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Trofeo Binda WE 2015: Si rivede Lizzie Armitstead - Vittoria pesante della britannica a Cittiglio. Elisa Longo Borghini 4a

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Lizzie Armitstead vince il Trofeo Binda a Cittiglio © Bettiniphoto

Non è un mistero che Lizzie Armitstead sia una cacciatrice di classsiche. Fino all'anno scorso non si era ben capito che volesse fare da grande: nelle corse a tappe era (è) brava ma non bravissima, nelle volata è sì veloce, ma trova spesso chi le mette le ruote davanti. Iniziò vincendosi una classichetta olandese come la Ronde Van Drenthe, primo passo per la conquista della Coppa del Mondo da parte della britannica di Otley, Leeds. Quest'anno aveva portato a casa in scioltezza il Tour of Qatar, aggiudicandosi due tappe e la generale. Poi nient'altro. Che detto così, sembra un periodaccio: invece alla Strade Bianche ha corso per Megan Guarnier, che infatti ha portato a casa la classica senese, mentre all'Omloop Het Nieuwsblad aveva regolato il gruppetto giunto a 14" da Anna Van der Breggen ed Ellen Van Dijk. Sotto il sole di Cittiglio Lizzie ha ripreso a splendere. Vittoria allo sprint ristretto dopo una giornata assata a scremare il gruppo. Non importa che l'azione venisse direttamente dalla Armitstead o dalla sua Boels-Dolmans, fatto sta che sulle rampe di Orino le atlete, giro dopo giro, si staccavano che era un piacere.

 

Katrin Garfoot in fuga, poi lavorone della Boels-Dolmans
Come di consueto da qualche edizione a questa parte, il 17° Trofeo Alfredo Binda prende il largo da Laveno Mombello, sulle sponde del Lago Maggiore. Sono 138 le atlete al via, e se è vero che mancano due calibri da novanta come Marianne Vos (è appena uscita da un infortunio e darà la precedenza alla MTB in ottica Rio 2016) ed Emma Johansson (la campionessa uscente s'è fratturata una clavicola due settimane fa in Olanda, alla Novilon Eurocup), c'è pur sempre l'esordio stagionale della Campionessa del Mondo Pauline Ferrand-Prévot. La francesina si presenta al via come capitana di una Rabo Liv che può portare là davanti, nelle fasi finali, della corsa, anche Anna Van der Breggen. E ce la porterà. La prima ad evadere è SImona Frapporti, che si fa una buona dose di chilometri al vento, cedendo alle prime rampe della corsa, quelle della Grantola. Lì il plotone si ricompatta ed in cima al Cunardo Lizzie Armitstead, giusto per far capire che aria tira oggi. La prima ora di gara fila via alla media di 38 km/h, poi parte l'australiana Katrin Garfoot. Guadagna una ventina di secondi ma dopo 90 km la corsa s'infiamma: escono allo scoperto Joëlle Numainville (Bigla), Elisabeth Williams (Orica) e Linda Indergand (Svizzera). La Rabo Liv, per non farsi scappare la corsa di mano, va a prendere le tre. Lucinda Brand, forte gregaria che sa anche vincere, va via da sola, ma nulla le viene concesso. Sicuramente la squadra olandese svela le sue carte in quel momento: Anna Van der Breggen e Pauline Ferrand-Prévot stanno bene. Siamo al terzultimo passaggio da Cittiglio. Si sale per la penultima volta ad Orino e sarà un'ascesa decisiva per le sorti della corsa.

 

Orino: vanno via in sei. C'è anche la Longo Borghini
Subito lo scatto dell'iridata Pauline Ferrand-Prévot, con Lizzie Armitstead (Boels-Dolmans), Elisa Longo Borghini (Wiggle-Honda), Anna Van der Breggen (Rabo Liv), Alena Amialiusik (Velocio-SRAM) e Jolanda Neff (Svizzera) che s'avvantaggiano. Guadagnano subito 35" sul plotone, con Rabo e Boels che controllano e stoppano. La Ferrand-Prévot sente un'ottima condizione, sebbene sia all'esordio, ed all'ultima tornata allunga, sempre sulla salita di Orino. Guadagna 15", con Armitstead, Longo Borghini e Van der Breggen (che fa la stopper) ad inseguire. Tengono duro Alena Amialiusik e Jolanda Neff. Ad Orino la Ferrand-Prévot è ripresa da Armitstead, Longo Borghini e Van der Breggen, inizia la discesa. Ai -3 le quattro hannop pochi secondi da Amialiusik e Neff, che con una discesa da favola (specie la biker svizzera) si riportano sul quartetto. È volata a sei, con Lizzie Armitstead nettamente favorita sulla carta.

 

Armitstead vince facile nella volata ristretta
Sulla carta e non solo, perché la Armitstead svernicia Anna Van der Breggen e l'iridata Pauline Ferrand-Prévot, andandosi a prendere la prima vittoria stagionale in Coppa del Mondo. Alle sue spalle Pauline Ferrand-Prévot ed Anna Van der Breggen, per una Rabo Liv che ne piazza due sul podio. Quarta Elisa Longo Borghini, che ha vinto qui nel 2013, in una giornata da tregenda: ogi ha pagato la velocità in volata ed il podio lo vede da lontano. Al quinto posto Alena Amaliusik, quindi Jolanda Neff. Il primo gruppo inseguitore chiude a 1'31", regolato dall'olandese Annemiek Van Vleuten. Ellen Van Dijk è alle spalle dell'atleta della Bigla, con la Campionessa d'Italia Elena Cecchini nona ed Ashleigh Moolman decima.

 

La britannica si riprende la classifica di Coppa. Ora il Fiandre
La classifica di Coppa del Mondo dopo due prove vede Lizzie Armitstead riprendersi quella maglia con cui l'avevamo lasciata a settembre, in quel di Plouay, munita di coppa di cristallo. La britannica vanta 160 punti contro i 120 punti di Jolien D'Hoore, vincitrice della prima prova in Olanda ma oggi impegnata nella concomitante Gand-Wevelgem (a proposito: esiste un modo per evitare quest'antipatica sovrapposizione?). A 120 punti troviamo anche Ellen Van Dijk, mentre a 100 punti c'è l'iridata Pauline Ferrand-Prévot ed Amy Pieters. La prima delle italiane è Elisa Longo Borghini, ottava a quota 70. Tra le giovani svetta Rossella Ratto, oggi diciannovesima a 1'31" (e, guardando solo le italiane, alle spalle di Longo Borghini, Cecchini, Scandolara, Bronzini). L'atleta dell'Inpa-Bianchi ha 6 punti, mentre a 4 punti troviamo Anouska Koster ed a 2 Floortje Mackaij, oggi vincitrice nella Gand-Wevelgem. Tra le squadre comanda la Wiggle-Honda con 180 punti, seguita da Boels-Dolmans a 143 e Liv-Plantur a 100. Solo quarta a 76 punti la Rabo Liv. La prossima tappa di Coppa del Mondo è subito domenica prossima, con il Giro delle Fiandre, altra corsa dove Lizzie Armitstead può fare davvero bene. La ragazza della Boels-Dolmans può veramente diventare un'atleta fortissima: se pensiamo che le ultime britanniche a vincere il Trofeo Binda furono Emma Pooley (2001 e 2008) e Nicole Cooke (2007), comprendiamo come la Armitstead debba sopportare un notevole peso e mantenere determinate aspettative. Per adesso ci sta riuscendo, migliorerà ancora? È molto probabile.

Francesco Sulas

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