dietro i Katusha di Kristoff hanno ben compreso quanto possa essere pericoloso quel quartetto e vanno a prendere il gruppo di Wiggins. Da lì in poi per il baronetto non ci saranno molte possibilità di realizzare il sogno in pavé: i più forti, da Degenkolb in poi, la metteranno giù dura, ci sarà spazio per pochi. Sir Bradley Wiggins chiude la sua carriera su strada (o almeno in Sky) tagliando il traguardo di Roubaix al 18° posto, nel gruppo di Alexander Kristoff, Sep Vanmarcke e Niki Terpstra, con un distacco di 31". È andata come doveva andare, Wiggo ci ha provato non senza convinzione, poi ha ceduto. Una sfida, la sua, alquanto appetitosa.

 

L'addio a Roubaix, come i più grandi
Per una Roubaix venderebbe il Tour de France
vinto nel 2012, giusto per capire quanto ci tenga: quando si sarà ritirato definitivamente, guarderà l'Inferno del Nord e poche altre corse alla tv, il baronetto. Ha aperto una breccia in grado di portare il ciclismo britannico da una piccola nicchia ai vertici della pista, e da lì al tetto del Mondo: il Tour de France dominato con la sua Sky nel 2012, così come il terzo posto alla Vuelta a España, la top ten dello scorso anno qui su queste pietre, lo dimostrano. Ha vinto prima su pista, poi su strada, avrebbe voluto chiudere sul gradino più alto del podio, con una pietra in mano come trofeo. È andata male, ma per Wiggins va benissimo. Saluta tutti, ed è un arrivederci: a giugno, salvo ripensamenti, tenterà di migliorare il Record dell'Ora (per chi in seguito lo sfiderà saranno dolori...), quindi inizierà il cammino verso Rio 2016, gli ultimi Giochi Olimpici a cui prenderà parte. E potrebbe tornare dal Brasile senza una medaglia al collo? Difficile, anche se da Roubaix torna a mani vuote. Potendo però dire: Sì, ci ho provato comunque.

Francesco Sulas

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano