Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Tour de France 2014: Pronti alle Alpi, chi ne ha di più? - Nibali in difesa, francesi da controllare

Versione stampabile

Una veduta del Lago di Chamrousse, località d'arrivo tra le Alpi © Chamrousse-ski.comChamrousse e Risoul, Risoul e Chamrousse. Non sono tra i più frequentati toponimi alpini, almeno per quel che riguarda il Tour de France, ma è in queste due località che la Grande Boucle vivrà uno dei suoi snodi fondamentali, nel terzo week-end di corsa. Due tappe che terminano in salita e che modificheranno profondamente la classifica. Quanto profonde saranno queste modifiche, dipenderà in buona sostanza dalla voglia di rischiare e di attaccare che gli avversari di Vincenzo Nibali manifesteranno sulla strada.

Ciò va precisato e sottolineato visto che il percorso sarebbe adatto ad attacchi, ma il rischio è che, temporeggiando troppo, si arrivi sulle due cime con un gruppo ancora folto di protagonisti della classifica, e si assista quindi a un paio di sprint ristretti in salita, e poco altro. Il percorso c'è ma necessita di una scintilla perché la corsa venga accesa. Necessita di qualcuno che - domani sul Palaquit e dopodomani sull'Izoard - decida di aprire le ostilità a 50 km dal traguardo. Ci sono in gara personaggi di questo calibro?

Nibali si augura di no, ovviamente, visto che per lui un paio di no contest sulle Alpi significherebbero poter difendere la maglia gialla senza soverchi affanni. Ma siamo allo stesso tempo convinti che il siciliano abbia tutte le carte in regola per affrontare anche una situazione di gara per lui difficile, e per rintuzzare tutti gli attacchi a cui venisse sottoposto. Quali sono gli avversari da cui guardarsi in questa due giorni alpina, allora?

Andando in ordine di classifica, i più vicini sembrano anche i più controllabili: Richie Porte non offre le massime garanzie di tenuta in tutte le cinque tappe di montagna che devono essere disputate in sette giorni da qui a Hautacam, e in salita ha comunque qualcosa in meno rispetto allo Squalo dello Stretto; Alejandro Valverde, di cui è notoria la tendenza difensivista, è l'ultimo rivale da cui ci si potrebbe aspettare un attacco in grande stile (poi magari ci sorprende, ma...).

Promettono d'essere più frizzanti i francesini che al momento stazionano ai piedi del podio: Romain Bardet (paga 3'01" a Nibali e veste la maglia bianca) e Thibaut Pinot (quinto a 3'47") rappresentano la grande speranza dei tifosi transalpini per ritrovare un piazzamento che alla Grande Boucle manca da 17 anni (se ci riferiamo al secondo posto di Richard Virenque nel 1997, successivo al terzo posto ottenuto dallo stesso corridore nel '96. Non osiamo invece risalire all'ultima vittoria, quella di Bernard Hinault nel 1985).

Col prezioso aiuto di Jean-Christophe Péraud, compagno di Bardet e attualmente settimo della generale a 3'57", e lasciandosi magari coinvolgere dalle trovate di un Pierre Rolland che non sarà vicinissimo in classifica (è quindicesimo a 6'47") ma che non se ne resterà certo con le mani in mano, Bardet e Pinot potrebbero effettivamente creare qualche grattacapo a Nibali. Avrebbero dalla loro il tifo di casa, l'entusiasmo della giovane età e anche la prospettiva di incarnare il ruolo di quel Delfino che la Francia ciclistica aspetta ormai da troppo tempo.

Gli altri corridori che popolano la top ten della generale (e le zone limitrofe) fanno invece meno paura rispetto ai giovanotti transalpini: tra un Van Garderen che spesso in salita le prende, un Mollema che patisce la terza settimana e un Van den Broeck che non fa altro che cadere, considerando anche che il ritardo degli uomini testè citati si aggira intorno ai 4', emerge chiaramente il dato secondo cui Nibali non deve preoccuparsi di andare dietro a tutti, qualora ci fossero degli attacchi.

Tra l'altro il siciliano ha anche dalla sua un compagno come Jakob Fuglsang, pronto a subentrare in questo tipo di azioni. Il danese, decimo della generale, sarà il marcatore naturale dei corridori non immediatamente a ridosso del podio. Accanto a Nibali, del resto, ci sarà Scarponi che farà di tutto per bastare lui.

Marco Grassi

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano