Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Critérium del Delfinato 2014: Froome esagerato, Contador resiste - Chris non stacca Alberto ma vince di potenza. Nibali 6°

Versione stampabile

Sul Col du Béal Chris Froome batte Alberto Contador © teamsky.com

Il copione quello era e quello rimane: si lascia andar via la fuga subito, la si riprende alle pendici dell'erta finale, una trenata pazzesca, neanche si facesse una volata all'insù. E alla fine vince Froome, con scatti ed accelerazioni che hanno un misto di improbabile, buffo, incredibile. E quell'efficacia che fa sì che il britannico nato a Nairobi sia irresistibile in salita, nonché unico nel suo genere.

È quanto visto oggi nella seconda, ma già durissima, tappa del Delfinato, è quanto, in scala ridotta, vedremo al Tour de France: In scala ridotta perché ok, oggi Froome ha scherzato con gli avversari (meno uno, quello con maglia verde e sgambettata facile), s'è prodotto in allunghi mostruosi, ma non potrà andare avanti così per tre settimane, pena la scottatura.

Se c'è qualcuno che in chiave Tour esce fiducioso dopo l'arrivo in quota del Col du Béal, non è certo Chris Froome, o almeno non solo. Certo che il britannico ha vinto, ha dimostrato di comandare a bacchetta i singoli attori. Eppure quel Contador, maglia verde, spesso sgambettante in fuori sella, non è stato staccato. Non è riuscito nemmeno a passarlo, Froome, andando a vincere, ma il messaggio che giunge dal Massiccio Centrale dal fuoriclasse di Pinto è chiaro e distinto: Chris carissimo, dovrai metterci l'anima per staccarmi, sulle strada della Grande Boucle.

Froome, d'altra parte, detta i tempi di allunghi, scatti, accelerate e momenti in cui i reduci possono rifiatare con lui; ha una squadra forte, non esageratamente dominante (Porte non lo vediamo in forma dal Down Under, anche oggi non è praticamente entrato in azione, staccandosi verso Col du Béal. Chissà come se la ride Sir Bradley Wiggins...): sono io l'uomo da battere, fatevi sotto! E nessuno, tranne Contador riesce a starci sotto, a tenere la sua ruota. Al giorno d'oggi più che un'impresa. A Nibali, Kelderman e compagnia arriveremo.

Dopo la crono di 10 km a Lione, vinta - caso strano - da Froome, la prima tappa in linea del Delfinato va da Tarare al Col du Béal. Sei Gpm, includendo la salita finale, 156 km in totale. Se ne va dopo un chilometro Kevin Reza (Europcar), presto raggiunto da Alexis Gougeard (AG2R La Mondiale), Mathias Brändle (IAM), Alessandro De Marchi (Cannondale) e Thomas Damuseau (Giant-Shimano).

In gruppo la Sky controlla, tant'è che i fuggitivi non avranno mai oltre 5' di vantaggio. In testa intanto c'è Reza che fa incetta di Gpm. Passa per primo in testa a tutti e strappa la maglia a pois a Vincenzo Nibali: vanta 37 punti, ma Alessandro De Marchi è lì a 31, Thomas Damuseau a 27.

Proprio Damuseau, all'inizio della salitas verso Col du Béal, prova a scattare, De Marchi controscatta, vengono ripresi. Non c'è più intesa, e allora De Marchi raschia in fondo al barile le energie residue e le butta sulla strada. Si porta al comando da solo, ma dietro la Sky sta tirando di gran carriera.

Gruppo in fila, primi uomini che si staccano (tra cui Cunego), De Marchi ripreso ai -7.7. Geraint Thomas detta il ritmo e fa staccare via via Hesjedal, Kwiatkowski, Péraud, Jungels. Si fa prima a citare chi resta davanti. Finito il suo lavoro, Thomas si defila e lascia la scena a Nieve. Nel frattempo Richie Porte, fedelissimo di Froome, si è staccato da un chilometro buono sotto il ritmo incessante dei sui stessi compagni. Va bene tutto, ok che si starà allenando, ma è un buon segno in chiave Tour?

Fatto sta che resta il solo Nieve a far l'andatura per Froome. perdono le ruote altri corridori, Van Garderen è tra chi alza bandiera bianca, nemmeno troppo sorprendentemente. Quando anche Nieve si defila, per chi non risponde al nome di Chris Froome le cose peggiorano, se possibile: il britannico in maglia gialla piazza un'accelerazione ai -5.5, quasi il traguardo fosse dietro l'angolo. Contador, con una cadenza ben diversa, lo segue. Nibali, Kelderman e Van den Broeck, gli altri reduci, preferiscono salire del loro passo.

Più indietro c'è Talansky, che nel 2010 su questo stesso arrivo fu terzo: era il Tour de l'Avenir, la tappa andò a Yannick Eijssen, capace di battere Darwin Atapuma. Quintana prese 1'34", Kelderman 2'02", ma oggi è un'altra storia. Riformatosi il gruppo con Froome, Contador, Nibali, Kelderman, Van den Broeck e Talansky, è proprio lo statunitense in forza alla Garmin a fare il ritmo. Scatta Kelderman, ma Froome lo va a riprendere. Stesso discorso quando allunga Van den Broeck. Oggi la maglia gialla non dà alcun via libera.

Altro allungo forsennato ai -2, Contador è lì a fare l'ombra di Froome. Nibali sale del suo passo, perde posizioni e secondi ma evita fuorigiri. Froome si rialza ma le gambe ricominciano a girare a frullatore nell'ultimo chilometro. Contador sempre lì, un po' affaticato ma stabile, anche se di passare Chris non se ne parla. Kelderman prova a resistere, Nibali, Van den Broeck e Talansky si rialzano.

Chris Froome vince davanti ad Alberto Contador, con Wilco Kelderman uscito bene dal Giro, terzo a 4". Jurgen Van den Broeck è quarto a 10", seguito da Andrew Talansky a 12", Vincenzo Nibali a 27", Igor Antón a 40", un ottimo Adam Yates a 42", Sébastien Reichenbach a 44", Daniel Navarro a 45".

La classifica generale vede sempre in giallo Froome, con Contador ora a 12", Kelderman a 21", Talansky a 33"; Van den Broeck a 35", Nibali a 50", Fuglsang ed Haimar Zubeldia a 1'22", Adam Yates a 1'31", Kangert a 1'35". Froome mantiene anche la maglia verde della classifica a punti, mentre Reza da domani vestirà a pois, essendo il miglior scalatore. Dopo la bella prestazione odierna Wilco Kelderman diventa il miglior giovane, Adam Yates è a 1'10".

Domani tappa relativamente tranquilla, 194 km da Ambert a Le Teil, la Côte de Lavet dopo 28.5 km ed il Col de la Mûre dopo 148 km (entrambi un seconda categoria). Per 157 km non s'incontrerà un metro di pianura, ma il finale è piuttosto piatto ed agevole. Per i pochi uomini veloci presenti in questa corsa di riscaldamento in vista del Tour, è una ghiotta occasione.

Francesco Sulas

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano