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Dilettanti 2014: Gaffurini fa l'asso anche nel Valdaso - Al bresciano la volata a due con Koshevoy. Tre i successi Zalf

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Nicola Gaffurini si aggiudica il Gran Premio Valdaso © Ufficio stampa della corsaIl Gran Premio Valdaso, giunto in questa stagione alla sua settima edizione, fornisce indubbiamente la miglior occasione di rivincita per coloro che, in un modo o nell'altro, sono rimasti delusi dall'esito del Gran Premio di Capodarco della giornata precedente, l'appuntamento più atteso non solo della settimana di gare in questione ma di tutto il mese d'agosto.

Il tracciato che si sviluppa attorno alle colline fermane poi oltre ad essere molto suggestivo sotto il profilo paesaggistico invita particolarmente all'azione con i suoi strappi brevi ma con pendenze anche importanti ed è per questo che ogni momento può essere quello buono per sviluppare l'azione decisiva. Lo sa molto bene Nicola Gaffurini che, nella sua prima stagione in casacca Vega-Hotsand, ha saputo costruirsi, oltre al buon apprendistato nelle prime esperienze professionistiche, anche una buona fama di vincente in alcune delle più importanti gare dilettantistiche del Centro Italia e sfrecciando sul traguardo di Rubbianello è riuscito a portare a quattro il proprio bottino personale di successi.

Un successo venuto al termine di circa venti chilometri affrontati al massimo in compagnia di un validissimo compagno d'avventura, ovvero il bielorusso Ilia Koshevoy, che in conclusione di mese di luglio aveva sfiorato il successo al Giro delle Valli Cuneesi ed era reduce dalla prima ottima esperienza con la Lampre in qualità di stagista, affrontata al Tour of Utah in cui aveva portato a casa un onorevolissimo 13esimo posto, correndo in appoggio a Chris Horner e Winner Anacona. Servivano pertanto una condizione ottimale ed uno spunto veloce notevole per aver ragione di tale avversario e Gaffurini, per sua fortuna, possiede entrambe le qualità ed ha potuto così archiviare positivamente il suo week end marchigiano, dopo che a Capodarco aveva concluso in undicesima posizione, lasciando che fosse il compagno di squadra Moreno Giampaolo a cercare di puntare concretamente al bersaglio grosso.

Dopo appena una decina dei 160 chilometri da percorrere ha preso corpo il primo tentativo di fuga di giornata, che ha avuto tra i promotori ancora una volta il giovane primo anno Nicola Bagioli del Delio Gallina, già ottimamente in evidenza con un'azione a lunga gittata a Capodarco. Assieme a lui sono riusciti ad inserirsi altri nomi importanti quali Antonio Nibali della Marchiol, Mirco Maestri della General Store, Luca Sterbini della Pala-Fenice, Alfio Locatelli della Viris Maserati e Alessio Camilli della Vega (oltre a Delle Foglie della Fracor, Vigilante della Viris, Elia Zanon del Podenzano e Menchetti dell'Acqua&Sapone-Mocaiana). Azione ben variegata che ha monopolizzato tutta la prima parte di gara, con un vantaggio massimo prossimo ai 2 minuti e mezzo, prima di concludersi attorno al centesimo chilometro sotto l'impulso della nazionale australiana, desiderosa di vivere un'altra giornata da protagonista sfruttando lo stato di grazia di Robert Power.

Salendo verso Monterubbiano però al comando si è portato un nuovo drappello di dieci atleti ed anche in questo caso erano presenti nomi importanti: a comporlo infatti c'erano Manuel Senni, il campione italiano Élite Davide Pacchiardo, Michele Gazzara, Nicola Gaffurini e Stefano Nardelli, oltre ad Alessio Camilli (superstite del primo tentativo), Alberto Marengo, Danilo Celano, Davide Cecchin e Michele Cardinali. Tentativo che ha obbligato ancora una volta l'Australia a cercare di mantenere il controllo della situazione mentre bravissimo è stato Koshevoy che tutto solo è riuscito a riportarsi sul drappello di testa, che nel frattempo cominciava ad assottigliarsi affrontando le varie ascese. Quando il vantaggio della fuga aveva ormai raggiunto il minuto, il momento chiave lo si è avuto sull'ascesa che conduceva al paese di Carassai, in cui Gaffurini e proprio Koshevoy si sono prodotti in un allungo che ha sorpreso tutti gli altri fuggiti ed hanno così dato vita al loro personale tentativo a circa 20 chilometri dalla conclusione.

