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Giro di Toscana WE 2014: Olds, un secondo per essere prima - Vittoria americana, dominio Alé-Cipollini

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Shelley Olds, vincitrice del Giro di Toscana femminile © Ufficio stampa della corsaNonostante la crisi economica e nonostante tutto quanto successo l'anno scorso con la protesta delle atlete e mezzo gruppo che ha lasciato la corsa prima dell'ultima tappa, il Giro di Toscana ha vissuto un'altra edizione seppur in tono minore rispetto al passato: nell'anno in cui ricorre il ventennale della morte di Michela Fanini a non far rimpiangere l'assenza delle prime sette squadre della classifica mondiale ci hanno pensato le ragazze della Alé Cipollini che hanno dato spettacolo sulle strade toscane vincendo praticamente tutto quello che c'era da vincere.

Le atlete dirette da Luisiana Pegoraro sono partite con il piede giusto fin dal prologo a cronometro di Campi Bisenzio sull'ormai collaudato tracciato di 2220 metri: una prova ideale per ragazze dotate di grande esplosività e come da pronostico ad imporsi è stata la statunitense Shelley Olds. La quasi 34enne del Massachusetts l'anno scorso arrivò terza con un tempo di 2'58" battuta solamente da Marianne Vos e Annemiek Van Vleuten: quest'anno invece Olds si è addirittura migliorata chiudendo in 2'57"15 alla notevolissima media di 45.153 km/h. Ma la gran prova della Alé Cipollini non s'è fermata a Olds: Guarischi ha chiuso terza a 5", Guderzo quinta a 6", Berlato ottava a 7" e Pavin decima a 8".

Nel pomeriggio di Campi Bisenzio non hanno brillato solo le maglie giallo fluo: di altissimo valore è stato anche il 2'59" fanno segnare dalla 25enne polacca Eugenia Bujka, atleta della BTC City Ljubljana che quest'anno sembra aver fatto un bel salto di qualità granzie alla possibilità di confrontarsi con continuità contro le più forti del panorama internazionale. Un bel segnale l'ha dato anche Maria Giulia Confalonieri che ha chiuso al quarto posto legittimando il suo ruolo di prima riserva per il Campionato del Mondo a cronometro.

La tappa di sabato, la prima in linea, è stata quella maggiormente dedicata al ricordo di Michela Fanini visto che partenza e arrivo erano nella piazza a lei dedicata a Segromigno in Piano: una tappa che probabilmente sarebbe piaciuta a Michela per le caratteristiche del percorso con un chilometraggio importante (133.6 km) e la doppia ascesa verso Segromigno in Monte nel finale. Un tracciato quindi insidioso ma non durissimo che alla fine ha portato ad un epilogo allo sprint con una trentina di atlete nel primo gruppo: la Olds già aveva scollinato tra le prime in salita e quindi non poteva fallire in volata vista la grande condizione dimostrata. Alle spalle dell'americana della Alé Cipollini s'è piazzata la tricolore Elena Cecchini seguita nell'ordine da Bujak, Guarischi e Confalonieri, tutte già ottime protagoniste nel prologo.

L'impegnativa frazione finale di Capannori con la salita di Valgiano s'è quindi rivelata decisiva per le sorti della corsa visto che alla partenza c'erano più di 40 atlete racchiuse nell'arco di un minuto. Tutto il peso della gara era riversato ovviamente sulla Alé Cipollini ma la squadra di Luisiana Pegoraro ha risposto presente e non ha sbagliato una mossa a partire dai primi chilometri quando Michela Pavin è entrata in una fuga con Elena Utrobina e Valentina Bastianelli. Chilometro dopo chilometro, però, la situazione di corsa s'è modificata e gli strappi ripetuti di Segromigno in Monte hanno fatto la prima selezione: a poco più di 25 km dall'arrivo è partita quindi l'azione che ha deciso la tappa con 9 atlete (Valentina Bastianelli, Elena Borgato, Elena Valentini, Soraya Paladin, Paulina Guz, Malgorzata Jasinska, Ewelina Szybiak, Lucy Coldwell e Anastasia Chulkova) che sono andate in fuga guadagnando fino a 1'10" sul plotone prima della salita di Valgiano.

La Alé Cipollini anche in questo caso non s'è fatta sorprendere e nel tratto più duro dalla salite dal gruppo delle battistrada sono partite le due polacche Malgorzata Jasinska ed Ewelina Szybiak, la prima proprio del team giallo fluo, l'altra del Vaiano: lo sprint a due non ha avuto storia e la Jasinska ha colto così la prima vittoria stagionale e la maglia dei gpm davanti alla talentuosa connazionale (al Mondiale la Polonia avrà una bella squadra) Katarzyna Niewiadoma. La 30enne di Olsztyn è arrivata anche ad un soffio da un incredibile en plein: il primo gruppo inseguitore è arrivato al traguardo con 18" di ritardo regolato in volata da Shelley Olds che proprio grazie a quell'abbuono è riuscita a salvare il primo posto in classifica per un solo secondo. Un trionfo quindi per la Alé Cipollini che ha vinto anche la classifica a punti sempre con Shelley Olds e quella dei traguardi volanti con Barbara Guarischi.

Purtroppo se in passato il Giro di Toscana è sempre stato un passaggio fondamentale per la costruzione delle varie nazionali, in primis quella italiana, in vista dei Campionati del Mondo, quest'anno si è arrivati qui con i giochi già fatti e di grandi indicazioni non ne abbiamo avute. Sicuramente abbiamo visto una Shelley Olds che sta molto bene e a Ponferrada sarà un nome da non sottovalutare se il circuito si rivelerà meno selettivo del previsto. In casa Italia in gara c'erano solo due azzurre, Elena Cecchini e Tatiana Guderzo: entrambe hanno dato segnali interessanti, Elena continuando a ottenere buoni risultati, Tatiana confermando i progressi di condizione già visti la settimana precedente in Olanda. Adesso per due settimane si pensa solo alle prove iridate di Ponferrada, poi si guarderà al futuro, anche quello del Giro di Toscana che si meriterebbe di tornare ad avere una startlist di primissimo livello come è stato fino all'anno scorso.

Sebastiano Cipriani

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