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Campionato Italiano Cronometro 2014: Longo Borghini, padrona del tempo - Elisa al primo tricolore. Davide Martinelli tra gli U23

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Elisa Longo Borghini sul podio tra Elena Berlato e Vittoria Bussi © Ufficio Stampa Alé-Cipollini-GalassiaCon una giornata interamente dedicata al ciclismo Povegliano, paese di cinquemila abitanti alle porte di Treviso, ha celebrato i campionati italiani a cronometro che hanno visto in gara tutte le categorie giovanili maschili (ad eccezione degli Esordienti per i quali la prova non è prevista) e tutte le categorie femminili, dalle Élite alle Allieve. Mancavano all'appello solamente gli Uomini Élite, per i quali la prova che assegnerà il tricolore si disputerà domenica 29 giugno prossimo tra Taio e Malè, in Trentino, sulla distanza di 40,9 chilometri.

Prima di dedicarci alla cronaca però è doveroso segnalare l'ennesimo episodio d'inciviltà da parte di un qualche soggetto che crede di poter essere divertente compiendo determinati gesti: proprio durante la disputa della prima delle sei gare in programma, quando erano di scena le donne Juniores, è stata rinvenuta lungo il percorso una grande quantità di puntine da disegno, pezzi di vetro e pietrisco, che avevano il chiaro intento di sabotare la prova dei vari ragazzi e ragazze.

Purtroppo, come vedremo, sono state varie le forature registrate ed una, in particolare, ha influito in maniera determinante sull'esito della prova. Tocca pertanto constatare come, nonostante i grandi sforzi profusi dalle varie amministrazioni, grazie anche all'impegno di molti volontari, la madre degli imbecilli sia sempre incinta e pronta a rovinare il grande dispiegamento di forze altrui, oltre ad arrecare danno a chi, con solerzia e sacrificio, era arrivato a questo appuntamento con l'intento di ottenere un ottimo risultato.

Venendo alle gare sembra strano trovarsi a raccontare soltanto oggi del primo tricolore conquistato in carriera da Elisa Longo Borghini ma del resto sono state tante le peripezie affrontate dalla talentuosa atleta di Ornavasso fino alla giornata odierna. Lei, che le cronometro ha imparato ad amarle sempre più nel corso degli anni, era andata vicinissima al tricolore di specialità già tra le Allieve, in un 2007 ormai lontano dove soltanto una promettente ragazza veneta di nome Giorgia Marchesin seppe batterla per l'inezia di un paio di secondi. Ne è passata di strada da quel giorno, Elisa ha scalato pian piano le vette (metaforiche e non) del ciclismo mondiale anche attraverso gravi infortuni (il primo, nel 2008, le fece saltare l'intero primo anno juniores; il secondo rischiò seriamente di comprometterle la partecipazione al mondiale fiorentino) ma rialzandosi e tornando ogni volta più forte.

Col campionato italiano è stato anche successivamente un rapporto di odio-amore, tanto è vero che il serio infortunio appena citato risalì proprio al tricolore in linea dello scorso anno, quando senza quella rovinosa caduta che tenne tutti sul fiato sospeso probabilmente avrebbe coronato con un anno d'anticipo la sua personale rincorsa. Del resto, appena ventiquattro ore prima di quell'infausta giornata della seconda metà di giugno 2013, si era dovuta accontentare della medaglia d'argento proprio nella prova a cronometro, battuta da Tatiana Guderzo che così ebbe modo di rimpinguare ulteriormente la sua collezione di tricolori, per una sconfitta che diede ad Elisa quella rabbia agonistica feroce messa in mostra proprio nella prova in linea, prima dell'epilogo ormai noto.

Quest'anno però non c'era concorrenza che tenesse: la 22enne dell'Hitec Products si presentava al via da Povegliano con i favori del pronostico, visti anche gli esiti delle precedenti prove del Bracciale del Cronoman a cui aveva partecipato e dove si era imposta sempre con un vantaggio attorno o superiore al minuto nei confronti di tutte le altre contendenti. Così, alle ore 14.39 (la prova era iniziata alle 14.10), è scattata dalla pedana con la determinazione di chi vuole finalmente coronare un lungo inseguimento e su un percorso che presentava un tratto in leggera salita nella parte iniziale, ha volato i 23,6 chilometri in 31'04" ad una media superiore ai 45 chilometri orari. Nulla ha potuto la pur ottima Elena Berlato, tornata abbastanza competitiva anche nelle prove contro il tempo, che si è dovuta accontentare della medaglia d'argento con un distacco di un minuto netto.

La vera sorpresa del giorno riguarda però il terzo gradino del podio, su cui è salita a sorpresa Vittoria Bussi: la ventisettenne romana, una delle tante scommesse di Brunello Fanini, che da questa stagione è stata inserita stabilmente nell'organico della Michela Fanini dopo le prime esperienze tra le Élite della scorsa stagione (era infatti tesserata per il team britannico CTC, trovandosi oltre Manica per motivi di studio) ha fermato il cronometro su un buonissimo 32'07" dopo essere stata tra le prime a partire e si è così garantita la medaglia di bronzo con un distacco di 1'03". Per una Bussi che sorprende si contrappone una Rossella Ratto che invece appare come la grande sconfitta del giorno: la giovane bergamasca affrontava l'appuntamento con chiare ambizioni di successo o quanto meno di podio, visto che prevalere sulla Longo Borghini attuale era impresa assai ardua. Lungo il tracciato però la Ratto è stata ben lontana dal tempo utile per contrastare l'ornavassese e a quel punto ha dovuto giocare il tutto per tutto per non perdere l'ultima posizione utile per il podio ma il suo tempo, superiore di 3" a quello della Bussi, l'ha relegata in quarta posizione a 1'06" dalla Longo Borghini. Una prestazione che unita ad altre non propriamente ottimali contro il tempo offerte nelle scorse settimane fa sicuramente suonare un campanello d'allarme per gli appuntamenti futuri, in quanto la Ratto, vicecampionessa europea in carica di specialità, avrebbe tutta l'intenzione d'indossarla quella maglia blu stellata in questo 2014.

Molto buona la prestazione di Valentina Scandolara, con la veronese dell'Orica che si è classificata al quinto posto con un distacco di 1'16" ma facendo meglio di una specialista del cronometro come Silvia Valsecchi, seppur per questione di centesimi. Poco dietro anche Simona Frapporti (settima a 1'17") mentre un po' più ampio il distacco accusato dalla campionessa uscente Tatiana Guderzo, che punterà una buona parte della sua annata sul GiroRosa, che si è dovuta accontentare dell'ottava piazza a 1'22". Hanno chiuso la top ten Dalia Muccioli, che tra una ventina di giorni dovrà difendere il proprio tricolore nella gara in linea, nona classificata a 1'52" e la campionessa europea in linea Susanna Zorzi, decima a 1'53".

In mattinata le prime a prendere il via (alle ore 8.30) erano state le ragazze juniores, impegnate sulla distanza di 15,6 chilometri: a prevalere è stata la vicentina Katia Ragusa (anche per lei primo tricolore in carriera su strada), una delle favorite per il successo che ha chiuso in 21'50" a quasi 43 di media. Determinante però per il successo dell'atleta dell'Estado de Mexico-Eurotarget è stato però anche l'inconveniente occorso a Sofia Bertizzolo: la portacolori del Breganze Millennium, campionessa italiana dell'inseguimento su pista lo scorso anno, è infatti incappata in una foratura alla ruota anteriore nei chilometri conclusivi, causata da puntine da disegno sparse sul tracciato come accennato poco sopra, proprio nel momento in cui sembrava avviata ad aggiudicarsi il successo. In questo modo la Bertizzolo è stata costretta a rallentare ed ha così chiuso in seconda posizione, distanziata di 8". A completare il podio l'altra grande favorita Alice Gasparini dell'Inexere Village, terza classificata con un distacco di 34". Ai piedi del podio si è accomodata l'abruzzese Carmela Cipriani del Piemonte in Rosa, staccata di 38" mentre Angela Maffeis è giunta in quinta posizione con un ritardo di 48". Sesta posizione a 55" per Maria Vittoria Sperotto mentre dalla settima alla decima posizione troviamo ben altre quattro atlete del Piemonte in Rosa: Valeria Arzilli (a 1'05"), Gaia Tortolina (a 1'06"), Giada Del Ghianda (a 1'09") e Marzia Salton Basei (a 1'14").