Grazie anche alle ottime doti da passista del bielorusso (che sull'ultimo strappo era riuscito anche a staccare il bresciano, poi rientrato in discesa) l'azione, proseguita con eccellente accordo, ha via via preso sempre più margine passando prima a 20, poi a 30 ed infine a 40 secondi di vantaggio sul plotone che nel frattempo aveva riassorbito tutti gli altri attaccanti. Nonostante gli sforzi profusi dalla nazionale australiana e anche dalla Colombia (le più attive nel cercare di ricucire) il duo di testa è divenuto imprendibile ed è così riuscito a giungere fino in fondo per giocarsi la vittoria. Qui sono venute fuori le maggiori doti velocistiche di Gaffurini che con un ottimo spunto ha avuto ragione di un comunque bravissimo e coriaceo Koshevoy, a cui è andata la piazza d'onore.

L'ultimo gradino del podio invece è andato a prenderselo il sempre più costante Marcin Mrozek della Vejus, fuoriuscito dal gruppo negli ultimi metri e giunto quindi terzo, distanziato di 23". Quattro secondi dopo, vale a dire ventisette dopo l'arrivo di Gaffurini e Koshevoy, la volata del gruppo inseguitore è stata appannaggio di Paolo Totò, desideroso di ben figurare sulle strade di casa, che ha sfiorato così il podio precedendo un Luca Chirico sempre buon protagonista (oltre che fresco d'ingaggio da parte della Bardiani per la prossima stagione) e Nathan Pertica. Molto bene anche Maestri, protagonista fin dai primi chilometri, che ha ottenuto la settima posizione davanti al russo Aleksadr Komin, a Davide Orrico e ad Alberto Cecchin che hanno completato la top-10 mentre Robert Power, comunque ampiamente appagato dal week end, ha tagliato il traguardo in ventesima posizione.

Nonostante sia mancato il successo pesante, la settimana appena trascorsa si è chiusa positivamente anche per la Zalf Euromobil Désirée Fior, riuscita ad incamerare altri tre successi che hanno portato il computo stagionale a quota quarantaquattro ma, del resto, sui circuiti veneti e lombardi la superiorità numerica schiacciante espressa dal team trevigiano facilitava di molto le cose. L'ultimo successo in ordine di tempo è giunto ieri al 14esimo Trofeo Città di Conegliano in cui Eugert Zhupa ha ottenuto la sua terza affermazione stagionale. Il forte passista albanese è riuscito ad operare la sua stoccata nel corso dell'ultima tornata, dopo che la Zalf era riuscita ad essere ben presente in tutti gli altri tentativi di fuga ed è riuscito a giungere in solitaria sul traguardo, precedendo di 10" i compagni di squadra Daniele Cavasin e Andrea Garosio che hanno completato il podio mentre a 20" Nicolò Rocchi e Alberto Amici, presenti nell'azione decisiva, hanno completato la top-5. A 1'05" il resto degli inseguitori con Salvador a regolare altri due Zalf (Milani e Velasco) oltre ad Enrico Franzoi, presente anche lui in alcune fasi clou della gara. Unico neo la brutta caduta che ha visto protagonista Giacomo Berlato, che ha reso necessario il trasporto in ospedale ma che sembra non abbia sortito gravi conseguenze.

Nel pomeriggio di Ferragosto invece il 53esimo Circuito dell'Assunta andato in scena a Ceneda di Vittorio Veneto ha salutato il primo successo stagionale di Leonardo Basso, giunto al termine di una gara che ha visto ben sette corridori Zalf (di cui cinque nei primi sei) terminare tra le prime dieci posizioni. Al giovane di Asolo pertanto non è rimasto altro da fare che operare la stoccata vincente nei chilometri conclusivi della corsa per conquistare la prima meritata affermazione dopo diverse gare spese al servizio dei propri compagni. Secondo posto per Zhupa a 4" mentre al terzo si è classificato l'unico atleta non-Zalf del tentativo decisivo, il bravo Alessandro Pessot della Selle Italia che a 7" ha conquistato il primo podio stagionale mentre a 43" Cavasin davanti a Milani e Gomirato ha regolato il gruppo inseguitore.

Proprio Daniele Cavasin martedì 12 agosto aveva ottenuto la vittoria numero otto della sua stagione, sorprendendo tutti nel 25esimo Memorial Vincenzo Mantovani disputatosi a Castel d'Ario, in provincia di Mantova, in cui il velocista trevigiano non ha atteso lo sprint conclusivo per dire la propria ma è riuscito ottimamente ad inserirsi nel tentativo di fuga decisivo, riuscendo poi a sferrare l'attacco decisivo a poco meno di cinque chilometri dalla conclusione. Vittoria in solitaria buona anche per dare spettacolo e piazza d'onore che invece è andata al compagno di squadra Nicola Toffali, che a 13" è riuscito a prevalere nello sprint su Mirco Maestri.

