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Dilettanti 2014: La prima volta di Mirco Maestri - Anche Zaccanti, Brogi e Raileanu battono un colpo

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Mirco Maestri si aggiudica la Freccia dei Vini © General Store Bottoli ZardiniLontano dalla Valle D'Aosta (ma neanche troppo, visto che questo weekend avevamo due gare in Piemonte) si battagliava come spesso capita sulle strade di provincia per conquistare una vittoria e un po' di visibilità, cotti spesso e volentieri da un caldo asfissiante. Un weekend caratterizzato da una bella serie di prime volte, non sempre da parte di atleti giovanissimi, che han caratterizzato quattro delle cinque gare in programma.

L'appuntamento più importante di questa settimana era la Freccia dei Vini - Memorial Dottor Luigi Raffaele, appuntamento pavese con partenza da Vigevano e arrivo a Canneto Pavese. Una prova di 166 km con diversi GPM locati soprattutto nella parte centrale, mentre la parte iniziale offriva spazio a una fuga nella quale dentro c'era, come presenza insolita, il velocista bresciano Jakub Mareczko (Viris), reduce da un europeo per lui deludente. Successivamente, era Luca Sterbini (Pala Fenice), con un'azione delle sue, a prendere in mano la situazione: il corridore romano festeggia il suo imminente passaggio in Bardiani conquistando tutti i GPM di giornata.

Ma la corsa vera comincia solo quando è raggiunto Sterbini. Restano una trentina di atleti in gara, tra questi l'olandese Sven Van Luijk (Monviso), il quale si prodiga in un affondo che gli permette di guadagnare una trentina di secondi. Sembra prossimo il primo successo dell'olandese in territorio italiano, ma dietro si è intanto selezionato un drappello di quindici unità, sotto la spinta di Maestri e dei corridori del Team Idea. Van Luijk viene ripreso nell'ultimo chilometro e la volata finale vede proprio Mirco Maestri battere di poco Matteo Collodel (Team Idea). Un successo liberatorio per l'emiliano della General Store, distintosi negli ultimi anni per generosità nella condotta di gara, il quale però ha sempre trovato qualcuno che riuscisse a batterlo nelle situazioni più disparate; gli otto secondi posti negli ultimi 3 anni la dicono lunga su quanto il fresco papà, e ancor più fresco campione élite veneto, attendesse questo momento di gloria. Maestri è uno di quei corridori che meriterebbe di passare, al quale però causa scarsità di successi è mancata proprio la visibilità. Urlo in gola invece per Collodel, ultimo uomo del team Idea in queste gare di media difficoltà, tanto da portarsi a casa il Fumagalli a inizio stagione. Completa il podio Marco Tizza (M.I. Impianti), fresco vincitore del Trofeo Città di Brescia. A completare il quadretto di atleti tenaci e dotati di spunto veloce ci pensa Alberto Nardin (Overall Cycling), al quarto posto. Quinto il kazako Nikitin, ormai uomo di riferimento per la Named, su Jacopo Mosca della Viris che conferma l'ottimo stato di forma mostrato ai campionati italiani. E poi Elia Zanon e Umberto Marengo (Podenzano), il campione nazionale élite Davide Pacchiardo (Pala Fenice) e Nathan Pertica (Named) a completare la top ten.

La due giorni torinese era cominciata il giorno prima con una classica più idonea agli scalatori, la Ciriè - Pian Della Mussa, prova di 110 km con arrivo su questo pianoro situato tra le Valli di Lanzo. Una prova che ha messo in luce un corridore al primo anno, il bergamasco Filippo Zaccanti, nome nuovo della Colpack con doti di scalatore puro, vincitore nelle categorie giovanili di numerose cronoscalate, nonché della prestigiosa Tre Giorni Orobica tra gli Juniores. L'atleta di Albano Sant'Alessandro ha avuto a che fare con un indiavolato Pacchiardo, voglioso di vincere sulle strade di casa. Il piemontese ha nettamente selezionato il gruppo, fino a lasciare in 6 a giocarsi il successo finale: con Zaccanti c'era il compagno di squadra Simone Bettinelli, secondo anno, il coetaneo Enrico Anselmi (Malmantile) e due dei protagonisti di domenica, Nardin e Van Luijk. La Colpack ha giocato bene le sue carte e Zaccanti è scattato all'ultimo chilometro, staccando nettamente la compagnia: un successo beneaugurante per un atleta che magari vedremo al Valle D'Aosta l'anno prossimo. Dietro Nardin brucia Pacchiardo nello sprint per il secondo posto ad 8", poi Bettinelli precede Van Luijk ed Anselmi.

Passiamo dunque in Toscana, dove anche questo weekend si sono consumate due gare: la prima, nell'aretino, è stata una rivincita del Giro delle Due Province. Il Trofeo Martiri dell'Oreno di San Giustino Valdarno è stato un affare tra Evgenii Krivosheev ed Adriano Brogi. Stavolta è stato l'atleta del Futura Team a prevalere nello sprint a due sull'italo-russo della Maltinti, regalando a Chioccioli il primo successo stagionale in linea (Nika si era laureato campione nazionale albanese a cronometro il mese scorso), dopo aver lavorato di comune accordo sin dalle prime rampe della salita di Faeto. Tra i due, ottimi amici, l'accordo è stato anche stavolta perfetto, ed è lecito pensare che la vittoria odierna sia il completamento del "fifty-fifty" cominciato la settimana scorsa. Sta di fatto che per Brogi è anche il primo successo in carriera tra i dilettanti, precedendo di 24 ore quello di Mirco Maestri, il quale invece a San Giustino si è accontentato di vincere la volata dei battuti ad 1'10", precedendo il siracusano Paolo Brundo (Coppi Gazzera) ed un altro Maltinti, Leonardo Cresca.

Domenica a Bacchereto, nel pratese, calano invece dal nord gli unni in divisa Zalf, e pigliano tutto al Giro del Montalbano, corsa che ci piace sottolineare tornata a disputarsi dopo un anno di stop. Un vero e proprio no-contest, come quello avvenuto alle Mure di Molvena la settimana prima, con 7 uomini in fuga a 50 km dal termine, di cui quattro in divisa trevigiana. Sono Gianluca Milani, reduce dal podio al Medio Brenta, Alessandro Tonelli, Eughert Zhupa e Federico Zurlo gli Zalf impegnati: Zurlo che sarà presente nella formazione azzurra impegnata a Gp Industria&Artigianato Larciano e Giro di Toscana, assieme a Iuri Filosi ed ad altri professionisti, giovani e meno giovani, nel giro della nazionali. Gli "intrusi" in questa azione sono Dario Mantelli della Malmantile, Leonardo Moggio della Mastromarco ed Omar Asti della Maltinti, il quale però deve alzare bandiera bianco sul passaggio di Bacchereto a 30 km dall'arrivo.

Zurlo e Zhupa si sacrificano per i compagni: l'uomo designato per sprintare sull'arrivo in salita a Bacchereto è Milani, il quale precede Mantelli senza patemi d'animo e porta a casa la seconda stagionale dopo il Memorial Denis Zanette. Per l'ostico Mantelli invece successo ancora rimandato, dopo che l'anno scorso ne portò a casa tre. Tonelli sale sul podio, poi Moggio arriva a 12", Zhupa a 40" e Zurlo a 50". Regola il gruppo un altro Mastromarco, Niccolò Pacinotti, a 1'30".

Chiudiamo la nostra finestra settimanale con il Gp Città di Montegranaro, classica della località fermana anch'essa con arrivo in salita. E anche qui arriva la prima affermazione da under 23 di un promettente atleta moldavo, già distintosi quest'anno a San Vendemiano: si tratta di Cristian Raileanu, uno degli atleti più interessanti della combattiva Gaiaplast Bibanese, anch'essa alla prima affermazione stagionale. Il moldavo è riuscito a fare il vuoto sul traguardo in salita, staccando tra gli altri il favorito della vigilia, il pluridecorato Paolo Totò (Vc Senigallia), giunto a 6" davanti all'uomo di punta dei padroni di casa della Montegranaro, il bojanese Andrea Ruscetta. Si piazza poi quarto a 12" Ivan Martinelli (Monturano), quinto invece a 25" Davide Cecchin, corridore di lustro della piccola Virtus Villa assieme ad un altro moldavo, Nicolae Tanovichii, giunto decimo a più di due minuti.

Siamo in piena estate, si comincia a correre anche durante la settimana, quindi si dilatano nella stessa gli appuntamenti che andremo a commentare: tra questi spicca la Bassano - Monte Grappa, che si corre domenica 27 luglio, quando ci sarà anche la partenza del Giro delle Valli Cuneesi, diventato ormai una tre giorni dal 27 al 29.

Nicola Stufano

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