Grande sorpresa invece nella prova riservata alle donne Allieve dove la grandissima favorita Lisa Morzenti (che vantava uno strepitoso score di 16 successi su altrettante cronometro disputate in carriera) è stata costretta a cedere il titolo a Elena Pirrone, atleta apparsa in grande forma nelle ultime settimane: la giovanissima portacolori del GS Mendelspeck ha coperto i 10,4 chilometri in 15'07" battendo Elisa Balsamo, campionessa italiana in linea, per 6" e per 12" proprio la Morzenti.

Davide Martinelli si conferma Campione Italiano a cronometro © RodellaVenendo alle prove maschili, pronostici ampiamente rispettati nella categoria Under 23 (il via alle ore 16.30, ultima gara in programma) dove il grandissimo favorito Davide Martinelli si è confermato il miglior interprete italiano della specialità, coprendo i 23,6 chilometri in 28'25" ad una media che ha sfiorato i 50 chilometri orari, ottenendo così la sua quarta affermazione stagionale. Alle spalle del bresciano della Colpack la seconda posizione è stata appannaggio di un bravissimo Seid Lizde, che lo scorso anno fu campione italiano di specialità tra gli juniores e che al primo anno nella nuova categoria si è subito dimostrato estremamente competitivo: per l'italo-bosniaco della Zalf i secondi di distacco accusati sul traguardo sono stati appena undici e quindi in futuro potrà decisamente dare il proprio assalto al tricolore.

Anche qui sorpresa per l'ultimo gradino del podio, con la medaglia di bronzo che è stata conquistata da Davide Belletti della Maltinti Lampadari, che ha concluso la propria prova accusando 18" da Martinelli, nonostante una caduta che lo ha visto protagonista a 5 km dalla conclusione. Ottima prova anche per Lorenzo Luisi della Pistoiese, quarto a 32" e capace di precedere uno dei grandi favoriti per il podio, vale a dire il laziale Luca Sterbini: per l'atleta del Team Pala-Fenice prova al di sotto delle attese con la quinta posizione finale a 44" da Martinelli. Sesto posto per Riccardo Donato, distanziato di 52", uno meglio di Giovanni Carboni, giovane portacolori dell'Area Zero che ambiva ad una posizione sul podio ma che invece è stato costretto ad accontentarsi della settima posizione. A chiudere la top-10 Nicola Da Dalt (ottavo a 54"), Diego Brasi (nono con lo stesso tempo) e Andrea Montagnoli, decimo a 59". Per Martinelli quindi la riconferma odierna non può che essere il miglior viatico verso gli appuntamenti futuri, a cominciare dagli Europei di Nyon, in Svizzera, del prossimo mese.

Tra gli Uomini Juniores affermazione per il talentuoso Filippo Ganna, già terzo lo scorso anno e capace questa volta di mettere tutti alle sue spalle sulla stessa distanza poi percorsa dagli Under 23: il piemontese dell'Aspiratori Otelli, di cui si parla un gran bene già da qualche stagione, ha impiegato 29'34" per percorrere i 23,6 chilometri del tracciato, distanziando di appena 3" Edoardo Affini, altro grande favorito per il successo. Alle spalle del veneto della Contri Autozai si è classificato Riccardo Lucca dell'Ausonia Pescantina, che ha conquistato il terzo posto ed il bronzo con un distacco di 33. Infine tra gli Allievi il più rapido di tutti è stato Moreno Marchetti della Bicisport, che ha coperto i 10,4 chilometri in 13'48", facendo meglio di 6" rispetto a Luca Tortellotti del Cadeo Carpaneto. Bronzo per Mattia Pezzarini del Team Isonzo, staccato di 11".

Le gare tricolori di Povegliano hanno segnato anche la conclusione del Bracciale del Cronoman 2014, con le vittorie che sono andate a Elisa Longo Borghini (donne Élite), Davide Martinelli (Uomini Under 23), Katia Ragusa (Donne Juniores), Alan Giacomelli (Uomini Juniores), Lisa Morzenti (donne Allieve) e Daniele Chiarini (Uomini Allievi).

Vivian Ghianni

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