In quarta posizione era giunto a 16" l'ucraino Marlen Zmorka che però ha avuto poi modo di trovare la sua splendida giornata di gloria nella mattinata di Ferragosto, aggiudicandosi la 68esima Firenze-Mare al termine di un deciso attacco condotto assieme al compagno di squadra Davide Pacchiardo, che ha così trasformato l'arrivo posto a Lido di Camaiore in una vera e propria passerella firmata Pala-Fenice (già vittoriosa l'anno prima con Chianese). Il forte passista dell'Est si è riportato sul campione italiano (che aveva precedentemente attaccato) a circa 5 chilometri dalla conclusione dopo che in precedenza vi erano stati vari attacchi e lo stesso Zmorka era stato anche vittima di una foratura e trovando un perfetto accordo col compagno di team ha potuto firmare la sua sesta vittoria stagionale. Niente da fare per tutti gli altri inseguitori, con un buon Davide Martinelli ad aggiudicarsi la volata per la terza posizione a 32", precedendo Mirko Ulivieri del Malmantile ed un pimpante Iuri Filosi. Buona prova in casa Mastromarco (che ha messo in mostra anche Mirko Trosino in un tentativo d'attacco) per il primo anno Niccolò Pacinotti, giunto in sesta posizione.

La giornata di gare ferragostane era però stata preceduta nel pomeriggio di giovedì 14 dalla terza edizione della Cronoscalata Cornino-Monte Prat, andata in scena nei pressi di Forgaria, in provincia di Udine, attraverso quasi 13 chilometri d'ascesa con una pendenza media del 5%. Lo scorso anno ad imporsi in questa prova fu Stefano Nardelli, che festeggiò lì anche la sua prima affermazione tra i dilettanti e dodici mesi dopo il trentino del Gavardo è riuscito a ripetersi ancora una volta, grazie ad un'altra prestazione impeccabile. Nonostante la pioggia a complicare le operazioni, Nardelli è riuscito ad imporsi col tempo di 27'14", riuscendo a distanziare di ben 39" il biker colombiano Jaime Yesid Chia Amaya, portacolori della Battaglin Full Dinamix che ha sfruttato la prova anche come buon allenamento in vista dei prossimi impegni nel fuoristrada (oltre a lui nei 10 anche i due biker della Forestale Nicholas Pettinà e Mirko Tabacchi, rispettivamente ottavo e decimo). Podio completato da Andrea Carolo del Cycing Team Friuli, distanziato di 46", quindi ancor più staccati il moldavo Raileanu (quarto a 1'43") e Amici (quinto a 1'49"). Presente anche Enrico Franzoi, sesto a 2'01".

Infine nel pomeriggio di sabato 16 mentre la maggior parte delle attenzioni erano rivolte al Gran Premio di Capodarco, il 97esimo Circuito Guazzorese disputatosi nell'alessandrino ha visto la prima affermazione tra gli Under 23 di Xhuliano Kamberaj, che ha così regalato anche la prima vittoria dell'anno alla Cipollini Alè Rime. Il velocista albanese, protagonista di numerosi piazzamenti in stagione e laureatosi campione nazionale in linea nel giugno scorso, è riuscito ad inserirsi nel drappello di testa di una ventina di atleti che ha dato luogo all'azione decisiva (nel finale sono poi rimasti appena in dieci davanti) ed ha fatto valere le sue doti di sprinter aggiudicandosi nettamente la volata conclusiva in cui ha potuto finalmente alzare le braccia al cielo. Ancora molto bene Zmorka, costretto però ad accontentarsi della piazza d'onore in questa circostanza e altro terzo posto, come il giorno prima a Camaiore, per Davide Martinelli, che ha agguantato l'ultimo posto utile per il podio davanti a Muffolini e Marcolina.

Nel prossimo week end fari puntati in Italia sul Gran Premio Colli Rovescalesi ma occhio anche a quanto avverrà sulle strade francesi, dal momento che sabato 23 prenderà il via con il prologo di Saint-Flour anche il Tour de l'Avenir (conclusione il 30 agosto dopo 7 tappe), ultima prova di Coppa delle Nazioni a cui prenderà parte anche un'Italia che proverà a ben figurare contro una concorrenza come sempre molto agguerrita. In mattinata il Commissario Tecnico Marino Amadori ha ufficializzato la formazione azzurra, equamente divisa fra atleti della Zalf e della Colpack: in Francia saranno infatti in gara Iuri Filosi, Manuel Senni, Davide Martinelli, Gianni Moscon, Alessandro Tonelli e Federico Zurlo.

Vivian Ghianni

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